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#LibriniTegamini

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A gennaio siamo tutti più propositivi. E intendo approfittarne per fare qualcosa di bello in vasta compagnia (si spera), prima che la crudezza della realtà spazzi via ogni slancio di auto-miglioramento che tentiamo di imporci all’alba di ogni nuovo anno.

Ebbene, dopo il successo planetario di #LibriniMarzolini e di #LibriniRegalini, eccoci qua con #LibriniRitrattini – la challenge libresca che commuoverà il web. Come da tradizione, c’è una specie di CONCEPT.

Perché #LibriniRitrattini?
Perché essere una lettrice fa parte della mia identità. Come il migliore degli amori duraturi – e ricambiati -, la lettura è diventata parte di me e, negli anni, i libri che ho letto si sono trasformati in un bagaglio prezioso che contribuisce a raccontare chi sono. Quella del lettore è un’identità che non manca di spirito d’adattamento. Diventiamo “altro” quando scopriamo qualcosa che riesce a spalancarci un terreno non ancora battuto. Quel che già conosciamo ci rassicura, ma l’immaginazione di chi crea storie per noi è refrattaria ai confini… e spesso finisce per trascinarci felicemente lontano. E tutto quello che raccogliamo lungo la strada diventa un nuovo reperto da aggiungere alla nostra mappa. Domandarsi com’è fatta questa mappa equivale al chiedersi “ma che lettore sono, alla fin fine?”.
Ecco.
Con i #LibriniRitrattini vorrei provare a scoprirlo.
Non ci sono troppe domande filosofiche, anzi. La lettura è fatta di pagine che incontriamo, ma anche di abitudini, di attaccamenti, di luoghi, di gesti, di porti sicuri e di distanze che preferiamo prenderci.

Prima di perseguitarvi con le necessarie informazioni pratiche, ecco qua i temi dei volenterosi #LibriniRitrattini.


INFORMAZIONI PRATICHE DI SCONFINATA IMPORTANZA

– #LibriniRitrattini è composto da 24 “temi” che, nelle mie migliori intenzioni, dovrebbero aiutarci a comporre il nostro magico identikit di lettori.

– Un tema al giorno. Si comincia l’8 gennaio e si finisce il 31 gennaio.
Fino al 6 c’è la gente in ferie e il 7 è il classico giorno-cuscinetto in cui non ci ricordiamo manco la password del PC dell’ufficio. L’8 mi sembrava un momento ragionevole per cominciare davvero a fare qualcosa.

– Il canale da utilizzare per partecipare attivamente (pubblicando i vostri contributi) o consultare quello che succede (navigando gli #) è Instagram.

– Come si fa? Molto banalmente, pubblicate sul vostro profilo Instagram un contenuto che vi sembra possa ben rispondere al tema della giornata. Se avete il profilo privato non risulterete “visitabili” nell’archivio generale, ma chi sono io per costringervi a levare i lucchetti.

– Che vuole dire “contenuto“? Una foto o un video nella gallery (o una IGTV).

– Posso pubblicare i miei contenuti su Stories invece che nella mia gallery? Potete, ma forse ha meno senso. L’idea è quella di creare un archivio “stabile”, che rimanga disponibile a tutti per i prossimi mille anni. Nel raccontare che lettori siamo, infatti, diventeremo anche una potenziale fonte d’ispirazione e di spunti per gli altri.

– È obbligatorio partecipare tutti i giorni? No.

– E se arrivate in ritardo? Pazienza. Usando gli # giusti si può recuperare, se vi va.

– E quali sarebbero questi #?
Ogni foto dovrà essere accompagnata da due #: #LibriniRitrattini (per raccogliere TUTTO quello che produciamo) e #LibriniRitrattiniNUMERETTO (dove NUMERETTO sta per la giornata. Che ne so #LibriniRitrattini12).
In questo modo, avremo a disposizione l’archivio completo del progetto ma ogni categoria risulterà anche consultabile per conto suo, in tutta comodità.

– Cosa devo scrivere nella caption?
Oltre ai due #, consiglio di indicare il tema della giornata (per rendere più chiaro a chi vi segue a che cosa si riferisce la foto) e, se vi va, due parole sul perché avete scelto un determinato titolo o, per dire, amate frequentare una certa libreria. Ogni approfondimento sarà accolto con gioia.
Esempio.
#LibriniRitrattini1 – Ah, quanti ricordi! Il primo libro che ho letto per conto mio.
[Quel che vi va di dire].
#LibriniRitrattini 

– Si vince qualcosa? No. Ma a questo giro vorrei almeno ri-diffondere nelle Stories i contenuti più cuorosi che vedrò spuntare ogni giorno.

