Tag

editoria

Browsing

La premessa è sempre la solita, ma ci vuole sempre. Spero che il listone 2023 possa aiutarvi a beccare il libro giusto per la persona giusta – facendovi anche fare bella figura. Le strenne funzionano così: sono volumi che per costituzione “fisica” dell’oggetto si prestano particolarmente a trasformarsi in doni o che per buona delimitazione tematica riescono egregiamente a rispondere a uno spiccato interesse. Sono un disco rotto, ma mi piace sempre ricordare che i libri non sono mai scelte “neutre”. Perché possano trasformarsi in veri tesori ci vuole un po’ d’occhio per le inclinazioni altrui, insomma. Di potenziali fermaporte è già pieno il mondo, non aggiungiamone di nuovi procedendo senza metterci un po’ di cuore, affetto e raziocinio.
I miei listoni natalizi sono sempre estremamente eterogenei, nella speranza di fornire spunti il più possibile versatili e flessibili. Mi diverto io e mi auguro che l’approccio possa risultare “ricco” anche per voi.

[Disclaimer: i link ai volumi vi portano su Amazon e sono quelli del programma di affiliazione. Nulla vi vieta di procurarvi i libri altrove e di organizzarvi come meglio credete, ci mancherebbe altro.]

Visto poi che i libri non scadono – ma al massimo diventano un po’ più difficili da trovare perché le tirature si assottigliano e le ristampe si diradano -, al termine del post troverete anche un agile recap delle liste natalizie precedenti. Visto che son sempre consultabili, si può allegramente pescare anche da lì.

Procedo?
Procedo.

Non guardate solo le figure e i grassetti, perché in mezzo ai testi ci ho ficcato degli altri suggerimenti che man mano mi sono venuti in mente e che sono degni di essere analizzati anche se non c’è l’immagine di copertina. 🙂


Michael McDowell | Blackwater (il cofanetto con i 6 volumi della saga)
Neri Pozza

Era quasi matematico che la famigerata saga della famiglia Caskey si sarebbe prima o poi tramutata in un cofanetto degno della cura estetica dei singoli volumi – le illustrazioni di copertina sono di Pedro Oyarbide – e trovare il prezioso SCRIGNO in libreria in vista del Natale è una mossa strategica degna di MaryLove. Per cultori del gotico “rurale”, delle epopee di famiglia, del sud degli Stati Uniti, delle noci pecan e dei colpi di scena più imprevedibili, Blackwater è un astuto e godibile connubio tra sovrannaturale e mondano, leggenda e affari.
Per approfondire, ne ho parlato qui con la straordinaria Giulia Paganelli.

Un’altra saga che approda in cofanettoI leoni di Sicilia di Stefania Auci.
Un romanzo molto letto (e molto discusso) che si guadagna un’edizione illustrata da Lorenzo Mattotti? I miei stupidi intenti di Bernardo Zannoni. E, visto che ci stiamo occupando di edizioni illustrate che ben si prestano a farsi donare, vi rammento anche dell’esistenza dell’Uomo che piantava gli alberi di Giono feat. Tullio Pericoli.
Per chiudere il cerchio, tra le 8053 edizioni di Harry Potter che potete acquistare, esistono anche quelle che fanno del campanilismo hogwartsiano la loro ragion d’essere. In parole povere: ci sono i cofanetti delle case.


Omero | Iliade
Blackie Edizioni

L’operazione “Classici liberati” di Blackie Edizioni è partita lo scorso anno con l’Odissea, volume gemello – per formato e intenzioni – di questa Iliade. Partendo dal presupposto che per far uscire un’Iliade o un’Odissea bisogna in primo luogo scegliere a quale “trascrizione” appoggiarsi (tra le tante possibili), da Blackie si son fatti dare una mano da Borges, che individua nella versione di Samuel Butler (scomparso nel 1902) quella più fedele, scorrevole, fruibile. Daniel Russo si è occupato della traduzione e l’opera è arricchita dalle illustrazioni di Calpurnio e da materiali aggiuntivi: un saggio di Andrea Marcolongo e Le Troiane di Euripide a cura di Alberto Conejero.


Caterina Zanzi | Conosco un posto anch’io
Magazzini Salani

Per chi abita a Milano o bazzica la città con una certa frequenza, Conoscounposto è un solido punto di riferimento per scovare luoghi dove mangiare bene, bere bene e sostentare numerose altre necessità dell’anima – dall’arte alla musica, dagli eventi allo shopping. Caterina e la redazione hanno già curato una guida alla città – che resta assai regalabile e ricca di suggerimenti – e, a questo giro, hanno deciso di produrre uno strumento utile e molto tenero a vedersi: un taccuino con schede da compilare per ricordare i “posti” e per tenere traccia di quelli ancora da visitare (tra le altre cose). Sì, la struttura è flessibile e non serve risiedere a Milano per poterlo usare con allegria. Sì, è perfetto per cartopazze/cartopazzi e per chi sente di poter competere con Alessandro Borghese.


Richard Thompson Ford | Dress code
Il Saggiatore

Dichiaro subito di essere in possesso della versione con fascetta tartan – sì, sono fascette, non sono pezzi “stampati” di copertina. In questo bel volumone, Ford affronta con estrema gradevolezza e notevolissimo sapere i risvolti politici, sociali, economici e comunicativi dell’abbigliamento. È una storia della moda raccontata per punti di svolta e capi emblematici, una mappa culturale per affermare con veemenza che IL CERULEO CONTA CARA LA MIA ANDY.

Bonus track in ambito moda? La collana Sfilate dell’Ippocampo vive e lotta con noi, espandendosi gradualmente e con implacabile efficienza. La novità più recente è il volume dedicato a Givenchy.

collana sfilate_1.png


Gabriella Gilberti | Love song for a vampire – Etologia del vampiro
Bakemono Lab

Una cosa che ho scoperto solo di recente e che mi ha mandato in visibilio è la matrice più antica – anche se non remotissima – di What We Do In The Shadows, serie TV divertentissima e assurda che utilizza la struttura del mockumentary per raccontare il tran tran domestico di un gruppo di vampiri che si smazzano la quotidianità ai giorni nostri. Ebbene, parte tutto da un film di una decina d’anni fa di Taika Waititi. Così, ci tenevo a dirlo perché in questo saggio si arriva pure lì e penso sia un tomo estremamente regalabile a chi coltiva un’ossessione per la progenie di Dracula ma magari fatica a trovare saggi aggiornati o capaci di abbracciare diverse “arti”, senza tralasciare le sconfinate praterie del pop.


