Libri

Le mie librerie preferite di Milano

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Funziono così. Compro quasi tutti i miei libri online. Ma se entro fisicamente in libreria è praticamente impossibile che io esca a mani vuote. Vado a cercare di rado i libri che popolano le mie svariate wishlist, perché sono quasi sempre certa di non poterli trovare, ma qualcosa riesco sempre a pescarlo. Datemi un quarto d’ora per vagare felice e spensierata e riuscirò a farmi un regalo inaspettato. A scoprire un titolo che non conoscevo. O ad arrivare, chissà per quale strana associazione di idee, a una cosa bella che avevo dimenticato. Frugo, spulcio le quarte, guardo le copertine, mi scandalizzo per le fascette, finisco davanti a scaffali pieni di roba che mai al mondo potrebbe interessarmi – ma ci guardo lo stesso. Perché Amazon mi risolve – brillantemente – ogni genere di problema logistico e di approvvigionamento, ma la curiosità e il gusto dell’esplorazione sono un’altra faccenda. Ho circa millemila libri da leggere – in coda, come dal salumiere – ma quelli che compro in libreria saltano automaticamente la fila. Le librerie, per me, rimangono dei luoghi felici – nonostante tutto. E queste sono le mie librerie preferite di Milano. 

Rizzoli Galleria
Galleria Vittorio Emanuele II
Lunedì-domenica 9 > 20
Giovedì 9 > 22

rizzoli galleria vetrina

Ristrutturata alla velocità della luce e riaperta al pubblico nel novembre del 2014, Rizzoli Galleria è l’unica libreria gigantesca della città che riesce a non terrorizzarmi… e a non farmi sentire al supermercato. Non ho ancora esplorato il piano dedicato agli infanti (si dice sia mirabile), ma ho apprezzato tantissimo la super sezione in lingua inglese al -1 (dove ho inaspettatamente scovato la mia edizione preferita di sempre della Scopa del sistema) e l’ottagono, una sala di rara bellezza dedicata agli illustrati d’arte, moda, fotografia e design. Cento punti a chi ha deciso di arredare con pezzi di Cassina, Vitra e Frau. E anche a chi è venuto in mente di fabbricare un’app piena di informazioni, novità e percorsi tematici (aggiornati settimanalmente).

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Verso Libri
Corso di Porta Ticinese 40
Martedì, mercoledì, domenica 10 > 21
Giovedì, venerdì, sabato 10 > 24

verso libri

Tutte le (rare) volte che una libreria indipendente apre i battenti mi viene da pensarla più o meno così: ma che bello, una libreria nuova, piccolina, coraggiosissima e valorosa! …santo il cielo, ce la faranno? Speriamo bene. Ecco, con Verso è andata esattamente così. E, ormai a un annetto dall’inaugurazione, ogni volta che passo per Corso Porta Ticinese sono contenta di vederla popolata, vispa e aperta fino a tardi. Il catalogo è ricercato e avventuroso (io, per dire, mi ero comprata Lo splendore casuale delle meduse) e gli spazi assai piacevoli. C’è un baretto, un civilissimo wi-fi libero e un vasto calendario di eventi (tenendo a mente che non di sole presentazioni librarie vive l’uomo). Il posto perfetto per farsi cogliere di sorpresa da un bel libro. Sull’aperitivo, purtroppo, non ho ancora informazioni. Ma mi documenterò.

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American Bookstore
via Camperio 14
Gli orari d’apertura sono misteriosi, anche se il sito dice “Il punto vendita è sempre aperto, anche ad agosto”. Rassicurante, no?

Il bannerone superTOP viene da http://www.americanbookstore.it/

L’American Bookstore è un luogo bizzarro, disordinato e stranamente accogliente – e forse anche l’unico posto a Milano dove posso sperare di scovare qualcosa che ho effettivamente messo in wishlist. La libreria è specializzata in narrativa anglosassone, dalle novità applaudite dal New Yorker ai paperback dimenticati da Dio. Ci sono chicche e rarità, ma anche i super bestseller in edizione economica. Il tutto è inspiegabilmente accompagnato da un esuberante assortimento di oggettistica. Tazze, scatole, galletti patchwork, biglietti d’auguri e ninnolame degno di una nonna del Wisconsin. Attendo con ansia un angolo dedicato alle torte di mele.

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Libreria Egea
via Bocconi 8
Lunedì-venerdi 10 > 19.30
Sabato 10 > 13.30 / 14.30 – 19

egea

Ci ho passato secoli, all’Egea. Patendo come un cane. Quando facevo l’università, i libri li andavo a prendere lì, sfidando folle oceaniche di studenti esasperati e commessi trafelatissimi. Non l’ho mai percepita come una vera e propria libreria, era il posto dove bisognava andare a procurarsi la dispensa di Storia Economica o il malloppone di Diritto Privato. E vi assicuro che c’è ben poco da stare allegri, quando vi tocca comprare un libro di Diritto Privato. Anni dopo, però, complice la ristrutturazione massiccia (che ha contribuito a rendere l’intera faccenda un po’ più user-friendly), mi sono resa conto che l’Egea poteva anche essere un bel posto. Al piano inferiore ci sono addirittura la narrativa e un giocoso angolo-bambini, ma il punto forte è sempre la saggistica – non necessariamente iper specialistica. Oltre al super catalogo dedicato al management – sai com’è, è pur sempre la libreria della Bocconi -, gli argomenti frugabili sono i più disparati, dalla moda all’organizzazione aziendale, dalla sociologia ai pamphlet sulle brutture del mondo.

