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“Regala un libro che non sbagli mai”: MADORNALE ERRORE, TRAGEDIA, MENZOGNA!
Donare un libro è potenzialmente meraviglioso, ma bisogna metterci del doveroso impegno e lasciarsi pervadere dalla nobile necessità di assecondare – o almeno di intuire – gli interessi altrui. È anche un po’ per favorire questa sana ricerca di argomenti e aree di curiosità che, specialmente a Natale, tendo a procedere per temi ben riconoscibili. Quando si può, provo anche a individuare delle edizioni “importanti”, perché mi preme farvi fare doppiamente bella figura. Ma guarda, questo libro è perfetto per me ed è pure MAGNIFICO a vedersi! Ecco, non sempre si arriverà a quest’intersezione eccellente tra contenuto e involucro – che poi è anche un po’ la definizione condivisa di “strenna” – ma vale la pena tentare.
Altre note metodologiche? Non necessariamente troverete solo novità freschissime – perché i libri, per nostra fortuna, non scadono. Sì, i link puntano ad Amazon – ma se non vi va di comprare lì e di convogliare ESORBITANTI % di affiliazione nella mia direzione potete felicemente segnare tutto e rivolgervi alla vostra libreria preferita.

Procediamo?
Procediamo, che queste premesse non ha mai voglia nessuno di leggerle.


Giampaolo Barosso
Dizionarietto illustrato della lingua italiana lussuosa

Elliot

Gramolazzo! Caccugnare! Lampasco! E suppergiù altre 2000 voci qui collezionate, spiegate e commentate con sagace ironia e un autentico gusto per la stravaganza linguistica.
Per chi coltiva una vivace passione per la lingua italiana ma – grazie al cielo – è immune da pretenziosità e parrucconerie.


Jenny Uglow
Il libro di Quentin Blake
L’ippocampo
(Traduzione di Paolo Bassotti)

Uno splendido compendio per immagini della carriera e della vita professionale (e non) di uno degli illustratori più amati della galassia tutta, dagli esordi al sodalizio leggendario con Roald Dahl.
Per chi ha voglia di curiosare nell’archivio di un artista che ha profondamente popolato il nostro immaginario, accompagnando le storie della nostra infanzia con estro e accuratissima crudeltà. 🙂


James Mottram
Jurassic Park – The Ultimate Visual History
Insight

Inaugurata nel 1993 da Spielberg – su materiale romanzesco di Michael Crichton – la saga di Jurassic Park ci ha accompagnato in varie vesti fino a pochi mesi fa, con il terzo e ultimo capitolo dell’inevitabile reboot che tocca a tutti i prodotti di successo delle nostre infanzie. Questo volume – che fa parte del catalogo favolosamente pop di Insight – è una gloriosa cronaca del backstage del primo film e chiude simbolicamente il cerchio ospitando anche i contributi di Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum, oltre a una valanga di fotografie inedite e “documenti” di lavorazione.
Per chi ama i libroni dedicati al cinema e continua a non accettare i dinosauri con le piume. Sì, vi sto specificamente segnalando l’edizione originale in inglese.


Omero
Odissea
Blackie Edizioni
(Traduzione di Daniel Russo)

Blackie inaugura con questa prima illustrissima uscita il suo filone dei “Classici Liberati” AKA un progetto che ambisce a conciliare rigore filologico e accessibilità, riconsegnandoci i testi fondanti della nostra cultura in una chiave ad alto tasso di godibilità, senza sminuirne la profondità o semplificarne la portata. Come si fa? Ottima domanda. Blackie si affida qui alla traduzione di Daniel Russo, basata sulla versione in prosa di Samuel Butler – celeberrima per la sua eleganza e leggibilità – e a un impianto iconografico giocoso e puntuale, senza tralasciare annotazioni e commento.
Per chi a scuola ha sofferto ma vuole rifarsi, per chi già ama i classici e vuole continuare coltivarli.

Bonus track: Daniel Russo che parla del lavoro sull’Odissea chez Tienimi Bordone.
Bonus track inevitabile, visto che parliamo di Blackie: il famigerato (e regalabilissimo) quaderno dei compiti delle vacanze per adulti c’è anche quest’inverno.
Bonus track correlato, visto che abbiamo tirato in ballo un libro “interattivo”: era uscito quest’estate per accompagnarci sotto l’ombrellone, ma i casi da risolvere di Scena del crimine continuano ad essere una valida idea per chi apprezza gialli e rompicapo.


Janina Ramirez
Divine – 50 storie meravigliose di dee, spiriti e streghe
Nord Sud Edizioni

Dalle valchirie a Medusa, da Rangda a Venere, un’indagine splendidamente illustrata sul rapporto tra femminilità e trascendenza. Il libro cataloga le sue cinquanta “dee” per aree tematiche – Guida e governo, Nuova vita, Morte e distruzione, Amore e conoscenza, Natura e animali -, passando in rassegna le mitologie e la storia di un ampio ventaglio di popoli e culture.
Per chi sta costruendo una biblioteca femminista, per le fattucchiere del vostro cuore e per chi apprezza leggende e folklore.


Barbara Sandri & Francesco Giubbilini
Progetto grafico di Camilla Pintonato

Il gallinario
Quinto Quarto

Dunque, vorrei in realtà segnalarvi Quinto Quarto in blocco, ma uso questa esaustiva enciclopedia delle galline come testa di ponte. Non so cosa ci sia nelle scelte grafico-visuali di Camilla Pintonato, ma questo libro mi mette addosso una serenità indescrivibile – e il serraglio è in via d’espansione, pure. Volete dedicarvi agli ovini? Perfetto, c’è Il pecorario. Vi piacciono i maiali? Ottimo, c’è Il porcellario.
Per chi sogna di governare una fattoria ma sta in 34mq a Milano e per chi ama la saggistica zoologica ben illustrata (in tutti i sensi).


Jean Giono (con le illustrazioni di Tullio Pericoli)
L’uomo che piantava gli alberi
Salani

Una caparbia impresa solitaria – portata avanti con l’unico intento di far tornare a vivere un territorio disgraziato – che non smette di scaldare il cuore e di generare edizioni stupende. Qui il testo di Giono è accompagnato dalle illustrazioni di Pericoli, che si trasformano in una sorta di narrazione parallela – con tanto di musica da ascoltare grazie a un QR.
Per chi non abbandona la speranza e crede ancora nel potere della generosità disinteressata.


Cecily Wong & Dylan Thuras
Food Obscura – Guida alle meraviglie gastronomiche del mondo
Mondadori
(Traduzione di Manuela Faimali e Teresa Albanese)

La versione gastronomica del beneamato Atlas Obscura promette di condurvi ai quattro angoli del globo alla scoperta dei cibi e delle specialità più intriganti.
Per chi ama viaggiare, sperimentare mangiando ed esplorare luoghi insoliti.


Craig A. Monson 
Suore che si comportano male
Il saggiatore

(Traduzione di Luisa Agnese Della Fontana)

Geniale copertina che rende omaggio a Cronaca Vera e contenuto di raro rigore storico, per quanto si parta da premesse indocili e riottose. Scandagliando registri e una vasta documentazione d’archivio, Monson costruisce qui una hall of fame delle monache italiane che fra il XVI e il XVIII secolo cercarono di ribellarsi – talvolta violentemente – alle imposizioni di una vita che non avevano scelto.
Per gli spiriti liberi di ogni tempo, per chi mal tollera soprusi e costrizioni, per chi ama la saggistica storica più spigliata.