Steve Brusatte | Ascesa e trionfo dei mammiferi
UTET

Brusatte – che è IL giovane paleontologo di riferimento nel battagliero comparto della divulgazione planetaria – prosegue l’opera cominciata con Ascesa e caduta dei dinosauri dedicandosi a quello che è accaduto in seguito alla loro estinzione. Come siamo arrivati fin qui? Possiamo piantarla, una buona volta, di immalinconirci per la dipartita del brachiosauro? La risposta è no, ma Brusatte dedica ai mammiferi il rigore che meritano e ricostruisce qui il loro onorevole cammino evolutivo.

Paleontologi e paleontologhe da accontentare? Ecco Fossili fantastici e chi li ha trovati di Donald R. Prothero– una storia dei dinosauri in 25 scoperte campali – e I cercatori di ossa di Michael Crichton – un romanzo tratto dalla vera “corsa ai fossili” di fine Ottocento.


Irene Canino | Il grande libro degli yōkai – Storie e leggende del folklore giapponese
Mondadori

La fascinazione per il Giappone ci abbandonerà mai? Ne dubito. Ma quanto sappiamo risalire alla radice di molte immagini diventate mainstream? Forse poco. Irene Canino s’incarica di sistematizzare, in questo bel volumone, la longeva parabola degli yōkai, spiriti ambivalenti e potentissimi che vivono al nostro fianco, non visti (tendenzialmente) ma capaci di esercitare enormi influenze e far deragliare destini. Il libro non è solo una raccolta di storie e leggende particolarmente emblematiche o avvincenti, ma offre un ricco apparato storico-teorico per aiutarci a comprendere più a fondo le basi culturali del mito.

Sempre sul tema, un approccio decisamente più “figurativo” firmato da Benjamin Lacombe.
Per rimanere in territorio giapponese e lasciarsi irretire da una penna delicata e poetica, segnalerei con gioia e ammirazione anche Il Giappone a colori di Laura Imai Messina, un viaggio che attraversa l’arte, la storia, le leggende e la letteratura del paese rileggendole attraverso la lente dei colori. Perché anche quelli – e come li usiamo – sono il prodotto di un processo culturale.


A cura di Carlotta Sanzogni – Dove si scrive, come si scrive 
Foto di Pietro Baroni

Rizzoli

Una domanda che faccio sempre quando mi capita di presentare il libro di qualcuno è “Ma tu, dov’è che scrivi? Quanto ci hai messo? Come lavori, di solito?”. Perché sì, a noi un libro arriva come oggetto compiuto, ma tutto quello che è servito per metterlo insieme resta sommerso e misterioso. E anche quelle sono storie degnissime di essere raccontate. Dove si scrive, come si scrive punta a soddisfare queste curiosità “di metodo”. Carlotta Sanzogni è riuscita a convincere 28 autori e autrici a spiegarci “come fanno” a scrivere e anche dove lo fanno – il dove è corroborato dai ritratti di Pietro Baroni. Da Chiara Valerio a Michele Masneri, da Licia Troisi a Jonathan Bazzi, da Walter Siti a Giacomo Papi, un’occasione ghiottissima per impicciarvi dei fatti lavorativi di tante penne amatissime del nostro presente.


Veronica Hinke | Titanic. Il libro di cucina ufficiale
Magazzini Salani

Non sono una gran patita di ricettari – o di cucina, a dirla tutta – ma negli anni ho sviluppato una discreta fissazione per i libri che trasportano prodotti filmico-televisivi in una dimensione d’applicazione quotidiana. Ho il libro di ricette di Hogwarts e ne ho ben TRE di Downton Abbey – quello ad ampio spettro, quello dei cocktail e quello col menu di Natale. Lo so, è inspiegabile, ma eccoci qua. Che caratteristiche hanno, questi assurdi volumi? Ci sono i piatti ben fotografati con tutto il loro bel procedimento di preparazione, ma ci sono anche un sacco di foto di scena e un pochino di ricostruzione “di contesto”. Questo ricettario del Titanic ci farà sentire come dei veri cagoni di Prima Classe anche se probabilmente avremmo tutti quanti diviso una cabina senza manco l’oblò in Terza.

Altri spunti culinari? Cucinava sempre di Sofia Fabiani per Mondadori – ciao Sofia, ti voglio bene – e Pranzi d’autore di Oretta Bongarzoni per Minimum Fax – una raccolta di ricette pescate da un sorprendente ventaglio di opere letterarie.
Volete specializzarvi in ? Non c’è problema, Francesco Rossi è qui per assisterci.
Cucina milanese per gente che vuole sinceramente imparare a gestire il risotto con l’osso buco e/o per quelli che ci tengono tantissimo a dirvi che a Milano si vive meglio che a casa vostra? Eccovi La cucina milanese di Fabiano Guatteri, con le illustrazioni di Andrea Antinori.


Giuseppe Morici | Non solo soldi! – Parole e storie per capire l’economia
Feltrinelli

Un libro che tenta di spiegare le parole fondamentali dell’economia. Servendosi di esempi tratti da situazioni quotidiane e di un linguaggio rigoroso ma accessibile, Giuseppe Morici si rivolge a ragazzi e ragazze per provare a rendere meno “astratti” e impenetrabili i numerosi concetti che ruotano attorno ai soldi, dalla gestione aziendale alla finanza personale, dal commercio fino alle grandi questioni di Stato.

Qualche altra “guida” rivolta alla gioventù? Proviamo con due proposte di Quinto Quarto.
Ciclo di Natalie Byrne – AKA il libro che avrei voluto avere a disposizione quando mi sono venute le mestruazioni. E La camera buissima di Elisa Lauzana – una storia “interattiva” della fotografia. Già, oggi eclettica. Dalle ovaie al dagherrotipo.


