Diario

Cardiopatie pediatriche: un’intervista per approfondire e sostenere Mission Bambini

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Il 2022 è stato un anno di incredibili gioie e altrettanti scogli, grandi meraviglie e difficoltà molto poco digeribili. Per amore di statistica e di ottimismo, siamo spesso propensi a pensare che una determinata circostanza infausta non toccherà proprio a noi e, quando la realtà smentisce i nostri buoni auspici, ci ritroviamo irrimediabilmente disarmati. La nostra famiglia ha avuto la fortuna di poter beneficiare di una diagnosi prenatale e di un percorso di cure eccellenti nei giorni immediatamente successivi alla nascita, quando è apparso chiaro che sarebbe stato necessario intervenire. Si è mai davvero “preparati”? Non credo… e faccio ancora una gran fatica a capacitarmene. Siamo qui, però. E se ci siamo è merito della scienza, della conoscenza e di un paio di mani capacissime e gentili.
Sedermi a chiacchierare con il dottor Stefano Marianeschi negli uffici di Mission Bambini, sei mesi dopo il nostro primo incontro al Niguarda, è stato senz’altro un modo per dimostrargli che sono in grado di esprimermi senza mettermi a singhiozzare all’improvviso, ma anche un tentativo di combinare qualcosa di tangibile con la sconfinata gratitudine che provo. Il dottor Marianeschi è responsabile della cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Niguarda dal 2011 e, dal 2008, è il coordinatore scientifico del progetto Cuore di Bimbi per Mission Bambini e anche uno dei medici che con regolarità, in questi anni, è partito per andare a operare “sul campo” innumerevoli piccoli pazienti che vivono in contesti dove non è immediato poter accedere a cure adeguate e tempestive.
L’intervista che trovate qua sotto ha una duplice finalità: spiegare meglio cosa sono le cardiopatie pediatriche e raccontare Cuore di Bimbi. Tante delle domande che ho “portato” al dottor Marianeschi sono quelle arrivate su Instagram da mamme e papà in attesa – perché l’idea era anche quella di mettere a disposizione un contenuto “utile”, da poter consultare per chiarire dubbi e dissipare nebbie.
Eccola qua – e perdonate la mia emozione. 🙂

Voglio ringraziare ancora il dottor Marianeschi per il tempo che ha dedicato a questa conversazione e per averci fatto tornare a casa con il nostro Dariotto.
Come si può aiutare?
Qui trovate la raccolta a sostegno delle missioni del dottor Marianeschi da Mission Bambini. Ogni donazione conta – anche se minuscola – e contribuisce davvero a salvare dei cuorini. 

[Credits: le foto usate in questo post sono state scattate durante la missione in Uganda da Domiziana Ilengo. Ciao, Domiziana! <3]

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