Comics & Science – Vol. 1 e 2
A cura di Roberto Natalini e Andrea Plazzi
Feltrinelli

I due volumoni di Comics & Science raccolgono l’immenso lavoro divulgativo portato avanti dal 2012 dal CNR in collaborazione con una folta schiera di straordinari fumettisti italiani. Le storie sono in precedenza uscite in fascicoli tematici ma trovano qui per la prima volta una dimora “complessiva”… e il risultato è davvero magnifico. Dalla matematica all’esplorazione spaziale, dalle scoperte informatiche al collasso delle stelle, il disegno incontra la ricerca per farsi accessibile, divertente, chiaro e limpido.
Per chi impara meglio quando se la spassa, per chi studia volentieri e per chi vuole capire meglio il presente per riuscire a intravedere il futuro.


Michael Leader & Jake Cunningham
Ghiblioteca – La storia dei capolavori dello Studio Ghibli
Magazzini Salani

Tornerei volentieri a rimpolpare il filone “backstage del cinema” con questa enciclopedia (necessariamente) illustrata della filmografia pluridecennale dello Studio Ghibli. Un eccellente tour guidato che approfondisce prodezze tecniche, significati e fonti d’ispirazione, da Totoro alla Città incantata.
Per chi ama Hayao Miyazaki, l’arte e l’animazione giapponese.


Francesco Costa
California
Mondadori

Che cosa sta succedendo alla California? Come è possibile che uno stato che produce così tanta ricchezza e sul quale abbiamo riversato così tanti sogni stia diventando un posto in cui si campa fondamentalmente male? Costa torna alla sua specialità – gli Stati Uniti del nostro presente – per cercare di districare una matassa di non facile interpretazione.
Per chi ascolta Morning con trasporto, per chi si interessa di macro-fenomeni “esteri” che riguardano pure noi (più del previsto) e per chi sta combattendo col mercato immobiliare delle nostre grandi città.

Bonus track a tema Costa-Il Post: la collana delle Cose spiegate bene co-prodotta con Iperborea è arrivata ormai al quarto volume. Se fra i destinatari dei vostri doni c’è chi vorrebbe approfondire il funzionamento della filiera editoriale o le droghe, la giustizia e le questioni di genere, dateci un occhio.


Mervyn Peake
Gormenghast – La trilogia
Adelphi

(Traduzione di Anna Ravano e Roberto Serrai)

Descrivere Gormenghast è un problema. Ci ho provato qui, partendo dal primo libro della trilogia. È un’opera folle, labirintica, terrificante e superba che non somiglia a niente e reinventa molto di quello che può risultarci noto. Adelphi, con uno slancio di notevole coraggio, ha deciso di far convergere i tre atti di Gormenghast in un unico volume che immagino possa tornarvi utile anche come elemento architettonico per edificare il vostro personalissimo torrione maledetto.
Per chi non teme nulla – e fa male -, per chi vuole revisionare completamente la sua idea di gotico, per chi ama i gatti bianchi in grandi quantità.


Alex Johnson & James Oses
Una stanza tutta per sé – Dove scrivono i grandi scrittori
L’ippocampo

Da Jane Austen a Paolo Cognetti, un’indagine illustrata sugli spazi creativi di chi amiamo leggere da tempi più o meno recenti. Ogni stanza è raccontata da Johnson e illustrata sapientemente da Oses, per dar vita a una grande residenza collettiva abitata da penne illustri.
Per chi legge volentieri storie e romanzi ma vuole anche sapere meglio da dove arrivano.

Corollario: se il titolo vi suscita moti d’amore per Virginia Woolf, c’è anche Stanze tutte per sé, che si concentra sulle dimore più significative per il gruppo Bloomsbury degli anni Venti (Edward e Vita Sackville-West in testa).


Valentina Divitini
Leggere i tarocchi – Una guida e molte idee per esperti e principianti
Magazzini Salani

Una guida lontana dal nozionismo per scacciare le diffidenze e padroneggiare uno strumento di ragionamento alternativo, tra immaginazione e simboli condivisi. Ne avevo parlato anche qua e vi incoraggio ad approfondire, se serve. 🙂
Per chi intuisce il fascino delle storie e vuole provare a farsi le domande giuste.

Bonus track illustre: Dizionario dei simboli di Juan-Eduardo Cirlot.


Gribaudo
La collana Straordinariamente

Vi fornisco un link approssimativo, ma sappiate che la collana Straordinariamente – popolata da questi volumi di grande formato dalla grafica di copertina assai riconoscibile – contiene suppergiù ogni branca dello scibile umano. Che vi interessiate di Black History o di medicina, di economia o di Sherlock Holmes, è assai probabile che ci sia un tomo per voi. L’idea di base è quella di rispondere ai quesiti fondamentali di una determinata “materia”, sviscerandone i casi esemplari e sintetizzando in maniera accessibile e graficamente vispa le curiosità e i fenomeni più rilevanti.
Per chi ama gli approfondimenti “verticali” e vuole umiliarci a Trivial Pursuit.


Nicolas Guillerat & John Scheid
Infografica della Roma antica
L’ippocampo

Tutte le volte che compilo questi listoni mi trovo a esclamare “diamine, stai mettendo troppi libri dell’Ippocampo!”. Ma come si fa? Sono perfetti per queste circostanze. Beccatevi dunque anche la storia di Roma raccontata per prodezze a base di data-visualization – dagli eventi bellici all’organizzazione della res publica, dall’economia ai divertimenti popolari. Se l’approccio vi affascina, i medesimi curatori hanno sfornato anche l’Infografica della Seconda Guerra Mondiale.
Per chi apprezza un approccio innovativo alla ricostruzione storica e per chi già vuol bene ad Alberto Angela.


Naomi Wolf
Il mito della bellezza
A cura di Maura Gancitano e Jennifer Guerra
Tlon
(Traduzione di Marisa Castino Bado)

La nuova edizione di un testo dirompente, uscito per la prima volta in Italia nel 1991 e qua riproposto con una curatela d’eccezione che punta ad attualizzare il dibattito, nonostante le dinamiche fondamentali possano risultarci ancora fin troppo familiari. Si parla di corpo, di donne e di bellezza. Si parla di uomini. Si parla, in estrema sintesi, di potere. Perché il nocciolo della questione è sempre lì.
Per chi vuole offrire uno scheletro teorico solido a molte rabbie e istintivi moti di sacrosanta insofferenza.

Bonus track: per restare in compagnia di Maura Gancitano, ecco anche Specchio delle mie brame – La prigione della bellezza.


Seymour Chwast & Steven Heller
Hell – Guida illustrata agli inferi
Corraini

Va’ all’inferno! …sì, ma quale? Ogni cultura ha il suo, ogni cosmogonia ne ha immaginato uno, per non parlare dell’arte, della letteratura e delle religioni. Questa agile guida illustrata ci accompagna alla scoperta delle dimensioni infernali più emblematiche, tra ustioni e supplizio eterno.
Per chi ci finirebbe volentieri, perché si vocifera che la compagnia sia interessante.

Bonus track: per un approccio meno pop ma di sconfinato fascino e abissale terrore, ecco il catalogo di Inferno, la ragguardevole mostra del 2021 ospitata dalle Scuderie del Quirinale. 


Altre idee inerenti all’universo libresco-editoriale? Eccoci.

La Revue Dessinée Italia

È un progetto indipendente che “adatta” al nostro contesto l’omonima rivista francese e che ha ben debuttato quest’anno con i primi tre volumi – ricevendo anche il premio Gran Guinigi di Lucca Comics come miglior iniziativa editoriale del 2022. Esce ogni tre mesi, non s’avvale di pubblicità e ogni numero è frutto della collaborazione tra giornalist* e artist*. Il risultato è una raccolta di reportage, rubriche e inchieste a fumetti “multidisciplinari” che affrontano temi d’attualità e offrono un punto di vista critico su molte magagne o fenomeni rilevanti del presente.
Si possono acquistare qua i singoli numeri, abbonarsi o donare un felice abbonamento 2023.

Donare un abbonamento vi pare un’idea saggia? Concordo e vi rammento dell’esistenza di Storytel – scegliendo una gift-card che copre periodi medio-lunghetti c’è anche un buon margine di sconto.