Maria Giuseppina Muzzarelli – Luca Molà – Giorgio Riello 
Tutte le perle del mondo – Storie di viaggi, scambi e magnifici ornamenti
Il Mulino

Vi vedo, gazze ladre. So che ci siete. Questo volume MAGNIFICO – e riccamente illustrato, come è d’obbligo dire in questi casi – è una storia cultural-commerciale delle perle, dalla simbologia artistica ai linguaggi del potere, dalle rotte di approvvigionamento alle botteghe orafe che le lavoravano.


Her Majesty – A photographic history (1926-2022)
Taschen

Devo ammettere di aver smesso di seguire The Crown quando i fatti narrati hanno iniziato a sovrapporsi a un periodo che ho vissuto da “spettatrice” delle vicende della famiglia reale. Insomma, per quanto mi riguarda, la coppia reale è ancora formata da Matt Smith e Claire Foy e, in generale, devo dire di non nutrire una particolare simpatia per la monarchia britannica. Là fuori, però, può esserci qualcuno a cui garberebbe un libro fotografico che ripercorre i momenti più ICONICI della sovrana recentemente scomparsa. E chi sono io per obiettare.

Vogliamo rendere onore al catalogo Taschen con temi che sento più affini al mio cuore? Perfetto. Ecco Stregoneria e gatti BELLISSIMI. E le biblioteche incredibili di Massimo Listri.


Sabina Minardi | Il grande libro del vintage
Il Saggiatore

No, non è una guida ai dieci negozi più TOP di Milano per comprare capi PRELOVED, ma una poliedrica riflessione sul nostro rapporto con la nostalgia. Mentre l’universo intero si proietta verso il futuro – o del futuro dipinge scenari foschissimi che in qualche modo dovremo capire come disinnescare -, un passato nemmeno troppo remoto continua a riaffiorare. Dai feticci degli anni Novanta ai miti della TV, dai brand che non soccombono al tempo al perpetuo cosplay delle nostre lontane gioventù, una raccolta ragionata di tutto quello che non riusciamo a lasciar andare – e sul perché ci rifiutiamo strenuamente di farlo.

Visto che ci troviamo nel territorio del Saggiatore e che tutta la nostalgia che accumuliamo ci rende esseri zoppi, sbilenchi e disorientati, non posso non citare Teoria del disagio contemporaneo di Andrea Antoni – patron di Cose Brutte Impaginate Belle… e genio multiforme.


Zerocalcare | Enciclopaedia calcarea
Bao Publishing

Lo dice la copertina: guida ragionata all’universo di Zerocalcare. Con una storia inedita. DAJE MICHELE.

Se v’intriga il genere “backstage” e avete amato le due serie Netflix di Zerocalcare, vi rammento anche l’Animation art-book, che ripercorre proprio il processo di lavorazione di Strappare lungo i bordi e Questo mondo non mi renderà cattivo.


Marin Montagut | Collezioni straordinarie
L’Ippocampo

Quanto mi fa rosicare la gente che nel corso di una vita intera è effettivamente riuscita ad allestire una wunderkammer o a dar seguito con eccelsi risultati estetici a un’ossessione estremamente specifica? MOLTO. Ma nonostante io m’incarognisca, dobbiamo rendere merito a Montagut per questa ricognizione fotografica fra le più sublimi collezioni di Francia. C’è di tutto, compresa un’ipnotica commistione tra illustrazione e ossessioni di catalogazione.

Sempre di Montagut – e per piantare la bandierina nel territorio delle guide, pure -, esiste anche Ricordi di Parigi. Sì, sono botteghe in cui si può andare davvero.


William Goldman | La principessa sposa
Marcos y Marcos

Non capita tutti gli anni che un romanzo così divertente, giocoso e folle festeggi il mezzo secolo dalla prima pubblicazione e mi pare estremamente opportuno che chi ancora non teme i veleni di Vizzini o non conosce la perseveranza che ogni vendetta richiede si avvicini a questo libro per rimediare senza indugi. Amori! Roditori aggressivi! Pirati! L’idea stessa di avventura! Un narratore invadente che leva le parti noiose e ci lascia solo il meglio e ce lo spiega senza problemi! Un capolavoro, in ogni tempo. Quest’edizione contiene diversi materiali “extra” che raccontano – tra le altre cose – la trasposizione cinematografica e indagano più a fondo la magia meta-narrativa che rende così speciale questo libro.

Bonus track: un busto parlante di Inigo Montoya. Se non avete ucciso suo padre, potete anche non prepararvi a morire. Altrimenti OCCHIO.


Matteo Bordone | L’invenzione del boomer
UTET

Userò quel filibustiere di Bordone come apripista della sezione “gente che cerca di riflettere sulle umane relazioni nel doloroso punto d’intersezione tra società e luoghi preposti alla comunicazione e/o alla grottesca rappresentazione di noi stessi medesimi”. Insomma: chi siamo insieme agli altri e chi diventiamo online, all’incirca. Bordone indaga il tentacolare simulacro del boomer, cercando di risalire alla fortuna vastissima di questo costrutto.

Altre idee? Pietro Minto con Come annoiarsi meglio – ora in un’edizione aggiornata che esplora il flop del metaverso -, Problemi di Jonathan Zenti, Sei vecchio di Vincenzo Marino e La correzione del mondo di Davide Piacenza,


Storie sotto l’albero
Panini Comics

Non sono una grande estimatrice della corrente “c’è questa festa, eccoti un libro che parla proprio di quella festa”, ma riconosco l’importanza capitale degli abitanti di Topolinia e di Paperopoli. Questo volume di generoso formato è una raccolta di storie di Natale dall’universo di Topolino – c’è scritto DISNEY da tutte le parti, ma se dico TOPOLINO capiamo meglio – e ben si adatta sia a lettori e lettrici di vecchia data che alle nuove generazioni da irretire (come è giusto che sia).

Vi piace la roba di Natale a Natale? Non c’è problema. L’ultimo numero di Cose spiegate bene del Post potrebbe farvi comodo. Un’antologia di Dickens nelle consuete edizioni arrogantissime di Oscar Vault? Ma pure La malizia del vischio di Kathleen Farrell, un astuto ripescaggio di Fazi pieno di PARENTISERPENTI che si ritrovano a Natale per detestarsi fortissimo.


MP5 | Corpus
Rizzoli Lizard

MP5 ha sconfinato spesso e volentieri nella grafica editoriale – oltre ad aver firmato illustri copertine di podcast e la “visual identity” di molte cause estremamente pressanti e valenti. Questo art-book cataloga il “corpus” artistico di MP5 parlando proprio dei tanti corpi essenziali ma eloquentissimi che troviamo nel suo lavoro.