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Triennale Bookstore
viale Alemagna 6
Lunedì – martedì 10 > 21
Mercoledì – sabato 10 > 23
Domenica 10 > 21

triennale bookstore

All’estero – così, GENERALIZZIAMO – i bookshop dei musei sono sempre strabilianti. In Italia un po’ meno. Magari si trovano i cataloghi della mostra in corso, più qualche volume di trent’anni fa vagamente inerente all’argomento. C’è qualche cartolina, ci sono i magneti pazzi da mettere sul frigo. Ed è morta lì. Il Bookstore della Triennale – gestito da Skira – non è sterminato, ma è sicuramente molto avvincente. Si trovano libri di architettura, design, arte moderna e contemporanea e una selezione di riviste di settore. Si vai dai puri coffee-table books (quelli da piazzare in salotto per fare bella figura e passare per persone raffinate) ai saggi con meno figure e più attenzione agli aspetti teorici della creatività. Per la gioia dell’universo mondo, poi, c’è anche una spassosa selezione di aggeggi e gadget insoliti – cosa che trovo sempre di grandissima consolazione, non potendo permettermi la lampada Arco di Achille Castiglioni.

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E niente, questi sono i posti dove amo girovagare. Visto che il tutto è assai soggettivo – e non c’è alcuna pretesa di esaustività, vi esorto ad allungare l’elenco con le vostre librerie preferite. Che si fa sempre in tempo ad imparare qualcosa.

 

19 Comments

    • Non ancora, ma amandoli molto penso proprio che collasserò per la felicità. 🙂

  1. Io aggiungerei Open in Porta Romana ! Non è solo una libreria ma uno spazio creativo dove è bello anche solo sostare !

    • Hai perfettamente ragione. Ci sono anche andata a lavorare, un giorno. Mangiando cento chili di muffin. 😀

  2. Se ti piacciono le librerie indipendenti ti consiglio anche la libreria Linea D’Ombra in via S. Calocero (zona Piazza Sant’ Agostino)… è una piccola libreria vecchio stile con proprietari gentilissimi e super competenti e un calendario di eventi sempre molto interessante (http://www.librerialineadombra.it/).

    E poi come dimenticare la mitica libreria di viaggi in via Mora… l’ho cercata or ora su internet e ho scoperto che ha chiuso!!! Che tristezza… era un posto magico!

    Comunque mi unisco al commento qui sopra: che nostalgia della mia meravigliosa Milano! Godetevela voi che potete!

  3. dunque dunque
    1. mi raccomando: andare in libreria fisica, senno chiude…..
    2. mi permetto di suggerirti una capatina alla libreria del mondo offeso e anche alla libreria del piccolo teatro in via rovello .
    3. e si lo so è un po’ scontato …. ma i popup che si trovano alla hoepli…..

  4. Quante librerie stupende!Una delle fortune di vivere in una grande città.
    Quali erano le tue preferite a Torino, invece?

    • Mi piaceva molto la Luxemburg. Ed ero un’assidua spulciatrice delle bancarelle di via Po! Anche la libreria del Museo del Cinema aveva un suo bel perché. 🙂

  5. Come te, il mio stile di shopping è quello di entrare nelle librerie e difficilmente uscirne a mani vuote. Sono capace di passare un’intera mattinata dentro e fuori, passando in rassegna tutti gli scaffali. Quando vado a Milano non posso fare a meno di entrare nelle tre principali librerie: Feltrinelli, Mondadori e Rizzoli. Aggiungo alla lista, dalla quale ho ricavato un ottimo spunto per visitare la periferia di Milano, la mia preferita: la Feltrinelli. Quando ci entro mi sembra di trovare ogni giorno cose nuove. E non parlo solo di libri, CD o film, ma anche oggettistica, dai giochi in scatola ad accessori elettronici, cancelleria, evidenziatori di tutti i colori e quadernetti di qualsiasi forma e materiale. Ti ringrazio per gli ottimi suggerimenti che hai condiviso, andrò presto a dare un’occhiata. Laura

  6. Aggiungo il Libraccio di via Romolo. Purtroppo (o per fortuna) la vedo dalla finestra di casa, e la tentazione è a volte irresistibile.

  7. La tranquillità che mi infonde il tempo trascorso all’interno di una libreria non me lo offre nemmeno una camomilla! Anche oggi, infatti, ho dedicato una mezz’oretta del mio pomeriggio tra gli scaffali della Feltrinelli.
    Ma, la prossima volta che vengo a Mi, devo assolutamente scovare questo American BookStore! Chissà quali bellezze da oltreoceano conserva!

    Grazie per la dritta, Francesca!

    http://talesfromthefood.com

  8. Corteccia! In zona Solari (e non mancare di visitare anche l’atelier accanto…. sarà una dolce sorpresa :O)

  9. Ciao,
    se riesci dovresti passare da Gogol & Company, in via Savona 101.
    Una piccola bellissima libreria.
    Mauro

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