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Iron Man 3, la recensione su BadTaste!

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Sbruffonaggine o stress post-traumatico. Questo è il dilemma!

Che vi devo dire, è periodo di supereroi.
Dopo avervi inflitto uno strampalato commento sul nuovo trailer di Thor, adesso c’è anche una recensione per il bizzarro Iron Man 3… recensione piena di confusione e preoccupazioni che potrete leggere su BadTaste, perché ogni tanto la vita è meravigliosa e quelli del tuo sito cinematografico preferito ti chiedono di scrivere una fangirlata per loro, che si erano divertiti tanto con il post degli Avengers.
Ed eccoci qua.
È quindi con immensa allegria e sconfinato orgoglio che vi spedisco a leggere tutto quanto su BadTaste. AAAAIRONMAAAAAN!


 

 

3 Comments

  1. Lo sai benissimo, il lunedì mattina è tragico. Specialmente se non si va di corpo al mattino. E’ inutile fare giri di parole, è così, quella mezz’oretta di riflessione introspettiva è necessaria per prepararsi alla settimana e fare mente locale sugli eventi del weekend.
    Aggiungici che la sera prima hai visto Iron Man 3 e capirai quanto sia un passaggio fondamentale per la buona riuscita della settimana.

    Dunque, questa mattina sono arrivato prima del mio capo, all’inquietante orario delle 8 in punto e mi sono chiuso in bagno, c’era troppa roba su cui riflettere, mi spiace un po’ per la signora delle pulizie ma aveva solo da andare a vedere Iron man pure lei ieri sera.
    All’ingresso del cinema ero super-eccitatissimo, ho fatto anche un sacco di battute trite e ritrite, tipo che Iron Man si sarebbe sbucciato il mandarino e lo avrebbe mangiato, che il nemico finale sarebbe stata la ruggine ecc ecc.
    All’uscita ero un po’ triste ma troppo overloaded per accettarlo: ora la mia mente è aperta, anche grazie alla tua rece.
    IMO, il problema vero di Iron Man 3 è che non ha storia: insomma, arriva un biondone alla prima scena e sai già che sarà il cattivo finale! DAI! e perchè? perchè si è perso il capodanno! Io una volta mi sono addormentato alle 23,15 e ho perso la tombola, quindi capisco sia un dramma vero, ma in fondo tanto male non gli è andata a Guy Pierce, ha lasciato il suo numero di cell alla bruna e se l’è pure caricata! Insomma per me sarebbe stata pari e patta e bon.
    Non parliamo di questa storia degli attacchi di panico: io non l’ho capita. A parte che lui non è che mi sia sembrato così allarmato od impanicato, ora basta che dici “new york” e bon, lui sviene.
    Dov’è finito quel figaccione che bisticciava come una ragazzina con Loki negli Avengers? Non è dato saperlo.
    La storia delle armature: ma cacchio, io mi studio a memoria tutti i 42 tipi di Mark e l’unica che indossa nel film nemmeno vola?!? DILUDENDO.
    Non dirò nulla sul finale, perchè mi ha veramente seccato ‘sta storia di Jean Grey che esce dalle fiamme e spacca il culo a tutti (ops).
    No, non distruggere le armature solo per fare dei fuochi di artificio, no ti prego, no. boom.

    Solo che alla fine della fiera, Tony Stark è troppo un figo e gli perdoni tutto: questa è la verità. Tutti vorremmo essere come lui, umiliare i bambini sgommando con una porsche e combattere con uno spara-patate, salvare il mondo passando per pertugi alieni ed avere attacchi di panico newyorkese per essere coccolati da Pepper, avere tutte queste contraddizioni così affascinanti agli occhi del gentil sesso, un po’ come Kenshiro, il prototipo del figo, che aveva un vocione tipo Adele ma poi urlava Huatah come il cugino di campagna.

    Ora basta, grazie Tegamini per avermi aperto gli occhi. Quando esce il 4?

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