Leo Ortolani | Tarocchi
Feltrinelli Comics

C’è qualcosa che Leo Ortolani non sa fare? Chissà. In questo volume – che è più grande del tavolino da caffè che nell’immaginario collettivo dovrebbe servire a reggere proprio questo genere di libri – troviamo la sua rielaborazione artistica degli arcani. Ogni figura è accompagnata da un paragrafo esplicativo che fa immancabilmente ridere – ma anche riflettere sul destino. O forse anche solo ridere.

Se volete restare in territorio ortolanesco, non posso non rammentarvi le sue raccolte di recensioni cinematografiche a fumetti – Il buio in salaIl buio colpisce ancora – e Dinosauri che ce l’hanno fattaVi va di esplorare lo spazio insieme a lui? Ecco qua.
Ancora tarocchi? Ci sono quelli di Dalì. Com’era Dalì? Ve lo racconta Amanda Lear.


Joshua Piven – David Borgenicht | Worst Case Scenario
Blackie Edizioni

Se sentite l’impellente necessità di produrvi in regali UTILI, cosa può esserci di più utile di un manuale di sopravvivenza multidisciplinare con tanto di disegnini esplicativi e istruzioni chiare e lineari? Ecco. Da come saltare da un’auto in corsa e come difendersi da uno squalo, passando per tracheotomie, paracaduti che non si aprono e fallout nucleari, Worst Case Scenario è il tomo che fa per noi. Non ci salverà, ma DIAMINE LASCIATECI ALMENO PROVARE.


Volete donare un abbonamento? Fate bene. Qualche spunto:
il progetto Apri: racconti che giungono per corrispondenza e hanno proprio la forma di un plico di lettere/cartoline/biglietti scritti a mano. Poetico, magnifico, matto.
la versione “di carta” di Rivista Studio (sono 4 numeri all’anno e ognuno sviluppa un tema specifico).
L’Integrale: una rivista di cultura gastronomica che utilizza quel che mangiamo come meraviglioso pretesto per esplorare chi siamo.
Brillo: un trimestrale interamente dedicato al mondo dell’illustrazione e della grafica.
La Revue Dessinée: giornalismo a fumetti bellicosissimo.
audiolibri in quantità su Storytel, come da tradizione.

Volete donare qualcosa di libresco che non è precisamente un libro?
Date un occhio alle tre box tematiche nate dall’immaginazione di Maddalena Notardonato. La costante è che contengano un quaderno rilegato artigianalmente (e illustrato da lei), più altre meraviglie fatte a mano, dalle candele alla ceramica. Ce ne sono tre: Poesia, Romanzo, Saggio.
O “il nécessaire libroso” di Elinor Marianne.

Ma ci sono altre liste come questa qua? Certo.
il listone 2022
il listone 2021
il listone 2020
il listone 2019
libri per piccoli (con galassia di link ulteriori)

Ho finito.
Che Bublé v’accompagni anche se in copertina ho messo Mariah.

“Regala un libro che non sbagli mai”: MADORNALE ERRORE, TRAGEDIA, MENZOGNA!
Donare un libro è potenzialmente meraviglioso, ma bisogna metterci del doveroso impegno e lasciarsi pervadere dalla nobile necessità di assecondare – o almeno di intuire – gli interessi altrui. È anche un po’ per favorire questa sana ricerca di argomenti e aree di curiosità che, specialmente a Natale, tendo a procedere per temi ben riconoscibili. Quando si può, provo anche a individuare delle edizioni “importanti”, perché mi preme farvi fare doppiamente bella figura. Ma guarda, questo libro è perfetto per me ed è pure MAGNIFICO a vedersi! Ecco, non sempre si arriverà a quest’intersezione eccellente tra contenuto e involucro – che poi è anche un po’ la definizione condivisa di “strenna” – ma vale la pena tentare.
Altre note metodologiche? Non necessariamente troverete solo novità freschissime – perché i libri, per nostra fortuna, non scadono. Sì, i link puntano ad Amazon – ma se non vi va di comprare lì e di convogliare ESORBITANTI % di affiliazione nella mia direzione potete felicemente segnare tutto e rivolgervi alla vostra libreria preferita.

Procediamo?
Procediamo, che queste premesse non ha mai voglia nessuno di leggerle.


Giampaolo Barosso
Dizionarietto illustrato della lingua italiana lussuosa

Elliot

Gramolazzo! Caccugnare! Lampasco! E suppergiù altre 2000 voci qui collezionate, spiegate e commentate con sagace ironia e un autentico gusto per la stravaganza linguistica.
Per chi coltiva una vivace passione per la lingua italiana ma – grazie al cielo – è immune da pretenziosità e parrucconerie.


Jenny Uglow
Il libro di Quentin Blake
L’ippocampo
(Traduzione di Paolo Bassotti)

Uno splendido compendio per immagini della carriera e della vita professionale (e non) di uno degli illustratori più amati della galassia tutta, dagli esordi al sodalizio leggendario con Roald Dahl.
Per chi ha voglia di curiosare nell’archivio di un artista che ha profondamente popolato il nostro immaginario, accompagnando le storie della nostra infanzia con estro e accuratissima crudeltà. 🙂


James Mottram
Jurassic Park – The Ultimate Visual History
Insight

Inaugurata nel 1993 da Spielberg – su materiale romanzesco di Michael Crichton – la saga di Jurassic Park ci ha accompagnato in varie vesti fino a pochi mesi fa, con il terzo e ultimo capitolo dell’inevitabile reboot che tocca a tutti i prodotti di successo delle nostre infanzie. Questo volume – che fa parte del catalogo favolosamente pop di Insight – è una gloriosa cronaca del backstage del primo film e chiude simbolicamente il cerchio ospitando anche i contributi di Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum, oltre a una valanga di fotografie inedite e “documenti” di lavorazione.
Per chi ama i libroni dedicati al cinema e continua a non accettare i dinosauri con le piume. Sì, vi sto specificamente segnalando l’edizione originale in inglese.


