Collaborazioni

Cewe: fabbricare fotolibri (finalmente)

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Sono una vivacissima immortalatrice di ricordi ma anche una pessima catalogatrice. Sono in grado di generare una quantità imbarazzante di fotografie e filmati – e posso anche accumulare chili di memorabilia di ogni forma, dimensione e colore – ma poi non ci combino quasi niente. Interi viaggi sono rimasti intrappolati nelle macchine fotografiche e nei DEVAIS più disparati. E innumerevoli ricorrenze sono ancora saldamente custodite in telefoni più o meno antichi. In generale, sono la classica persona che fa le foto e poi non le stampa. E le lascia lì a marcire. Con la nascita del Cuorino mi ero ripromessa di invertire quest’odiosa tendenza ma, per il momento, arranco ancora. Ha un anno e due mesi, ormai. Credo di avergli scattato circa sedici miliardi di fotografie. Quante ne ho stampate? Una frazione infinitesimale. Ed è ridicolo… perché sono anche una sentimentalona. E li vorrei, gli album.
MA ALLORA PERCHÉ NON TI SCANTI, TEGAMINI. PERCHÉ RIFUGGI I FOTOALBUM. LA STAMPA FOTO, CHE TI HA MAI FATTO DI MALE.
Niente, mi ha fatto. È che sono pigra. E che producendo così tanto materiale faccio fatica a selezionare, perché sono pure pignola.
Per cercare di invertire questo disdicevole andazzo, ad un certo punto ho anche deciso di buttarla sulla professionalità. Quando Minicuore aveva circa sei mesi – in aprile – abbiamo organizzato uno shooting di famiglia. Ma una roba da persone normali, però. Niente bambini nudi avvolti in nastri e foglie di cavolo, niente gomitoli di lana, backdrop bianchi e padri a torso nudo che cingono virilmente le proprie compagne in una nuvola di fumo rosa. Abbiamo chiamato una delle fotografe che ci ha sopportato al matrimonio e le abbiamo chiesto di venire a farci delle foto a casa. Certo, non mi sono presentata in vestaglia di ciniglia, ma neanche sembravamo usciti da una specie di carrozzone confettoso di romanticismo artificiale. Le foto sono venute molto bene. Cesare è adorabile – e quasi sempre attonito – e noi siamo noi, senza troppe sovrastrutture.
Bene, che fare dunque di questi bellissimi ricordi?
Dando prova di un tempismo assai provvidenziale e in occasione del suo solido sbarco in Italia, Cewe ha deciso di scrivermi per propormi un collaudo – strappandomi all’inerzia in cui già stavo sprofondando. Che gioia, un’azienda blasonatissima e leaderissima in Europa che produce fotolibri e fotoregali (si chiamano così) vuole collaborare con me, MA STAMPIAMO IL FOTOLIBRO DELLO SHOOTING PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. Fai tutto online, ti arriva a casa, scegli il formato, la carta e ciao. Diciamo basta allo strapotere dell’intangibilità!

Ma facciamo i seri, per un attimo. Il mondo di Cewe è decisamente vasto. Oltre alla stampa fotografica e alla possibilità di creare un fotolibro professionale, il sito è pieno zeppo di idee regalo e oggettistica  da personalizzare con le proprie immagini. La procedura per assemblare il proprio fotolibro abbonda di opzioni, layout e scrittine aggiungibili. Si può fare online o scaricando un mini-software – cosa che, in generale, capita per tutti quanti i prodotti sui quali è possibile appiccicare i vostri imperdibili scatti, mica solo per gli album foto – e non è nulla di particolarmente complicato, anzi.

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Vale la pena fornirvi un ingrandimento su Ottone von Zoolander e del suo PALESE ENTUSIASMO per lo shooting di famiglia. Scegliere quest’eloquente immagine per la copertina è diventato all’improvviso fondamentale. Riderò per l’eternità.

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Io ho deciso di sfornare due oggetti: il fotolibro della famigliola felice e un’imprevedibile palla con la neve – perché se devi esprimere delle opinioni su Cewe devi poterlo fare anche valutando il potenziale dadaista dell’oggettistica a disposizione. Quindi sì, ho fatto anche una palla con la neve. E ci ho messo dentro una foto di Ottone.
UNA PALLA CON LA NEVE CON DENTRO OTTONE.
La vita è meravigliosa.

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Comunque, com’è andata?
Il fotolibro è bello. Non ho scelto la carta supertoppissima perché volevo vedere cosa succedeva a ordinare una cosa “normale”. Le nostre foto arrivavano da una fotografa vera, quindi il materiale di partenza era ottimo, ma la resa anche su una carta intermedia è decisamente approvata. I tempi di stampa e di consegna – includendo pure un oggetto pazzo – sono veloci e, dopo essermi documentata un po’ su quanto costano i fotolibri nel mondo, direi che il rapporto qualità/prezzo/rapidità è ragionevolissimo. Se non siete contenti c’è anche una garanzia “soddisfatti o rimborsati”, ma penso si tratti della funzionalità meno utilizzata di sempre.
E la palla?
La palla è tutto.
Voglio agitarla di continuo e andarci a vivere dentro.

Per chi volesse stampare qualcosa con Cewe – condividendo con me l’immensa sensazione di appagamento che solo la realizzazione di prodotti fotografici tangibili può regalarti -, ecco qua un po’ di codici sconto da utilizzare in allegria.

10CEWE17 – codice valido fino al 31 dicembre del 2017 e può essere applicato a qualunque acquisto senza alcun limite di spesa. Il suo valore è di 10 euro ed è utilizzabile per l’ordine di CFB, poster, foto, CEWE murals, Calendari, Cards, Gifts.

30CEWE17 – codice utilizzabile fino al 31 dicembre del 2017. Il suo valore è di 30 euro ed è valido solo per un ordine minimo di 150 euro e per l’acquisto di CFB, poster, foto e Cewe murals.

SHIPCEWE17 – codice promo valido fino al 31 dicembre che può essere utilizzato per una spesa minima di 30 euro e per l’acquisto di CFB. L’applicazione di questo codice consente di godere della spedizione gratuita.

Felice stampa e mille di questi fotolibri, dunque!

4 Comments

  1. Ero concentrata a leggere il post finchè non mi sono imbattuta in Ottone Von Zoolander ahahahaha!!!
    Ciao Francesca tanti baci a voi,
    Marta

    • Nemmeno noi eravamo preparati a quell’espressione di travolgente entusiasmo. Vuoi non metterla sulla copertina? Credo stamperemo anche una gigantografia. 😀

  2. Oddio, l’espressione di Ottone Von Entusiasmo è straordinaria!! XD
    Comunque anche io (e un po’ mia moglie, ma meno) scatto un sacco di foto che poi ammucchio in cartelle casuali sparse per il pc… Poi, dopo anni, “oh, ma questa foto ce l’avevi tu? la volevo stampare!” 😀
    Da quando ci siamo trasferiti in una casa di dimensioni accettabili la parete del salotto si arricchisce di fotografie incorniciate e attaccate dritte… Però la palla con la foto ci manca! 😀
    Mio padre le colleziona, ne ha almeno un centinaio di altrettanti luoghi diversi… La palla con foto di nipotina è un regalo di Natale vincente! Grande!

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