– Ma ci sono specifiche di “genere”, formato, lallallero e lallallà? Non ci sono. Sono i vostri libri e le vostre abitudini. Può partecipare chi legge solo fumetti come chi legge solo saggistica universitaria. Fate quel che volete, non c’è una commissione d’esame.

– Non vi sentite fotografi provetti? La cosa è del tutto irrilevante. Non è un concorso per art director ma un progetto collettivo che punta a diffondere l’amore libresco, a fornire idee meravigliose al nostro prossimo e a chiacchierare di libri.

– Vedete dello spam o delle foto non pertinenti? Siate educati, ma fatelo notare – spiegando magari che cosa stiamo facendo. Dedichiamoci insieme a mantenere l’ordine e l’armonia, insomma.

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RISORSE ULTERIORI

Qua si può scaricare l’agile PDF stampabile del calendario.

Qua si può scaricare una lista stampabile ancor più agile, con tanto di spazietto per le note.

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Mi sarò di certo scordata qualcosa di molto importante, ma ce la faremo. Anzi, spero vi cimenterete con gioia. Molti abbracci e felici #LibriniRitrattini!

Che una consistente porzione del fatturato delle aziende editoriali dipenda dal Natale non è di certo una notizia rivoluzionaria. Tale miracolo, però, si regge sulle solide fondamenta di una menzogna clamorosa: REGALA UN LIBRO, CHE NON SBAGLI MAI.
Ma figuriamoci.
Imbroccare il libro giusto per una persona è una delle robe più impervie in assoluto. Certe volte è complicato capire cosa piace a noi, figuriamoci agli altri. E questi “altri”, spesso, sono pure una vasta schiera di esseri umani che al massimo leggono l’etichetta del Pino Silvestre… ma visto che non sapete con che dono presentarvi, pescate un libro a caso e vi sentite nel giusto.
E invece no.
Donare libri è una faccenda delicata. E le grandi manovre vanno affrontate con raziocinio, cura e sensibilità.

Dopo lo sfolgorante successo di #LibriniMarzolini, dunque, eccoci qua con #LibriniRegalini. Il principio è fondamentalmente lo stesso, ma l’obiettivo è ben più nobile: raccogliere spunti per doni letterari mirati e ben studiati. Visto che già da due settimane mi stanno arrivando richieste di aiuto da ogni angolo della penisola e che, da sola, dubito di poter soccorrere tutti, ho pensato di buttare in piedi questo nuovo baraccone per creare un archivio consultabile e “utile” di idee per scoprire e donare libri, ma anche per continuare a raccontare quello che amiamo leggere – pure se non vogliamo regalare niente a nessuno.

INFORMAZIONI PRATICHE
– #LibriniRegalini è composto da 24 “temi” (uno al giorno dall’1 al 24 dicembre). A Natale non si fa niente. Le categorie dal 26 alla fine dell’anno sono una specie di jolly per tirare le somme delle letture dell’anno.
– Il canale da utilizzare per partecipare attivamente (pubblicando i vostri contributi) o consultare quello che succede (navigando gli #) è Instagram.
– Come si fa? Molto banalmente, fotografate e pubblicate sul vostro profilo un libro amato che vi pare adatto al tema della giornata. Se avete il profilo privato nessuno vedrà niente, ma chi sono io per costringervi a levare i lucchetti.
– Posso pubblicare su Stories invece che nella mia gallery? Potete, ma ha meno senso. L’idea è quella di creare qualcosa di “stabile”, che rimanga disponibile a tutti per i prossimi mille anni.
– È obbligatorio partecipare tutti i giorni? No.
– E se arrivate in ritardo? Pazienza. Usando gli # giusti si può sempre recuperare.
– E quali sarebbero questi #? Ogni foto dovrà essere accompagnata da due #: #LibriniRegalini (per raccogliere TUTTO quello che produciamo) e #LibriniRegaliniNUMERETTO (dove NUMERETTO sta per il giorno. Che ne so #LibriniRegalini22). In questo modo, avremo a disposizione l’archivio completo del progetto ma ogni categoria risulterà anche consultabile per conto suo, in tutta comodità.
– Cosa devo scrivere nella caption? Oltre ai due #, consiglio di indicare il tema della giornata (per rendere più chiaro a chi vi segue a che cosa si riferisce la foto) e, se vi va, due parole sul perché il libro che avete scelto vi pare perfetto per quella categoria lì. Ogni approfondimento sarà accolto con gioia.
– Si vince qualcosa? No.
– Non vi sentite fotografi provetti? La cosa è del tutto irrilevante. Non è un concorso per art director ma un progetto collettivo per la circolazione di buone idee.
– Vedete dello spam o delle foto non pertinenti? Siate educati, ma fatelo notare – spiegando magari che cosa stiamo facendo. Dedichiamoci insieme a mantenere l’ordine e l’armonia, insomma.