Omero
Odissea
Blackie Edizioni
(Traduzione di Daniel Russo)

Blackie inaugura con questa prima illustrissima uscita il suo filone dei “Classici Liberati” AKA un progetto che ambisce a conciliare rigore filologico e accessibilità, riconsegnandoci i testi fondanti della nostra cultura in una chiave ad alto tasso di godibilità, senza sminuirne la profondità o semplificarne la portata. Come si fa? Ottima domanda. Blackie si affida qui alla traduzione di Daniel Russo, basata sulla versione in prosa di Samuel Butler – celeberrima per la sua eleganza e leggibilità – e a un impianto iconografico giocoso e puntuale, senza tralasciare annotazioni e commento.
Per chi a scuola ha sofferto ma vuole rifarsi, per chi già ama i classici e vuole continuare coltivarli.

Bonus track: Daniel Russo che parla del lavoro sull’Odissea chez Tienimi Bordone.
Bonus track inevitabile, visto che parliamo di Blackie: il famigerato (e regalabilissimo) quaderno dei compiti delle vacanze per adulti c’è anche quest’inverno.
Bonus track correlato, visto che abbiamo tirato in ballo un libro “interattivo”: era uscito quest’estate per accompagnarci sotto l’ombrellone, ma i casi da risolvere di Scena del crimine continuano ad essere una valida idea per chi apprezza gialli e rompicapo.


Janina Ramirez
Divine – 50 storie meravigliose di dee, spiriti e streghe
Nord Sud Edizioni

Dalle valchirie a Medusa, da Rangda a Venere, un’indagine splendidamente illustrata sul rapporto tra femminilità e trascendenza. Il libro cataloga le sue cinquanta “dee” per aree tematiche – Guida e governo, Nuova vita, Morte e distruzione, Amore e conoscenza, Natura e animali -, passando in rassegna le mitologie e la storia di un ampio ventaglio di popoli e culture.
Per chi sta costruendo una biblioteca femminista, per le fattucchiere del vostro cuore e per chi apprezza leggende e folklore.


Barbara Sandri & Francesco Giubbilini
Progetto grafico di Camilla Pintonato

Il gallinario
Quinto Quarto

Dunque, vorrei in realtà segnalarvi Quinto Quarto in blocco, ma uso questa esaustiva enciclopedia delle galline come testa di ponte. Non so cosa ci sia nelle scelte grafico-visuali di Camilla Pintonato, ma questo libro mi mette addosso una serenità indescrivibile – e il serraglio è in via d’espansione, pure. Volete dedicarvi agli ovini? Perfetto, c’è Il pecorario. Vi piacciono i maiali? Ottimo, c’è Il porcellario.
Per chi sogna di governare una fattoria ma sta in 34mq a Milano e per chi ama la saggistica zoologica ben illustrata (in tutti i sensi).


Jean Giono (con le illustrazioni di Tullio Pericoli)
L’uomo che piantava gli alberi
Salani

Una caparbia impresa solitaria – portata avanti con l’unico intento di far tornare a vivere un territorio disgraziato – che non smette di scaldare il cuore e di generare edizioni stupende. Qui il testo di Giono è accompagnato dalle illustrazioni di Pericoli, che si trasformano in una sorta di narrazione parallela – con tanto di musica da ascoltare grazie a un QR.
Per chi non abbandona la speranza e crede ancora nel potere della generosità disinteressata.


Cecily Wong & Dylan Thuras
Food Obscura – Guida alle meraviglie gastronomiche del mondo
Mondadori
(Traduzione di Manuela Faimali e Teresa Albanese)

La versione gastronomica del beneamato Atlas Obscura promette di condurvi ai quattro angoli del globo alla scoperta dei cibi e delle specialità più intriganti.
Per chi ama viaggiare, sperimentare mangiando ed esplorare luoghi insoliti.


Craig A. Monson 
Suore che si comportano male
Il saggiatore

(Traduzione di Luisa Agnese Della Fontana)

Geniale copertina che rende omaggio a Cronaca Vera e contenuto di raro rigore storico, per quanto si parta da premesse indocili e riottose. Scandagliando registri e una vasta documentazione d’archivio, Monson costruisce qui una hall of fame delle monache italiane che fra il XVI e il XVIII secolo cercarono di ribellarsi – talvolta violentemente – alle imposizioni di una vita che non avevano scelto.
Per gli spiriti liberi di ogni tempo, per chi mal tollera soprusi e costrizioni, per chi ama la saggistica storica più spigliata.


Comics & Science – Vol. 1 e 2
A cura di Roberto Natalini e Andrea Plazzi
Feltrinelli

I due volumoni di Comics & Science raccolgono l’immenso lavoro divulgativo portato avanti dal 2012 dal CNR in collaborazione con una folta schiera di straordinari fumettisti italiani. Le storie sono in precedenza uscite in fascicoli tematici ma trovano qui per la prima volta una dimora “complessiva”… e il risultato è davvero magnifico. Dalla matematica all’esplorazione spaziale, dalle scoperte informatiche al collasso delle stelle, il disegno incontra la ricerca per farsi accessibile, divertente, chiaro e limpido.
Per chi impara meglio quando se la spassa, per chi studia volentieri e per chi vuole capire meglio il presente per riuscire a intravedere il futuro.


Michael Leader & Jake Cunningham
Ghiblioteca – La storia dei capolavori dello Studio Ghibli
Magazzini Salani

Tornerei volentieri a rimpolpare il filone “backstage del cinema” con questa enciclopedia (necessariamente) illustrata della filmografia pluridecennale dello Studio Ghibli. Un eccellente tour guidato che approfondisce prodezze tecniche, significati e fonti d’ispirazione, da Totoro alla Città incantata.
Per chi ama Hayao Miyazaki, l’arte e l’animazione giapponese.


Francesco Costa
California
Mondadori

Che cosa sta succedendo alla California? Come è possibile che uno stato che produce così tanta ricchezza e sul quale abbiamo riversato così tanti sogni stia diventando un posto in cui si campa fondamentalmente male? Costa torna alla sua specialità – gli Stati Uniti del nostro presente – per cercare di districare una matassa di non facile interpretazione.
Per chi ascolta Morning con trasporto, per chi si interessa di macro-fenomeni “esteri” che riguardano pure noi (più del previsto) e per chi sta combattendo col mercato immobiliare delle nostre grandi città.

