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Come forse sapete (una crostatina per voi) o come forse non sapete affatto (una crosta puzzolente di pane ammuffito per voi), gli splendidissimi di Gazduna, con coraggio e grande pazienza, hanno cominciato ad ospitare i miei sconclusionati sproloqui. Il mio primo pezzo, di gennaio, era tutto un bel polpettone sulla storia delle tute spaziali della missione Apollo. E finisce con Neil Armstrong che mette piede sulla Luna con su una roba che gli ha confezionato la Playtex, tra un reggipetto e l’altro.  Per il secondo pezzo, invece, mi hanno detto che potevo inventarmi quello che mi pareva.
MADORNALE ERRORE.
In preda al più confuso degli entusiasmi, dunque, ho avanzato alla giocosa redazione le seguenti proposte:

proposta UNO)
Una roba sulle uova di Fabergé. Che cavolo sono. Da dove vengono. Fabergé: è un posto, un tizio, un’entità vaga e astratta? A che servivano. Che significato racchiudevano nelle loro preziose profondità. Insomma, capiamoci qualcosa, delle benedette uova.

proposta DUE)
L’esegesi delle categorie di YouPorn. Da una che YouPorn non l’ha mai manco aperto. Mai, ve lo giuro, che l’alopecia possa devastare tutti i miei Minipony se non è vero.

Ecco.
Indovinate un po’ quale hanno scelto.

Tegamini pieni di lussuria.
YouPorn for dummies: tutte le zozzissime categorie raccontate da una ragazza curiosa
Parte #1
Parte #2


Parte #1, eh. Che ad un certo punto mi sono fatta trascinare dall’entusiasmo. La seconda puntata (dove incontreremo anche insospettabili femmine umane capaci di trasformarsi in prorompenti GAISERs), la potrete leggere la prossima settimana. Intanto beccatevi un mirabile preambolo e una prima – timida e garbata – sintesi di quel che ci ho capito io. Santo il cielo.

L’AGGIUNTINA DELL’11 APRILE

Ebbene, c’è anche il secondo pezzo. E proprio nel giorno in cui Sasha Grey è arrivata in Italia! Ma non è gonfissima? Che diavolo le è capitato?

Tegamini qua e Tegamini là! E prima che possiate dire “Tegamini anche basta”, vi informerò di una nuova collaborazione che mi rallegra immensamente e che, per osmosi e umana solidarietà, dovrebbe far saltellare anche voi. Perché da oggi potrete leggere delle Tegaminate anche su Gazduna!
Và che gioia, mi hanno anche fatto un foto-trailer:

Questo felice ritratto – che ha anche il pregio di nascondere le occhiaie – viene dal pratino verde dei TweetAwards 2012, luogo che ha sancito e benedetto l’incontro tra me+borsagallina – qui in veste di agente – e le adorabili fondatrici di Gazduna, che mi hanno pure donato quel magnete lì. Poco tempo dopo, le protettrici dei colibrì hanno segnalato Tegamini tra i blog indispensabili alle vostre esistenze, esortandomi a prendere parte all’ultimo blitz dell’anno. I blitz – momento tutorial – sono gli argomenti mensili di Gazduna, gli allegri contenitori tematici che ospitano, di volta in volta, i contributi dei fortunati postatori di articoli. Ecco, io a quell’ultimo blitz dell’anno non ho fatto in tempo a partecipare… ma poi ho comprato un quaderno per segnarmi le cose da fare e sono finalmente riuscita a saltare sull’allegro carrozzone.

Ecco il blitz di questo mese:

Cari gazduni, con questo Blitz! vi sveleremo alcuni dettagli della biografia del Buon Gaz che vi lasceranno con la boccuccia a O.
Ora, voi dovete sapere che quando gli uomini primitivi, dopo una notte di tempesta, trovarono un legno in modalità “tizzone arroventato” e inizarono a cuocersi costolette di pterodattilo, Gaz c’era. E che dire diquando l’uomo si accorse che le cose tonde corrono in discesa che è una meraviglia e inventò la ruota? Ebbene, Gaz aveva già la sua bicicletta. Si dice poi che all’altro capo del telefono senza fili di Marconi ci fosse un tal MacGaz.

Questi scintillanti e finora misconosciuti accenni biografici servano per rendervi noto che il prossimo argomento sarà: l’invenzione.

Saccheggeremi gli uffici brevetti, ci spremeremo le mengingi assieme ad Etabeta, ci faremo chiamare Genius (soprattutto in intimità), disegneremo macchine volanti che useranno l’Estathe come carburante, saremo un pacchetto di neuroni in preda alla follia creativa.

Ed ecco il mio post:

Il reggipetto di Neil Armstrong
Le tute spaziali della missione Apollo e i loro 21 strati di fashion