Treccani Emporium

Treccani Emporium si presenta come “il negozio online della cultura italiana”… e se non scelgono loro una definizione adatta non so francamente chi mai potrebbe farlo. 🙂
Oltre alle proposte editoriali di Treccani troverete anche una selezione di oggetti di design e alto artigianato e una nutrita linea di cartoleria basata proprio sulle definizioni.


Altre risorse utili già pubblicate? Perché no. 
Ecco qua la lista natalizia del 2021.
E la lista del 2020.
Questa, invece, è la lista dello scorso anno dedicata ai bambini e alle bambine.
Vi rammento anche l’intera categoria Libri, che male non fa.
Per spiccati interessi naturalistici, vi rimando volentieri al catalogo di Aboca – qua c’erano i percorsi di lettura che avevo individuato qualche tempo fa e che ho aggiornato dopo il debutto della collana Kids.
Per un colpo d’occhio rapido, ecco la vetrina Amazon – segnalo in particolare la sezione degli atlanti e la grande sezione delle strenne. Sempre lì, parecchi spunti anche per l’infanzia.

Felici doni libreschi a voi! 🙂

Forse per continua esposizione alle stupidaggini più disparate, per diffidenze sviluppate sul campo (corroborate spesso da realtà non limpidissime) e per un’esigenza quasi difensiva che ci spinge a rifugiarci nella più granitica razionalità – ecco, per tante ragioni potremmo avvicinarci al vasto universo dei tarocchi con un bagaglio assai greve di preconcetti stratificati. Facciamo bene? Un po’ forse sì. Faremmo bene in questo specifico caso? Credo di no.
Quello che costruisce Valentina Divitini in questa guida è, in fin dei conti, un esperimento di narrazione e un viaggio simbolico. Leggere i tarocchi – in libreria per Magazzini Salani – è una cassetta degli attrezzi “extra” basata sulla fiducia nelle nostre capacità interpretative e “interrogative” – AKA “come farci le domande giuste”, calibrando le aspettative per renderci conto che nulla dipende da un fantomatico DESTINO che ci tocca o non ci tocca in sorte.

Che il tema incuriosisca o meno – e che poi questa curiosità spinga o meno a intraprendere una pratica strutturata di “lettura”, per noi o per gli altri -, il grande valore aggiunto è davvero Divitini. Si parte da una fascinosa carrellata storica (dagli oracoli alla riappropriazione contemporanea della dimensione “divinatoria”) per assestarci su una principale linea programmatica: i tarocchi sono uno strumento… neutro, come ogni strumento di cui possiamo servirci. Come funzionano? Come sono fatti? Che possiamo chiedere a queste benedette carte? Dipende. Utilizzano una simbologia condivisa – basata su grandi archetipi e dettagli che evocano reazioni profonde – per aiutarci a raccontare una storia, in un continuo rimescolamento di prospettive e possibili angolazioni. Sono una sorta di grande catalizzatore sistematizzato che si serve di figure e numeri per aiutarci, se vogliamo imboccare una strada alternativa, a tirar fuori quello che già sappiamo ma mettiamo male a fuoco.

Insomma, l’intento non è nozionistico – favola, impariamo a memoria tutti i trentordici miliardi di potenziali simbologie di ogni carta del mazzo! – ma liberatorio, mi vien da dire. Si riflette sul metodo, più che sulla regola. Si crea uno spazio per creare domande “sane” e produttive, più che per applicare acriticamente un insieme di dogmi. Quel che ne esce, al di là dei consigli pragmatici per cominciare, è un felice incoraggiamento a percepirsi come artefici e non come soggetti passivi di un gramo disegno inamovibile che non controlliamo mai. C’è dell’incontrollabile in quel che ci succede, chiaro, come sono incontrollabili tante condizioni di partenza, ma c’è anche il potere di riconoscerci forti, capaci, equipaggiate e saldamente al timone. Non si “crede” ai tarocchi, penso d’aver capito. Si “crede” alla propria curiosità, alla propria capacità di scrivere una storia in cui ci piacerebbe abitare.

*

[Segnalazione extra: esiste un mazzo “curato” da Valentina per i 23bassi. I mazzi possono basarsi su ogni possibile tema e declinazione grafico-visiva… ecco, questi sono tarocchi che raccontano il patrimonio architettonico italiano.]

Tarocchi

Tarocchi

 

Mi sembrava scorretto produrre una lista di potenziali doni per lettori cresciuti e tralasciare le vaste praterie dell’infanzia. Eccoci dunque qua per rimediare a questa grave e lacunosa ingiustizia. Prima di cominciare con i suggerimenti “nuovi”, voterei per un rapido ricapitolone delle risorse già presenti e sempre utili per trarre ulteriore ispirazione. Cos’è già uscito? Ta-da:

Ciò detto, ecco qualche spunto da recapitare agli elfi di Babbo Natale per propiziare le letture delle creaturine che popolano le vostre vite. Precisazione sull’età di riferimento: il mio bambino ha cinque anni e troverete qua una rassegna di quello che ha apprezzato in questo periodo (o nel periodo dell’asilo, tanto per chiarirci). Legge autonomamente? No, ma siamo piuttosto dell’idea che anche proposte più “difficili”, se c’è qualcuno che spiega e accompagna, siano avventure felicemente affrontabili.

Vado.

*

Aina Bestard
Paesaggi perduti della terra
(L’ippocampo)

Di Aina Bestard avevamo già adorato Una nuova vita – Come nascono i bebè animali (sì, sono riuscita a piangere con i pinguini e le tartarughine) e ho accolto con la medesima ammirazione questo bellissimo volume dall’aria un po’ rétro. Sembra un atlante d’altri tempi, da sfogliare meravigliandosi delle illustrazioni e dei capitoli tematici che ripercorrono le tappe dell’evoluzione della terra, dalle rocce agli pteranodonti.

*

Andrea Antinori
Sulla vita dei lemuri – Breve trattato di storia naturale
(Corraini)

Dunque, Corraini si sta addentrando – con il consueto gusto per il surreale – in un fascinoso filone di storia naturale. Data la sua passione sconfinata per gli invertebrati, Cesare si è sciroppato con curiosità e partecipazione anche Sulla vita sfortunata dei vermi di Noemi Vola, che è un po’ il cugino meno sintetico di questo trattato illustrato sui lemuri. L’approccio è estroso: notizie zoologiche “realistiche” presentate con un pazzissimo approccio narrativo e illustrazioni mai banali.

*

La nave cervo - Gallucci editore

Dashka Slater & The Fan Brothers
La nave cervo
(Gallucci)

Che meraviglia visiva. E che grande abilità nella navigazione ci nascondevano gli animali – nonostante l’assenza del pollice opponibile! Un inno alla curiosità e all’allargamento dei confini del proprio mondo, ma anche una rinfrancante conferma che l’amicizia e la collaborazione possono portarci dove mai avremmo immaginato di arrivare.

*

Lara Albanese & Tommaso Vidus Rosin
Mappe spaziali
(Nord Sud)

Questo è l’atlante che ho fornito a mio padre – competente e assiduo astronomo amatoriale – per allietare suo nipote su un terreno familiare. Oltre alla presentazione (visivamente dinamica e molto d’impatto) degli elementi strutturali del cosmo, troverete anche i pianeti del nostro Sistema Solare e le nozioni base per avvicinare i più piccoli ai misteri dell’universo.
Intanto che ci siamo, segnalo volentieri anche Il sole e i pianeti di Patricia Geis. Ha uno squisito stile d’impaginazione “vintage” e si avvale di numerose soluzioni cartotecniche (alette, lancettine, finestrelle…) che animano le illustrazioni e sostengono l’impianto concettuale.