Bonus track a tema Costa-Il Post: la collana delle Cose spiegate bene co-prodotta con Iperborea è arrivata ormai al quarto volume. Se fra i destinatari dei vostri doni c’è chi vorrebbe approfondire il funzionamento della filiera editoriale o le droghe, la giustizia e le questioni di genere, dateci un occhio.


Mervyn Peake
Gormenghast – La trilogia
Adelphi

(Traduzione di Anna Ravano e Roberto Serrai)

Descrivere Gormenghast è un problema. Ci ho provato qui, partendo dal primo libro della trilogia. È un’opera folle, labirintica, terrificante e superba che non somiglia a niente e reinventa molto di quello che può risultarci noto. Adelphi, con uno slancio di notevole coraggio, ha deciso di far convergere i tre atti di Gormenghast in un unico volume che immagino possa tornarvi utile anche come elemento architettonico per edificare il vostro personalissimo torrione maledetto.
Per chi non teme nulla – e fa male -, per chi vuole revisionare completamente la sua idea di gotico, per chi ama i gatti bianchi in grandi quantità.


Alex Johnson & James Oses
Una stanza tutta per sé – Dove scrivono i grandi scrittori
L’ippocampo

Da Jane Austen a Paolo Cognetti, un’indagine illustrata sugli spazi creativi di chi amiamo leggere da tempi più o meno recenti. Ogni stanza è raccontata da Johnson e illustrata sapientemente da Oses, per dar vita a una grande residenza collettiva abitata da penne illustri.
Per chi legge volentieri storie e romanzi ma vuole anche sapere meglio da dove arrivano.

Corollario: se il titolo vi suscita moti d’amore per Virginia Woolf, c’è anche Stanze tutte per sé, che si concentra sulle dimore più significative per il gruppo Bloomsbury degli anni Venti (Edward e Vita Sackville-West in testa).


Valentina Divitini
Leggere i tarocchi – Una guida e molte idee per esperti e principianti
Magazzini Salani

Una guida lontana dal nozionismo per scacciare le diffidenze e padroneggiare uno strumento di ragionamento alternativo, tra immaginazione e simboli condivisi. Ne avevo parlato anche qua e vi incoraggio ad approfondire, se serve. 🙂
Per chi intuisce il fascino delle storie e vuole provare a farsi le domande giuste.

Bonus track illustre: Dizionario dei simboli di Juan-Eduardo Cirlot.


Gribaudo
La collana Straordinariamente

Vi fornisco un link approssimativo, ma sappiate che la collana Straordinariamente – popolata da questi volumi di grande formato dalla grafica di copertina assai riconoscibile – contiene suppergiù ogni branca dello scibile umano. Che vi interessiate di Black History o di medicina, di economia o di Sherlock Holmes, è assai probabile che ci sia un tomo per voi. L’idea di base è quella di rispondere ai quesiti fondamentali di una determinata “materia”, sviscerandone i casi esemplari e sintetizzando in maniera accessibile e graficamente vispa le curiosità e i fenomeni più rilevanti.
Per chi ama gli approfondimenti “verticali” e vuole umiliarci a Trivial Pursuit.


Nicolas Guillerat & John Scheid
Infografica della Roma antica
L’ippocampo

Tutte le volte che compilo questi listoni mi trovo a esclamare “diamine, stai mettendo troppi libri dell’Ippocampo!”. Ma come si fa? Sono perfetti per queste circostanze. Beccatevi dunque anche la storia di Roma raccontata per prodezze a base di data-visualization – dagli eventi bellici all’organizzazione della res publica, dall’economia ai divertimenti popolari. Se l’approccio vi affascina, i medesimi curatori hanno sfornato anche l’Infografica della Seconda Guerra Mondiale.
Per chi apprezza un approccio innovativo alla ricostruzione storica e per chi già vuol bene ad Alberto Angela.


Seymour Chwast & Steven Heller
Hell – Guida illustrata agli inferi
Corraini

Va’ all’inferno! …sì, ma quale? Ogni cultura ha il suo, ogni cosmogonia ne ha immaginato uno, per non parlare dell’arte, della letteratura e delle religioni. Questa agile guida illustrata ci accompagna alla scoperta delle dimensioni infernali più emblematiche, tra ustioni e supplizio eterno.
Per chi ci finirebbe volentieri, perché si vocifera che la compagnia sia interessante.

Bonus track: per un approccio meno pop ma di sconfinato fascino e abissale terrore, ecco il catalogo di Inferno, la ragguardevole mostra del 2021 ospitata dalle Scuderie del Quirinale. 


Altre idee inerenti all’universo libresco-editoriale? Eccoci.

La Revue Dessinée Italia

È un progetto indipendente che “adatta” al nostro contesto l’omonima rivista francese e che ha ben debuttato quest’anno con i primi tre volumi – ricevendo anche il premio Gran Guinigi di Lucca Comics come miglior iniziativa editoriale del 2022. Esce ogni tre mesi, non s’avvale di pubblicità e ogni numero è frutto della collaborazione tra giornalist* e artist*. Il risultato è una raccolta di reportage, rubriche e inchieste a fumetti “multidisciplinari” che affrontano temi d’attualità e offrono un punto di vista critico su molte magagne o fenomeni rilevanti del presente.
Si possono acquistare qua i singoli numeri, abbonarsi o donare un felice abbonamento 2023.

Donare un abbonamento vi pare un’idea saggia? Concordo e vi rammento dell’esistenza di Storytel – scegliendo una gift-card che copre periodi medio-lunghetti c’è anche un buon margine di sconto.


Treccani Emporium

Treccani Emporium si presenta come “il negozio online della cultura italiana”… e se non scelgono loro una definizione adatta non so francamente chi mai potrebbe farlo. 🙂
Oltre alle proposte editoriali di Treccani troverete anche una selezione di oggetti di design e alto artigianato e una nutrita linea di cartoleria basata proprio sulle definizioni.


Altre risorse utili già pubblicate? Perché no. 
Ecco qua la lista natalizia del 2021.
E la lista del 2020.
Questa, invece, è la lista dello scorso anno dedicata ai bambini e alle bambine.
Vi rammento anche l’intera categoria Libri, che male non fa.
Per spiccati interessi naturalistici, vi rimando volentieri al catalogo di Aboca – qua c’erano i percorsi di lettura che avevo individuato qualche tempo fa e che ho aggiornato dopo il debutto della collana Kids.
Per un colpo d’occhio rapido, ecco la vetrina Amazon – segnalo in particolare la sezione degli atlanti e la grande sezione delle strenne. Sempre lì, parecchi spunti anche per l’infanzia.