Ma i temi? 
Il PDF della tabella si può scaricare e stampare qui.
E qua trovate l’immaginona.

VAGA NOTA METODOLOGICA
Noterete che non c’è una “giornata delle graphic-novel”. O dei fumetti. Lo ben so. Non c’è perché, secondo me, una graphic-novel o un fumetto possono e devono partecipare con pari dignità (rispetto ai libri) a ogni tema.
C’è una giornata dei libri per bambini. Ero indecisa, ma l’ho inclusa perché ho un infante molto piccolo che non può ancora leggere da solo… ma i libri per bambini e per ragazzi, in generale, sono un patrimonio di tutti. Sentitevi dunque liberi di usarli dove vi pare.
Racconti: idem come sopra.
Poesia: liberissimi.

Bene. Non dovrei essermi dimenticata nulla di fondamentale, a parte i ringraziamenti ad Amore del Cuore che si è immolato (due ore dopo l’estrazione di un dente del giudizio) per sfornare i materiali visivi a supporto di #LibriniRegalini. Evviva il Cuorone!

E niente, mi auguro di non ritrovarmi da sola a postare libri come una pazza.
Ma, soprattutto, spero che l’impresa possa farvi scoprire meraviglie vere. 
Ci vediamo su Instagram, orsù!

Orbene, il mondo è pieno di challenge fotografiche più o meno letterarie. Io, però, oltre a non aver mai partecipato a una di queste lodevoli iniziative, non ne ho nemmeno mai “ospitata” una. Non ho la minima idea del perché ci troviamo qui, dunque, ma sono comunque molto felice di provarci lo stesso – insieme a voi, mi auguro.

La faccenda è semplice.

Sostenuta dalla mia travolgente immaginazione, ho elaborato un gioioso elenco di ben 31 potenziali fotografie libresche da scattare nel mese di marzo a beneficio dei nostri profili Instagram e dell’universo tutto. Marzo. Tutto questo non si fa a marzo perché le foto dei libri vengono meglio a marzo, ma perché il nome del mese mi consentiva una storpiatura particolarmente funzionale dell’0rmai consolidato #LibriniTegamini. La baracca si chiamerà #LibriniMarzolini, e #LibriniMarzolini sarà anche l’hashtag di riferimento da utilizzare.

Provo a prevenire le eventuali domande.

Perché?
Perché, se mai qualcuno parteciperà, riusciremo a creare una piccola galassia di libri da approfondire, scoprire e amare. E anche un po’ perché – a causa di impulsi feticistici che non credo di aver cuore di approfondire – mi piace fotografare i libri, oltre che leggerli. E pure per vedere che succede, visto che non ho mai tentato nulla del genere prima d’ora.

Ma si fa tutto su Instagram?
Esatto. L’importante – ai fini della creazione di un bell’archivio a disposizione del mondo – è indicare #LibriniMarzolini quando si posta qualcosa. Se poi volete condividere le vostre foto anche da altri parti, non c’è problema. Anzi. Bravoni.

Ma devo fare per forza 31 foto? TUTTE?
Assolutamente no. Fate quello che vi pare, quello che avete tempo di fare o quello che vi sembra più significativo per il vostro percorso di lettori. Ovvio, se ci sono milioni di foto è meglio, ma non è un lavoro. Dev’essere un piacevole sollazzo.