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I viaggi di Ulisse. Ediz. a colori - Ricardo Gòmez - copertina

Ricardo Gómez & Mariona Cabassa
I viaggi di Ulisse
(Nomos Bambini)

Cito questo titolo per ricordarvi in realtà un’intera collana che Nomos Bambini ha inaugurato – e già ben popolato – quest’anno. Si chiama Miti Classici e, dalle Amazzoni alle fatiche di Ercole, punta a rendere fruibili le grandi storie della tradizione mitologica “occidentale” anche ai più piccoli e alle più piccole. I libri sono tutti illustrati e sviluppano una narrazione compiuta che abbraccia uno specifico episodio mitologico. Alla fine di ogni volume troverete qualche pagina di inquadramento storico e letterario.

*

Tom Froese
Mummie svelate
(Franco Cosimo Panini)

Che cosa c’è di più festoso e natalizio di una storia illustrata dell’imbalsamazione, mi chiedo! So bene che quella per l’antico Egitto è una fase quasi obbligata della curiosità infantile e, dopo puzzle, kit di scavo a forma di piramide che m’hanno intoppato pure l’aspirapolvere e momenti di autentico terrore semantico quando s’è trattato di descrivere la composizione morfologica del Dio Anubi, eccoci qua con le mummie e con un altro volume che arriva dalle splendide edizioni del British Museum. Dai vasi canopi al destino ultraterreno dei faraoni, una panoramica accurata e godibilissima di questo affascinante pilastro della civiltà egizia.

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Harry Potter – Il libro di cucina ufficiale
(Magazzini Salani)

Per la rubrica “giocose attività da svolgere con la prole ma che sarebbero molto più agevoli da svolgere se la prole si limitasse a mangiare ma vuoi mettere il divertimento che ci perderemmo”, ecco qua una nuova emanazione dell’universo potteriano. Dai grissini-bacchetta ai dolci di Mielandia, 40 ricette ispirate al mondo di Harry Potter per allietare i fan in erba e far felici pure noi vecchi bacucchi cresciuti con la saga. L’edizione, in tutta onestà, è magnifica.

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Mike Lowery
Cose pazzesche su dinosauri e altre bestie preistoriche
(Nord Sud)

Mike Lowery, volevo dirti che anch’io sono una tua grande fan. Sarà lo stile del disegno e la vispa organizzazione delle pagine, sarà quel senso dell’umorismo un po’ slapstick e la capacità di sintetizzare con giocosità anche concetti non immediatissimi, ma riesco a rendermi perfettamente conto del perché Cesare abbia apprezzato così tanto questo libro e torni periodicamente a sfogliarlo anche da solo. La struttura è piuttosto classica – da dove vengono i dinosauri? Come sono fatti? Come si collocano su un pianeta in evoluzione? – ma ben poco ci si annoia. Nozioni utili, umorismo, fracassonate!

*

Sergeij Kozlov & Jurij Norstein | Illustrazioni di Francesca Yarbusova
Il riccio nella nebbia
(Adelphi)

Il riccio nella nebbia nasce negli anni Settanta come progetto d’animazione della premiatissima ditta – è proprio il caso di dirlo – Kozlow/Norstein/Yarbusova. Per curiosità, eccolo qua. La storia, poetica e onirica, è quella di un riccio che si smarrisce in una foresta impestata da una nebbia impenetrabile mentre tenta di raggiungere il suo amico orso. Quest’edizione è un prezioso adattamento “statico” della versione animata, diventata un classico sia per la narrativa russa per l’infanzia che per il pubblico internazionale – perché il viaggio dell’eroe è un concetto universale… ma non capita spesso di affidarlo a un riccio come questo.

*

Tom Curtis
Allo zoo con papà
(il Saggiatore)

Tom Curtis è il detentore di una delle pagine Instagram più cretine e geniali di sempre: su @thingsihavedrawn raccoglie le versioni “realistiche”, da lui medesimo FOTOSCIOPPATE, dei disegni sbilenchi dei suoi bambini, prevalentemente a tema zoologico. È una roba esilarante, imbecille e dolcissima che ha ora trovato una sua versione narrativa: Allo zoo con papà raccoglie le perle più indimenticabili di questo bestiario assurdo, ma è anche una sorta di carrellata – raccontata in forma di filastrocca – degli incontri salienti di una gita padre-figli in mezzo agli animali.

*

Si potrebbe come di consueto proseguire all’infinito, ma si fa quel che si può. Spero di essere riuscita a lanciare qualche spunto intrigante e vi auguro felicissime letture coi bambini e le bambine della vostra orbita – o pure per conto vostro, chi può dirlo. Un libro valente non ha età.

 

Orbene, quest’anno non sono riuscita a organizzare i #LibriniRegalini, ma mi pare comunque opportuno sfornare una gioiosa lista di consigli per i doni natalizi. Mentre cerco di industriarmi per inventare qualcosa di divertente da combinare insieme nei primi mesi del 2020, ecco qua un po’ di suggerimenti per far felici voi e/o le vostre persone preferite. Sono stata poco sul romanzesco, privilegiando le pubblicazioni che vi faranno fare bella figura – oh, accidenti, che pregevole edizione! – o quelle meglio identificate da un tema – che son più facili da assegnare alla gente che ha già esplicitato un particolare interesse per qualche argomento specifico dello scibile umano.
Spero di generare utilità.
Partiamo!

***

Alessandro Torcoli
In vino veritas
(Longanesi)

Editore e direttore di Civiltà del bere, Alessandro Torcoli è una delle personalità più autorevoli in Italia in materia di vino. Sta studiando per conquistare il titolo di Master of Wine – riconoscimento iperuranico internazionale che ancora nessun nostro connazionale è riuscito a guadagnarsi – e gestisce, insieme alla redazione della rivista, un’enoteca assai amena che organizza incontri di approfondimento e gradevoli chiacchiere periodiche col pubblico. In vino veritas è una panoramica accurata ma godibilissima della filiera produttiva del vino, dall’allevamento della vite (già, la vite non si coltiva – si alleva) allo scaffale. L’approccio è narrativo e gli obiettivi sono felicemente divulgativi: Torcoli ci racconta come funziona il mondo del vino con precisione e chiarezza, senza farci pesare la sua conoscenza enciclopedica. Anzi. Perché il vino è, prima di tutto, un tassello importante della nostra cultura.

A chi donarlo?
A chi beve con piacere e vorrebbe saperne di più. Ai fan dei “come è fatto”. A chi al ristorante ordina le bottiglie care per pavoneggiarsi ma in realtà ci capisce poco. A quelli che dicono sempre “io non ci capisco niente ma m’accorgo se un vino è buono”.

*

Chiara Frugoni
Uomini e animali nel medioevo
(Il Mulino)

La sapienza di Chiara Frugoni si estende anche alla zoologia. In questo meraviglioso tomone illustrato, esploriamo la relazione tra gli animali e l’uomo del medioevo, che sulle bestie doveva per forza di cose fare affidamento (abitando una dimensione non ancora meccanizzata) e che nelle bestie trovava riferimenti allegorici capaci di assisterlo nella decodificazione di una realtà filtrata dalla lente di una fede pervasiva. L’uomo del medioevo contava sugli animali “addomesticati”, temeva quelli selvaggi (che rappresentavano un problema piuttosto concreto e pressante) e non esitava a considerare reali quelli mitologici. Era un mondo in cui l’asino e il drago non occupavano piani concettuali differenti, ma convivevano in una rappresentazione del creato al contempo trascendente e assai “pratica”. Un viaggio dotto e godibilissimo tra storia, simbologia e arte.

A chi donarlo?
Ai dotti estimatori della divulgazione storica. Agli appassionati di bestie e delle loro gesta. A chi ama esplorare i significati più o meno nascosti dell’arte.