Felici doni libreschi a voi! 🙂

Veleggiando splendidamente verso gli 80, Bianca Pitzorno decide di raccontarsi nel modo forse più azzeccato per una scrittrice dall’eredità così vasta, varia e avventurosa: che lettrice sono stata? Che posto hanno occupato nella mia vita i tantissimi libri che prima o dopo mi hanno accompagnata? Cos’hanno lasciato a me e cosa spero la lettura possa lasciare agli altri?
Alla vicenda personale di una bambina precoce, felicemente disordinata, curiosa e aperta a un sano conflitto si mescolano, in Donna con libro, ricordi, imprevedibili lessici famigliari e pure un bel pezzo di storia d’Italia – prima insulare e poi “continentale”.

Da Salgari a Mann, passando per la sconfinata BUR e le tante collane “inventate” decennio dopo decennio per ospitare storie e pensieri, Pitzorno ci accompagna alla scoperta di una biblioteca interiore che funziona come fucina inesauribile di identità e prospettive sul mondo, come polmone di formazione continua.
Non c’è la minima boria, in questo libro. Non c’è traccia di quella seriosità parruccona e arrogante di chi pare leggere più per farti pesare una posizione di presunta superiorità che per autentico trasporto e gioia privata. A Bianca Pitzorno frega pochissimo di leggere con quell’ansia strumentale di “posizionamento”. Legge – e ci spiega com’è leggere per lei – perché non può farne a meno, perché la fa felice e perché le piacerebbe trasmetterci il medesimo sentimento di soddisfatto abbandono e inesauribile stimolo alla scoperta.

Insomma, in un universo di tacchini da combattimento, siate il più possibile delle Bianche Pitzorno. Perché no, non è un caso che chi è capace di leggere e di parlare di libri con questo serafico affetto istintivo abbia anche scritto così tante storie che hanno contribuito in maniera decisiva a farci diventare lettrici e lettori.

*

Un’altra signora ragguardevole che di recente ha deciso di auto-ritrarsi attraverso i libri – quelli che di “peggio” le hanno fatto nella vita, nel caso specifico? Daria Bignardi. Ecco qua Libri che mi hanno rovinato la vita (e altri amori malinconici).

La saggistica è un universo multiforme in cui torno a intermittenza a rifugiarmi. È un invito ad esercitare la curiosità e un felice calderone sfaccettatissimo in cui ogni più che legittima fissazione può trovare espressione, dimora e spazio per afferrarci. È con questo spirito – e con la solita disposizione avventurosa – che ho accettato ben volentieri l’invito a compilare questa piccola guida di lettura che spero possa ispirarvi a scandagliare il catalogo Aboca, meravigliandovene quanto me – e pure di più, se vi va. Data la deformazione paleontologica della nostra famiglia, il primo incontro con questo editore va fatto risalire a Donald H. Prothero e ai suoi Fossili fantastici, ma non solo di giganti preistorici rocambolescamente riportati alla luce avremo modo di parlare.
Le edizioni Aboca nascono nel 2012 come una sorta di spin-off filosofico rispetto all’impegno produttivo dell’azienda-madre. Nel tempo, oltre a chiarire un preciso posizionamento valoriale, hanno saputo ospitare illustri punti di vista, divulgatori assai autorevoli e voci di spicco che animano con rigore il dibattito scientifico, ambientale e zoologico. Insomma, vocazione divulgativa e ricerca eclettica, pensandoci sempre come partecipanti attivi – e responsabili – alla vita del pianeta che ci ospita.

Cosa troverete qua?
Suggerimenti tematici per approcciarvi al catalogo Aboca e farlo entrare in pianta stabile nei vostri radar.
Procedo!


Animalini

Josef H. Reichholf 
Scoiattoli & Co. – Viaggio nel mondo del roditore più simpatico, veloce e parsimonioso

Vispi abitanti della natura più selvaggia ma anche degli spazi “addomesticati” delle nostre città, gli scoiattoli sono ottimi ambasciatori: li possiamo osservare con relativa frequenza e sono ormai diventati validi rappresentanti della commistione tra ambienti diversi. Oltre a presentarci i roditori che per vari incroci del destino si è trovato ad accudire, Reichholf ci offre, in questo libro, una panoramica accurata (e pure affettuosa) del “funzionamento” e del comportamento dello scoiattolo. Perché sì, sono innegabilmente carini, ma non solo di codine poffose vale la pena occuparsi.

 

Wendy Williams
La vita e i segreti delle farfalle – Scienziati, ladri e collezionisti che hanno inseguito e raccontato l’insetto più bello del mondo

Dall’epica migrazione delle monarca al lavoro pionieristico di Maria Sybilla Merian nel XVII secolo, dall’ossessione per la bellezza ai delicati equilibri dei nostri ecosistemi, Wendy Williams ci introduce al variopinto mondo delle farfalle servendosi efficacemente di una doppia chiave tematica: all’indagine entomologica (cos’è una farfalla, insomma?) si unisce una prospettiva storica fatta di scoperte, collezionisti maniacali, rivalità e titanici scontri teorici. Lepidotteri alla riscossa!

 

Rachel Carson
La vita che brilla sulla riva del mare – Le piante e gli animali che popolano i litorali rocciosi, le spiagge sabbiose e le barriere coralline

Biologa marina e antesignana della riflessione pubblica sull’ambiente, Rachel Carson ci accompagna alla scoperta di un luogo liminale: la costa. Frangia ibrida tra mare e terra, la riva ospita una varietà sorprendente di creature e vegetali che hanno sviluppato strategie uniche di adattamento e sopravvivono spesso in condizioni fragilissime. Quest’edizione – la prima per l’Italia – ospita anche la preziosa introduzione di Margaret Atwood.