Ma devo andare in ordine cronologico?
La Marie Kondo che è in me vi risponderebbe di sì. Ma la verità è che se arrivate in ritardo ma volete comunque fotografare qualcosa, potete postare un po’ quando vi va. L’importante è indicare il tema della giornata, che così si capisce tutto un po’ meglio.

Ma bisogna fare le foto come la Petunia Ollister?
No, non è necessario. Le foto della Petunia Ollister stanno là nell’iperuranio. Noialtri facciamo quello che siamo capaci di fare e quello che ci somiglia, soprattutto.

Ma che ci scriviamo nella didascalia?
Quello che vi pare. Dal trattato critico-filosofico all’opera al perché avete amato – e raccomandate – un certo titolo al vostro prossimo. Citazioni? Favola. Frasi sconnesse? Come volete.

Qualche editore ti paga per far questa roba?
No. Magari!

E su Instagram dove sei?
Qua.

Cosa si vince?
Niente, tendenzialmente.
Ma mi piacerebbe creare un post finale per raccogliere i risultati più curiosi e interessanti dell’impresa.

E i temi?
Eccoli.
[Se cliccate sull’immagine verrete catapultati anche a una stampabilissima versione ingrandita].

LIBRINIMARZOLINI

Mi auguro che la bislacca iniziativa possa allietarvi, stimolare la vostra creatività e farvi spendere molti soldi in libreria. E ringrazio da subito chi deciderà di partecipare. Mal che vada, farò 31 foto da sola. Ma spero di no, in tutta sincerità.
Molti cuori e buon divertimento, quindi. Spero di trovarvi su Instagram con #LibriniMarzolini. 

Le ferie si avvicinano, le ciabatte di gomma non vedono l’ora di portarci in spiaggia e i parei sventolano all’orizzonte. Insieme al consueto mantra del “quest’estate non faccio niente: mangio, mi riposo, non guardo le mail dell’ufficio e nuoto con la tavoletta” riaffiora anche un grande classico, il sempreverdissimo LEGGERÒ UN CASINO. Perché, come al solito, siamo assolutamente convinti che d’estate si possa finalmente leggere tutto quello che in una vita intera abbiamo più o meno volontariamente trascurato. Non è detto che ci si riesca, ma quel che conta è partire con le migliori intenzioni – e una trolley pieno di romanzi da imbrattare di crema solare.
Visto che non di sola caccia ai Pokémon può vivere l’uomo, mi sento in dovere di sostenere i buoni propositi dei villeggianti di ogni latitudine spiattellando la mia ambiziosa reading list e illustrandovi molto volentieri quello che sto combinando su Snapchat.

Parto da Snapchat, che è la roba meno importante a livello geopolitico.

Pur continuando a detestare il filtro-cagna, Snapchat sta cominciando a piacermi davvero e – in barba ad ogni più rosea previsione – ho scoperto che è un buon posto dove parlare di libri. Anzi, dove consigliare cose da leggere agli altri esseri umani – esseri umani che, inspiegabilmente, sembrano fidarsi di quel che dico.
All’inizio mi limitavo a fare due chiacchiere sull’ultimo libro che avevo letto e a sistemarlo sullo scaffale – scatenando una reazione a catena di roba che si sposta e polvere che si alza – ma, in qualche settimana, l’intera faccenda si è trasformata in #LibriniTegamini, una rubrica giornaliera in cui frugo nella libreria di casa e faccio del mio meglio per rispondere alla precisa richiesta (o alle domande) di chi vuole scoprire letture nuove.
Chi vuole un consiglio può felicemente scrivermi un messaggio – spiegandomi in rapidità i suoi gusti e che cosa sta cercando – e io, nella prima “puntata” utile di #LibriniTegamini provo a scovare il libro giusto per quella persona.
Cioè, niente che un libraio normale non faccia già da millenni… ma tant’è: #LibriniTegamini prospera e la gente SCRINSCIOTTA copertine con un’abnegazione che non cessa di commuovermi.
Ma perché ve l’ho detto?
Un po’ perché sono felice che #LibriniTegamini funzioni, ma anche un po’ perché potrei soccorrervi tempestivamente mentre vi aggirate per la Feltrinelli di Finale Ligure in cerca di un libro capace di surclassare il Novella 2000 della vicina d’ombrellone.
Non sono ancora abbastanza colta per sconfiggere la micidiale combo Gente più materassino gonfiabile in omaggio, ma se vi va di divertirvi con #LibriniTegamini (e di sorbirvi le fandonie che racconto quotidianamente), su Snapchat mi chiamo Tegamini e potete trovarmi qui.
Per il resto, c’è chi prende anche appunti.