*

Lewis Carroll
Alice nel paese delle meraviglie
(L’Ippocampo)

Illustrato da Minalima

Bookcity mi ha donato una grande gioia, quest’anno. Ho avuto l’onore di chiacchierare con i Minalima in occasione dell’uscita dei due nuovi titoli che hanno curato, progettato e illustrato per L’Ippocampo. Il primo – Il giardino segreto – era uscito per il Salone del Libro e ora sono disponibili anche Alice Il libro della giungla. Per chi necessitasse di una rinfrescata, i Minalima sono i due designer – Miraphora Mina e Eduardo Lima – che si sono occupati di inventare l’identità visiva del mondo di Harry Potter. La Mappa del Malandrino? L’han fatta i Minalima. I manifesti WANTED dei Mangiamorte? Sono dei Minalima. Insomma, tutto quello che c’è di cartaceo o visuale nei film (Animali fantastici compresi) è roba loro. E sono dei geni. Le loro edizioni di questi grandi classici sono piene zeppe di soluzioni cartotecniche imprevedibili e interattive, oltre che di splendidi disegni e di una gabbia grafica preziosa. L’Ippocampo pubblicherà gradualmente tutta la serie – il prossimo dovrebbe essere Pinocchio. 

A chi donarli?
Ai piccoli (e ai grandi) che affrontano i classici per la prima volta. A chi colleziona edizioni preziose e insolite. A chi non ha più i libri dell’infanzia ma vorrebbe comunque mettere sullo scaffale una meraviglia. Ai feticisti dell'”oggetto libro”.

*

Il meglio di Richard Scarry
(Mondadori)

Ho recentemente ripescato dai depositi sommersi di MADRE i miei vecchi libri di Richard Scarry e, lasciandomi travolgere da una grandiosa Operazione Nostalgia, li sto rileggendo con Cesare. Mondadori continua a tenere vivo il catalogo di Scarry e, se non disponete di una soffitta piena zeppa di antichi volumi, potete sempre lasciarvi sostenere dalle nuove edizioni. Il meglio di Richard Scarry è una raccoltona che contiene Il libro delle parole, In giro per il mondo, Il libro dei mestieri, Le più buffe storie e Tutto ruote.

A chi donarlo?
Ai bambini che vanno all’asilo. Ai genitori di piccoli lettori in cerca di efficaci strumenti per intrattenere la prole in maniera produttiva. A chi ha perso i “suoi” Scarry ma non ha mai smesso di amare Zigo Zago.

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Shirley Jackson
La lotteria
Adattamento grafico di Miles Hyman

(Adelphi)

Ne ho parlato poco tempo fa su Instagram. Ecco qua.

Prima di Battle Royale e degli Hunger Games c’era La lotteria di Shirley Jackson, una delle short stories più celebri della letteratura americana.
Pubblicato per la prima volta sul New Yorker nel giugno del 1948, il racconto scatenò un putiferio mastodontico e i lettori subissarono la rivista di lettere più o meno indignate. Perché? In estrema sintesi, La lotteria condensa in una manciata di pagine serratissime sia la crudeltà cieca del destino che l’emersione repentina, all’interno di un contesto di apparente civiltà, degli istinti umani più brutali. La lotteria annuale è un’esperienza catartica collettiva, un rito di passaggio che convoglia il male quotidiano su un unico bersaglio. Non si capisce bene che cosa faccia più paura, in fin dei conti. L’approccio estremamente pratico e funzionale alla faccenda? L’esito agghiacciante del sorteggio? I bambini che ammucchiano allegramente i sassi? L’ordinato svolgersi degli eventi? La lotteria ha visto anche una nutrita schiera di trasposizioni. L’ultima versione è una graphic novel firmata da Miles Hyman – nipote di Shirley Jackson e artista eccelso. La sua narrazione per immagini ci mostra i silenzi e tutto quello che si nasconde negli spazi bianchi del testo e fa, se è possibile, ancora più spavento. Bellissimo.

A chi donarlo?
Ai fan di Shirley Jackson. Agli amici della graphic novel d’autore. Ai coraggiosi.

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Merda
Colora e rilassati – 
40 insulti da colorare con gattini severi ma giusti
(Magazzini Salani)

La serie dei libri da colorare ingiuriosi si arricchisce di un nuovo pregevole capitolo: i gattini sboccati. Teneri e spietati, i gattini che popolano questo album sono pronti a soccorrervi nei momenti di furore più acuto. Le pagine possono all’occorrenza essere staccate e donate a chi più vi sta sull’anima. Tiè, piglia un gattino, infame che non sei altro.

A chi donarlo?
Qua le opzioni sono molteplici. Potete regalarlo a qualcuno che ha bisogno di sfogarsi un po’ e di smaltire la tensione… ma anche a qualcuno che vorreste spellare vivo – così, come SOTTILISSIMO messaggio subliminale. O anche a chi cerca invano di rasserenarsi colorando paesaggi e vasi di fiori, senza ricavarne il minimo sollievo.
Concludo evidenziando l’ovvio: no, non sono libri da colorare per bambini. Cioè, se volete esortare i vostri figli a correre in giro gridando COGLIONAZZO ai passanti vanno benissimo, ci mancherebbe. Chi sono io per intromettermi nei vostri progetti educativi.

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Phoebe Waller-Bridge
Fleabag. The Scriptures

E qua scateniamo della fandom. Credo che nulla possa battere l’amore che ho sprigionato quest’anno per Fleabag. Sogno di andare a vedere lo spettacolo a teatro e non so bene se tifare per una terza stagione della serie (pare improbabile) o godermi quello che c’è, in tutta la sua complessa assurdità. Sono felice per Phoebe Waller-Bridge e per il grande consenso che il suo lavoro è riuscito a raccogliere. Fioccano premi e fioccano applausi… e secondo me se li merita tutti. The Scriptures è una sorta di compendio di Fleabag. Ci troveremo dentro la sceneggiatura completa, un nuovo scritto dell’autrice e le “stage directions”, mai pubblicate prima. Auspico un’edizione accresciuta con statuetta ignuda in allegato ma, per il momento, sono contenta anche così.

A chi donarlo?
A chi ha apprezzato la serie e/o lo spettacolo – non solo per la presenza dell’Hot Priest. Ai porcellini d’India. A chi legge in inglese – perché non mi risulta che sia già disponibile una traduzione italiana.

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I quaderni Fandango
Scrittura creativa – 20 grandi autori e 70 esercizi
(Fandango Libri)

Tra i battutoni che si continuano a sentire quando si parla di editoria dobbiamo sicuramente annoverare l’immarcescibile “Ah, signora mia… ormai ci son più scrittori che lettori!”. Come tutti i tormentoni, si basa su un vago fondo di verità. Al di là delle ambizioni letterarie che possiamo nutrire, scrivere meglio e riflettere su quel che si scrive è un’iniziativa meritoria perché, a mio modesto parere, ci rende più consapevoli e più bravi a spiegare quello che sentiamo. Questo Quaderno è un ibrido. Venti grandi autori vengono presentati in efficaci schede tematiche – tra la biografia e l’analisi dell’opera – e, a seguire, troviamo un ampio ventaglio di esercizi di scrittura che si allacciano alle tecniche più emblematiche dei singoli autori. È un’opportunità di apprendimento letterario e una palestra pratica per provare a scrivere riflettendo davvero su quel che facciamo.

A chi donarlo?
Agli aspiranti Nobel del domani, a chi subisce (giustamente) il fascino dei grandi autori e vorrebbe riportare alla luce gli strumenti del loro lavoro, a chi ha voglia di far funzionare il cervello o migliorare la propria scrittura senza dover per forza vincere lo Strega.

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Susan Harlan
Fare i bagagli
(Il Saggiatore)

Un’altra vecchia ma valente conoscenza. Ecco i pensierini:

Dall’ultima valigia sputata fuori dai nastri di riconsegna all’aeroporto – la vostra, ovviamente – ai bauli inestimabili dei passeggeri di prima classe del Titanic, Susan Harlan esplora le implicazioni pratiche e filosofiche del fare i bagagli. Il risultato è un saggio insolito e piacevolissimo, una specie di indagine sull’idea stessa di viaggio e sull’identità del viaggiatore, la cui storia si sovrappone a quello che decide di trascinarsi dietro, avvalendosi dei “recipienti” più disparati. Zaini scassati! Salmerie! Bauli della macchina che diventano succursali itineranti di casa nostra! Trolley spietatamente misurati dal personale di terra! E via così. Il multiforme universo della valigeria viene analizzato, in epoche diverse, dal punto di vista “industriale”, culturale e letterario, senza trascurare il cinema e l’ossessione (talvolta giustificatissima) per l’ottimizzazione degli spazi. Siamo quello che mettiamo in valigia? Chi lo sa. Forse somigliano di più a quello che ci dimentichiamo… e a quello che finiamo per riportare a casa – dogana permettendo.

A chi donarlo?
A chi non è alla ricerca di un manuale sul COME fare i bagagli ma è più propenso a indagare il PERCHÉ facciamo i bagagli. A chi ama i saggi storici “pop”. A chi viaggia cercando di farlo in modo il più possibile consapevole.

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Guida tascabile delle librerie italiane viventi
(Edizioni Clichy)

Per il titolo potevano ricorrere a “esistenti”, “aperte” o “attive”. Invece hanno scelto “viventi”. E funziona molto bene. Anzi, è un termine adattissimo se il tentativo è quello di mappare – per quanto possibile – le librerie italiane che rifiutano di scoraggiarsi e continuano ad animare i quartieri di città piccole e grandi. Sono fari dalla portata preziosa – per chi legge sono un riparo e un posto felice, ma “servono” a tutti, perché l’oscurità che può distorcere pensieri e sentimenti non fa distinzioni e punta alla massima diffusione… ma si attacca meglio dove il buio è già profondo. Tifiamo per voi, librerie viventi.

A chi donarlo?
Un libro che parla di librerie va inevitabilmente consegnato a chi ama sia i libri che le librerie, creando un terzo livello di INCEPTION. Va benissimo anche per chi ha la propensione alla letteratura e al viaggio… che ne sapete, potrebbe nascerne un tour mirabolante delle librerie italiane.

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Anna Starmer
I Love Color – L’arte di scegliere e abbinare i colori di casa
(Rizzoli)

Anna Starmer e Rossella Migliaccio si conosceranno? Chi può dirlo. Qua torniamo a parlare di colori, ma lo sforzo immaginifico è orientato all’arredamento domestico. Quando Pinterest incontra l’editoria, all’incirca. Il libro è un catalogo di suggestioni cromatiche suddivise per tinte dominanti e, oltre a suggerire abbinamenti creativi e anche decisamente appaganti dal punto di vista visivo, è anche una ricca collezione di “case belle” che, oltre a suscitarvi un’invidia funestissima, potrebbero anche fungere da ispirazione per risistemare o pensare da zero i vostri spazi.

A chi donarlo?
Ai campioni e alle campionesse dell’home decor, a chi deve ristrutturare e vuol solo morire, alla fandom di Paola Marella, a chi arreda anche con i libri perché ha dei tavolini stupendi in salotto su cui appoggiarli.

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Carlo M. Cipolla
Allegro ma non troppo
(Il Mulino)

Ridanciane annotazioni di qualche tempo fa:

Un gioiellino umoristico in due parti. Anzi, in due mini saggi. Il primo rilegge la storia europea – a partire dalla caduta dell’Impero Romano – mappando le conseguenze geopolitiche del commercio del pepe. Il secondo, invece, mira a fornirci gli strumenti per riconoscere “gli stupidi” come forza nefasta all’interno della nostra civiltà, senza relegarli all’ultimo gradino della scala di potere ma riconoscendo loro un ruolo di primo piano all’interno di ogni “livello” della struttura delle nostre società, indipendentemente da soldi, studi, prestigio, classe. Un testo nato quasi per scherzo – e passato di mano in mano fino a trasformarsi, dopo qualche revisione, in questo piccolo libro – per ghignarsela amaramente senza sentirsi Dio in terra. Chi è lo stupido? Chi si danneggia da solo (in maniera sistematica e felicemente inconsapevole) danneggiando, allo stesso tempo, anche chi ha intorno. Spesso in maniera irreparabile. In bocca al lupo!

A chi donarlo?
Non a uno stupido… perché non capirebbe. E no, non capirebbe nemmeno una frecciatina trasversale, quindi risparmiatevi i tentativi di ironia.

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Huw Lewis-Jones
Le terre immaginate – Un atlante di viaggi letterari
(Salani)

Narnia, Westeros, la Terra di Mezzo… e mille altri luoghi dell’immaginario fantastico. In questo robusto atlante illustrato, Huw Lewis-Jones raccoglie sapienti e illustri contributi – da Miraphora Mina a Philip Pullman – per mappare l’inestitente con precisione e fascino. I romanzi che iniziano con una mappa sono garanzia di avventura, ma ogni mappa presuppone la costruzione di un mondo “altro”. Ogni capitolo corrisponde a un luogo ed è affidato a un narratore che ne esplorerà insieme a noi i golfi, gli anfratti, i mari e le vette più scoscese.

A chi donarlo?
Ai cartografi più o meno dilettanti, a chi a cena vi fa abitualmente una testa così con Mercatore, a chi ama la letteratura fantastica e a chi non si accontenta di stazionare entro i confini del reale.

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Douglas Adams
Guida galattica per gli autostoppisti
(Mondadori)

Consiglio la Guida galattica perché la Guida galattica è sempre un buon consiglio – soprattutto in questo caso… da una parte c’è la raccolta di tutti i romanzi e, dall’altra, c’è un saggio di Neil Gaiman sull’argomento -, ma quel che mi preme dire è che, se vi va di donare un’edizione pazza e preziosa di un classico fantasy, fantascientifico, gotico o tenebroso, vi conviene spulciare negli Oscar Draghi. Son dei tomoni assai curati e di sicuro impatto scenico.
Ah, è da poco uscito anche Piccole donne.

A chi donarlo?
I Draghi sono amici dei feticisti dell’oggetto libro e dei collezionisti accaniti. Ma anche un po’ dei signori delle tenebre, dei delfini e di chi non esce di casa senza asciugamano.

Spin-off
Approfitto di quest’area mondadoriana per segnalare un’altra impresa. Non penso di dovermi diffondere in spiegazioni sulle Storie della buonanotte per bambine ribelli… ecco, la piccola novità è che le Bambine ribelli esistono anche in forma più approfondita e hanno trovato rinnovato respiro in una collana dedicata. Non sono più “schede” ma piccoli romanzi illustrati che si soffermano, di volta in volta, su una donna che a suo modo ha combinato qualcosa di assai incisivo per cambiare il mondo – e per ispirare le generazioni future.

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Petunia Ollister
Cocktail d’autore
(Slow Food)

La letteratura pullula di personaggi che bevono cose – con esiti più o meno infausti. Con la sua superba abilità fotografica, Petunia Ollister – ciao, amica! – assembla per noi un’esplorazione delle bevande “da romanzo” che sono ormai entrate a far parte dell’immaginario collettivo. Ogni scatto è accompagnato da un approfondimento sull’autore e dalla ricetta per riprodurre per conto vostro un cocktail degno di Gatsby. O di BONDJAMESBOND. E di moltissimi altri. Bibliotecarie, sfoderate gli shaker!

A chi donarlo?
A chi ha un bel mobile bar e non ha paura a usarlo. A chi legge e si diverte a sconfinare. A chi ama osservare oggetti ben disposti su un tavolo (con perfetti abbinamenti cromatico-concettuali). A chi brama un ricettario per fare cocktail favolosi.

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Akiko Miyakoshi
La strada verso casa
(Salani)

Una mamma coniglia prende in braccio il suo coniglietto e lo porta a casa mentre scende la sera. Animali di ogni forma e dimensione chiudono bottega e preparano la cena, le finestre si illuminano, il mondo cambia forma e l’ombra avvolge – invece di far paura. Un’autrice giapponese super premiata, disegni semplici e delicati, come l’istinto di coccolare un coniglietto assonnato.