Ma veniamo alla mia irrinunciabile wishlist estiva
– ovvero, due settimane al mare e un irragionevole milione di pagine.
Che cosa butterò in valigia – facendola poi portare ad Amore del Cuore?
Ecco qua.

***

Julian Fellowes, Belgravia

librinitegamini belgravia

Pubblicato a puntate su un’apposita applicazione a partire dal mese di gennaio di quest’anno – iniziativa assai vittoriana, devo dire -, Belgravia dovrebbe essere uno splendido polpettone storico-romantico pieno di balli, intrighi di società, collane di perle, uniformi tintinnanti, cannonate e personaggi arguti che si mandano a quel paese. L’autore è Julian Fellowes – quello di Downton Abbey e Gosford Park, per capirci -, quindi credo ci si possa fidare.
Io leggerò la versione “integrale” in inglese, ma il libro c’è anche in italiano – pubblicato da Neri Pozza e tradotto da Simona Fefè.

[tentblogger-youtube iv5yZ7Ui560]

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Elena Varvello, La vita felice

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Per stemperare la spensieratezza delle barzellette del Cucciolone – che non fanno ridere, maledizione -, un romanzo di formazione dall’aria misteriosa e tagliente.
Il protagonista è un ragazzo di sedici anni che, ormai cresciuto, ricorda la fatidica estate che gli ha azzoppato per sempre la vita. Dovrebbero esserci rapimenti, un padre pazzo, cotte adolescenziali e oscuri segreti.
Gettiamo i Cuccioloni oltre l’ostacolo e vediamo che cosa succede.

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Ransom Riggs, La casa per bambini speciali di Miss Peregrine

librinitegamini miss peregrine

Una sperduta isola gallese, una schiera di scherzi della natura, un nonno che nessuno prende sul serio, mostri, nazisti e un ragazzo che parte dalla Florida per indagare sul passato bizzarro – e tremendamente reale – della sua famiglia.
Tim Burton ci ha fatto un film (in uscita a dicembre), ma voi potrete dire di essere arrivati prima… e criticare spietatamente tutto quello che vedrete – anche se, a dire il vero, l’atmosfera somiglia troppo a quella di Big Fish per trasformarsi in un conclamato schifo.
In italiano lo trovate da Rizzoli, con la traduzione di Ilaria Katerinov.

***

Ben Lerner, 10:04

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Va bene, di trentenni in crisi esistenziale che vivono a New York coltivando ambizioni letterarie e inanellando fallimenti amorosi e variegate goffaggini ne abbiamo visti passare parecchi, ma hanno sempre il loro fascino. Nello specifico, il trentenne di Ben Lerner riesce addirittura a sfondare come scrittore, ma ciò non basterà a metterlo al sicuro. Malattia potenzialmente mortale diagnosticata in un momento poco propizio? C’è. Migliore amica che vorrebbe essere fecondata senza però diventare la tua compagna? Presente. Certezze che si sgretolano? Ovvio.
Facciamoci venire l’ansia e buonanotte.
Potete leggerlo in inglese o regalarvi l’edizione italiana di Sellerio.

***

Elena Ferrante, Storia della bambina perduta

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La serie dell’Amica geniale è piaciuta a così tanta gente che ci ho messo all’incirca vent’anni a decidere di cominciarla. Ero certa che avrei deplorato ogni pagina, ma mi sono tragicamente invasata. Dopo i primi tre romanzi, però, ho deciso di prendermi una pausa: l’odio per Nino Sarratore, infatti, era semplicemente troppo per proseguire. Riuscirò a scoprire come finisce la storia senza lanciare il libro in mare? Staremo a vedere.

***

La vostra sporta dei libri è ancora vuota e non sapete dove sbattere il cranio? Lasciatevi soccorrere da #LibriniTegamini.
La vostra wishlist finirà per somigliare alla mia? Felice di esservi stata utile.
Leggerete qualcosa di diverso? Raccontatemelo senza indugi.
Per il resto, tanti cuorini. Ricordatevi la protezione 30 e non buttatevi in acqua con la pancia piena di focaccia.