A chi donarlo?
Ai bimbi che si addormentano sulle spalle dei papà e delle mamme che conoscete, agli amici dell’illustrazione e della narrazione giapponese, a chi ha bisogno di un sorriso rassicurante e pacioso.

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Leo Ortolani
Luna 2069
(Feltrinelli)

Leo Ortolani ha sfornato 46 libri, quest’anno. Potrei comodamente consigliarveli tutti, ma Luna 2069 – la storia di una fascinazione per lo spazio e per le sue promesse – mi pare speciale. L’astronauta Fortunato ha preso in prestito la faccia da Luca Parmitano e il fumetto è stato realizzato in collaborazione con l’Esa e con l’Agenzia Spaziale Italiana. Di che si parla? Si parla della colonizzazione della Luna – in un immaginario centesimo anniversario dallo sbarco di Neil Armstrong -, degli sforzi congiunti per continuare a superare l’atmosfera terrestre, di futuro e di scienza. Lo si fa ridacchiando – perché Rat Man torna in versione Mr Mask, un incrocio tra uno scienziato visionario e un presentatore da televendita -, ma senza rinunciare a confidare nel potere dell’ingegno umano.

A chi donarlo?
A chi tifa per la colonizzazione del nostro satellite – e di Marte -, a chi vorrebbe una Tesla, ai fan dell’esplorazione del Sistema Solare e ai vecchi amici di Leo Ortolani.

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William Goldman
La principessa sposa
Edizione speciale
(Marcos y Marcos)

Come molti bambini degli anni ’90, ho beneficiato della Principessa sposa a livello cinematografico. Solo tempo dopo – e neanche poco – mi sono resa conto che La storia fantastica era l’adattamento di un romanzo di William Goldman. Il cambio di titolo non ha giovato al pubblico italiano, credo… ma meglio tardi che mai. Il romanzo è un gioiello che nulla ha da invidiare all’illustre trasposizione (anzi) e che, da poche settimane, è disponibile anche in edizione “speciale”, con 150 pagine inedite e una copertina rivista, ispirata alla locandina originale del film.

A chi donarlo?
Agli avvelenatori siciliani, agli spadaccini vendicativi, ai principi spregevoli, alle principesse rompicoglioni, ai pirati dal cuore d’oro. Ma non regalatelo mai e poi mai agli uomini con sei dita.

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Alberto Madrigal
Pigiama computer biscotti
(Bao)

Uno dei miei fumetti preferiti dell’anno. Ne avevo già parlato su Instagram, ecco qua.

Alberto Madrigal ha il raro dono di raccontare l’ansia senza fartela venire troppo. Non te la fa passare, intendiamoci, ma la sfuma e la scompone, ci pensa su insieme a te e la gestisce un pezzettino alla volta. In questo fumetto – che si costruisce sotto ai nostri occhi, perché dentro al fumetto c’è anche Madrigal che cerca di capire che fumetto fare – si parla di creatività, dei compromessi della vita adulta, di case che non si puliscono da sole, di traslochi – perché aiutiamo sempre tutti a traslocare e poi quando tocca a noi arrivano quattro gatti? -, di paternità, mal di testa inevitabili e colazioni al bar la domenica. È un magnifico distillato di quotidianità e dilemmi, di equilibri impossibili tra le esigenze della sopravvivenza e il lusso di poter perdere tempo. In questo libro c’è, soprattutto, la strada tortuosa che dobbiamo imboccare per riconciliarci con l’idea di responsabilità. C’è la frustrazione che spesso ci accompagna quando cerchiamo di far crescere un’idea che, spessissimo, si modifica sotto ai nostri occhi e cambia pelle quando pensiamo di averla ormai afferrata – un po’ come le abitudini dei bambini, che sono abitudini per due giorni e poi diventano altro e tu devi ricominciare da capo con tutti i tuoi processi di adattamento. C’è la routine che mangia le energie, ci sono quei due secondi limpidi di ispirazione e di gioia che ti convincono a non gettare via tutto – o magari sì. E c’è un bimbo che nasce e che, nel mondo nuovo che crea per te, attira nella sua orbita tutto quello che stai cercando di capire e te lo restituisce un po’ masticato e morbidino, ridimensionato ma anche spaventoso. Che vogliamo fare? Si procede. Inventando una pagina alla volta. Saggi e lievi, pacifici e preoccupati.

A chi donarlo?
Alle neo-mamme e ai neo-papà. A chi cerca di diventare grande senza perdere il cuore. A chi fa del suo meglio per affrontare con passione e dignità un lavoro creativo.

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Lilin Yang, Leah Ganse, Sara Jiménez
Beauty Secrets
(Vallardi)

Il mito moderno delle coreane con la pelle meravigliosa va affrontato in maniera strutturata. Nei momenti di pigrizia più acuta mi piace pensare che la pelle bella delle coreane sia una faccenda strutturale. Hanno la pelle bella perché, geneticamente, hanno la pelle bella. Nei momenti di maggior speranza, poi, cerco di convincermi che la pelle bella delle coreane sia, in realtà, frutto di una cura particolarmente assennata e replicabile anche a latitudini diverse. Ebbene, dev’esserci una via di mezzo… e l’intero pianeta pare averlo recepito. In questo libro, le tre fondatrici di Miin Cosmetics – istituzione sbarcata ormai un annetto anche a Milano per benedirci con la cosmesi coreana – sviscerano i dieci celeberrimi step della beauty routine coreana con piglio pratico e diretto, suggerendo prodotti e metodi, smascherando false convinzioni e, in generale, fornendoci qualche dritta per calibrare le nostre abitudini in modo da tirar fuori risultati più solidi dalla roba che ci spalmiamo ostinatamente in faccia.

A chi donarlo?
Alle fanatiche conclamate della beauty routine coreana, a chi è più in cerca di una metodologia che di una lista universale di prodotti da comprare, a chi ama informarsi per potersi trasformare in una “consumatrice” più consapevole.

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Kassia St Clair
La trama del mondo – I tessuti che hanno fatto la storia
(Utet)

Kassia St Clair, giornalista culturale britannica, ricostruisce la storia del mondo a partire dai tessuti che hanno ricoperto, di epoca in epoca, un ruolo emblematico. Dal merletto alle tute da astronauta, dalle origini della tessitura alla seta dell’antica Cina, quello che abbiamo scelto di indossare per coprirci o per raccontare chi siamo genera, da sempre, significati e implicazioni vastissime. Questo saggio – tradotto da Claudia Durastanti e arricchito da uno splendido apparato iconografico – analizza i tessuti in base all’impatto culturale, economico e sociologico che hanno generato, ricostruendo di volta in volta il quadro complesso di un preciso momento storico. Una lettura ricchissima, colta e suggestiva.

A chi donarlo?
A chi ama approfondire la storia in modo trasversale, a chi ama la moda e la concepisce come il prodotto di un’epoca o come il punto di convergenza di tante diverse componenti della storia umana, a chi analizza ossessivamente le etichette degli indumenti.

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Neil Gaiman
Questa non è la mia faccia
(Mondadori)

Neil Gaiman ha sempre avuto parecchio da dire. L’ha fatto nei suoi romanzi e nei suoi fumetti, ma anche in una miriade di saggi, articoli, diari, post e – probabilmente – pure sui tovaglioli di carta. Questa non è la mia faccia è una poderosa raccolta di scritti sparpagliati in cui Gaiman affronta all’incirca tutto lo scibile umano. Dal suo lavoro ai film, dal fascino delle librerie all’arte di raccontare storie, Gaiman costruisce un autoritratto per accumulo, aprendoci le porte del suo studio, del suo cervello e del suo cuore.

A chi donarlo?
A chi già venera Gaiman,agli adepti del moderno genere fantastico e a chi cerca ispirazione e vorrebbe farsi spiegare “come si fa” – possibilmente da uno che è già molto bravo a inventare mondi.

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Zelda Was a Writer
Diario dei ricordi futuri
(Magazzini Salani)

Dunque, ci provo… perché la materia è sfaccettata. È un diario – che richiede interattività. È una riflessione multimensionale sulle Lezioni americane di Calvino. È un libro scritto a mano. È un viaggio che si sviluppa in sei stanze abitate da un concetto chiave e da un nume tutelare a cui ispirarci, da Raymond Carver a Andy Warhol. È una capsula del tempo fatta di esercizi da svolgere per dare una spolverata ai nostri cervelli e far girare le rotelle, appellandoci a immaginazione, creatività, spirito d’osservazione. È un regalo da fare alle nostre versioni future. È più facile da leggere che da spiegare.

A chi donarlo?
A chi apprezza i progetti trasversali e non ama gli incasellamenti. A chi vuole un “activity book” da grandi e non si accontenta dei soliti scarabocchia quafai un orecchio làstrappa questa pagina. A chi vuole riflettere sul tempo che passa utilizzando categorie lodevoli – insomma, vi sfido a far meglio di Calvino – e a chi si percepisce in perenne movimento, perché la curiosità è nemica dell’immobilismo.

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Nick Caruso & Dani Rabaiotti
Fa le puzze? – La guida definitiva alla flatulenza animale
(Vallardi)

Questo l’ho tradotto io, ma è l’informazione meno rilevante. Quel che vi sarà utile sapere è che non tutti gli animali scoreggiano e che, quando capita, la flatulenza è un fenomeno dalle numerosissime sfaccettature. Le sardine comunicano tra loro scoreggiando ad alta frequenza. I lamantini utilizzano i peti per gestire il galleggiamento. Ci sono animali che esplodono e serpenti che intimoriscono i predatori a suon di strombazzate posteriori. Questo libro, curato da due eminenti zoologi, è un’indagine spassosa ma rigorosissima su un fenomeno non ancora particolarmente esplorato dalla scienza. Per ogni bestia c’è una fascinosa scheda di approfondimento che ne indaga le abitudini digestive, comportamentali e scoreggifere. Che benessere.

A chi donarlo?
A chi si interessa di zoologia – in ogni sua manifestazione -, a chi scoreggia volentieri, a chi vuol farsi quattro risate e/o accumulare gustosi aneddoti da sciorinare in compagnia (meglio non a cena).

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La collana Ritrovare l’Italia
(Il Mulino)

Utile segnalazione di collana, perché Ritrovare l’Italia offre un vasto bacino di argomenti. Dai luoghi di Ulisse agli stadi, dalle stazioni ferroviarie alle città etrusche, Ritrovare l’Italia è una piccola biblioteca di viaggio che può sostenerci nella riscoperta di mete poco battute e/o può illuminare per noi rotte avvincenti. L’idea è quella di assemblare, di volta in volta, un itinerario tematico – attingendo dal grande bacino della storia, dell’enogastronomia, della natura… – capace di farsi espressione di un pezzettino della nostra cultura condivisa. Al di là delle indicazioni più pratiche, ogni percorso è accompagnato da un approfondimento che ci permetterà di affrontare le nostre mete con consapevolezza.

A chi donarlo?
A chi vi ripete sempre “ah ma cosa vai all’estero che qua da noi ci sono delle meraviglie” – ecco, piglia, parti -, a chi ama le esplorazioni alternative, a chi pensa che i viaggi siano anche (e forse soprattutto) cultura.

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Funzionale suggerimento conclusivo: un bell’abbonamento per gli audiolibri. Ecco qua la pagina di Storytel dedicata ai regali.

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Questo post potrebbe continuare all’infinito, ma non ambisco a sfidare la biblioteca di Borges. Spero di essere riuscita a tirare fuori dal cilindro qualcosa di utile e di avervi risolto anche un paio di “regali impossibili”. :3
Cuoroni!

DISCLAIMER: in questo post utilizzerò (finalmente) tutte le parolacce che vi ho risparmiato in sei anni di blog.

Diciamocelo, i coloring book hanno rotto i coglioni. E le forme geometriche, e la natura, e i film, e i paesaggi, e le città e gli animali. A tediarmi oltre ogni immaginazione, però, non sono tanto i temi, ma l’immancabile premessa: colora, che ti fa bene. Colora e placati. Colora e recupera la serenità perduta. Colorare è terapeutico, è un’attività rilassante. È come fare yoga, ma senza la puzza di piedi. Colora e salvati dal male e dai tormenti!
Certo, come no.
Se penso a una cosa in grado di farmi venire un nervoso senza fine è un’immensa pagina piena di piume di pavone e maestosi tulipani che dovrei mettermi lì a colorare. Spazietti piccolissimi. Ansia da prestazione. Cento colori da decidere. Colorare mi fa imbestialire, santo cielo. Certo, magari non capisco niente io, ma mi sembra un approccio troppo generico. RITROVARE LA PACE. Perché mai un pavone gigante dovrebbe riuscire ad arginare le mie tribolazioni? Se sono arrivata ad accumulare un odio tale per l’umanità da aver bisogno di un libro da colorare, dubito fortemente che un pavone possa aiutarmi. Un pavone non può capirmi, così come non può capirmi un libro da colorare qualsiasi. Perché la rabbia – sacrosanta – che spesso ci sconvolge deve per forza essere soffocata? Qui non si parla di nuocere al prossimo, ma semplicemente di accettare la propria furia, scatenandola e incanalandola in modo da ricavarne un minimo di soddisfazione, senza maltrattare gli altri.
Ebbene.
Adesso si può.
Perché esistono i libri da colorare per gente incazzata.
Gli unici libri da colorare utili di questo mondo.
Gli unici libri da colorare per cui consumerei volentieri dei pennarelli.
MARCITE, TULIPANI!
VAI A CAGARE, PAVONE!
Non c’è più posto per voi, stronzi! Non ci servite più!
Perché l’universo, finalmente, ha creato i libri da colorare degli insulti e delle parolacce… e sono strabilianti. Non hanno senso e sono pieni di cose orrende, offensive e cretine, ma sono bellissimi.

Dunque, c’è il libro degli insulti – da utilizzare quando vorreste mandare qualcuno a farsi fottere ma, purtroppo, non ve la sentite.

fottiti sto colorando

Rallegriamoci insieme con qualche illuminante esempio – mentre facciamo la punta ai pastelli.

paraculo

rompicoglioni

testa di cazzo

E c’è il libro delle parolacce – perché dentro ognuno di noi alberga un bambino di sette anni che non vede l’ora di arrampicarsi sulla cima di una montagna e gridare fortissimo CULO! MERDA! FIGA PELOSA! Ma così, senza una ragione.

porca puttana calma la rabbia

Anche in questo caso, la meraviglia è vasta – quasi quanto la necessità improvvisa di investire in una collezione sterminata di variopinte penne a punta fine.

faccia di merda

sticazzi

suca

Ogni libro contiene ben 40 espressioni agghiaccianti e versatilissime, da selezionare accuratamente in caso di bisogno, e le pagine sono molto robuste (che si calca, quando ci si incazza) e, oserei ipotizzare, agevolmente asportabili.
Non sapete come arredare l’ufficio? Colorate un bel SUCA e attaccatevelo sul muro. O sulla porta. La gente capirà subito come rapportarsi a voi. E magari vi verrà a rompere le palle un po’ di meno.

Sono libri assurdi, volgari e fondamentalmente imbecilli? Ovvio.
Dobbiamo per questo amarli di meno? Non direi, anzi. 
Ci farebbero dell’autentico bene? Temo di sì.
Non vi garbano?
È un gran peccato.
…ma c’è qualcuno che vorrebbe comunque salutarvi.
Chi?
STOCAZZO.