 

Susanne Foitzik & Olaf Fritsche
Minimi giganti – La vita segreta delle formiche

Dovendo rispondere ai quesiti incalzantissimi dell’entomologo di casa – che ha cinque anni ma è comunque molto intransigente – non è il primo libro sulle formiche che leggo… ma si è senza dubbio rivelato il più curioso e piacevole. Oltre a renderci partecipi del come si studiano le formiche – tema per niente scontato -, Foitzik e Fritsche ce le presentano innanzitutto come abilissime costruttrici di reti “sociali”: non esiste formica senza una colonia e non esiste colonia che non assegni a ogni insetto un ruolo preciso, vitale al funzionamento complessivo della comunità. Come fanno a comunicare? Coma fanno a sapere, individualmente, cosa ci si aspetta da loro? Perché alcune specie hanno addirittura sviluppato la capacità di coltivare funghi? Ecco qua un buon posto per scoprirlo.


Ragazze sapienti

Due titoli per riavvicinarci al regno dell’umano, entrambi curati da Erika Maderna – che per Aboca si è occupata diffusamente di mitologia botanica e di storia “curativa”, mettendo in primo piano gli antichi saperi custoditi dalle donne in contesti più o meno accoglienti (o propensi a carbonizzarle al rogo).
Per virtù d’erbe e d’incanti e Medichesse riflettono sul ruolo delle donne in medicina, esplorando quel territorio ibrido tra conoscenza erboristica e ritualità, tra consapevolezza profonda delle proprietà “utili” della natura e dominio del magico.
Passando in rassegna piante emblematiche, strutture sociali, pregiudizi pervasivi e figure di spicco – immancabilmente bollate come indemoniate, soggetti devianti o temibili streghe da neutralizzare o ridurre al silenzio -, Maderna restituisce dignità e visibilità a uno spazio di autonomia femminile che per secoli ci ha viste protagoniste, spesso a carissimo prezzo.


Esplorazioni

Telmo Pievani & Mauro Varotto
Viaggio nell’Italia dell’antropocene – La geografia visionaria del nostro futuro

Corredato da mappe meticolosissime che tentano di descrivere un territorio che ancora non c’è – ma che promette di manifestarsi in maniera fin troppo solida -, Viaggio nell’Italia dell’antropocene è un dettagliato what if geografico: che aspetto avrà l’Italia del 2786 (mille anni dopo l’emblematico viaggio di Goethe nel nostro paese), se non faremo nulla per contenere gli effetti dell’attività umana sul clima del pianeta? Tra nuovi deserti, innalzamento delle acque e “zone climatiche” del tutto inedite, Pievani e Varotto immaginano una grande cartolina del nostro avvenire, sperando da un lato che esista ancora una casa dove poterla recapitare e, dall’altro, che ci sia ancora margine per mitigare il panorama ben poco incoraggiante che ci restituisce.

 

Jemma Wadham
Il mondo dove è bianco – Viaggio nelle terre dei ghiacciai tra allarme e stupore

Venticinque anni di ricerca sul campo – in condizioni a dir poco estreme – condensati in un volume che fotografa l’involuzione di una delle risorse più fragili e preziose del pianeta: il ghiaccio. Dalle calotte polari alle vette andine, Wadham sfata la percezione comune del ghiacciaio come massa inerte e “morta” per svelarci le meraviglie di questi ecosistemi impervi ma delicatissimi, vitali per la nostra sopravvivenza e più che mai da capire e, in ultima ma urgente istanza, da preservare.

 

Donald R. Prothero
La storia della vita in 25 fossili – Le meraviglie dell’evoluzione e i suoi intrepidi ricercatori

Siamo propensi a considerare l’evoluzione come un processo efficiente ed esatto, fatto di miglioramenti incrementali che appaiono ordinatamente per garantire a piante e bestie l’efficacia operativa necessaria a sopravvivere. Anche la storia della scienza ci viene di solito dipinta come un susseguirsi di eroiche rivelazioni e intuizioni vincenti… ma come funziona davvero? Prothero – geologo e paleontologo, nonché splendido divulgatore – prova qui a far collidere i punti di svolta evolutivi più rilevanti nel lungo percorso della vita sulla terra con la parabola niente affatto lineare della scoperta. Come? Raccontandoci 25 fossili “esemplari” che hanno rappresentato un bivio fondamentale sia per il mondo naturale che per la nostra capacità di comprenderlo.

 


Verde

Stefano Mancuso
Botanica – Viaggio nell’universo vegetale

A Stefano Mancuso e al suo approccio accessibile e curioso devo molto del mio interesse recente per le piante. Questo volume è lo scheletro di uno spettacolo multimediale nato con lo scopo di raccontarci il mondo vegetale come un’insieme di organismi sorprendentemente consapevoli e “attivi” – uno dei cavalli di battaglia tematici di Mancuso. Le piante comunicano, collaborano, decifrano le condizioni ambientali che le ospitano e si adattano di conseguenza, facendo leva su risorse estrose e sofisticate: un altro tassello accessibilissimo per imparare a considerare il “verde” come creatura viva e come potenziale motore di innovazione.

 

Patrick Roberts
Giungle – Come le foreste tropicali hanno dato forma al mondo e a noi

Troppo intricate per viverci o autentiche protagoniste di ogni era del nostro pianeta? Dalla comparsa dei primi fiori all’influenza che esercitano sull’atmosfera terrestre, le giungle e le foreste della fascia tropicale non sono semplicemente un posto interessante e scenografico dove scovare pennuti variopinti da ammirare nei documentari. Fra storia, botanica e zoologia, Robert si addentra nel fitto della vegetazione per offrirci una visione più completa del ruolo che la fascia tropicale ha esercitato nella traiettoria evolutiva della Terra e del nostro rapporto – non sempre equilibrato e ponderato – con le risorse naturali.

 

Zora del Buono
Vite di alberi straordinari – Viaggio tra le piante più antiche del mondo

Io, degli alberi illustri catalogati qui da Zora del Buono, ho visto solo il Generale Sherman, una sequoia di 2200 anni che supera gli 80 metri d’altezza. Di alberi ragguardevoli, però, al mondo ce ne sono parecchi… e non primeggiano solo per dimensioni. Ci sono vegetali scampati alla bomba atomica, piante-colonia che ridefiniscono il concetto stesso di albero o fronde che persistono dopo aver offerto riparo a regnanti, poeti e pensatori. Questo libro è il risultato di un viaggio lungo un anno – che replicherei assai volentieri – alla scoperta di piante che hanno a loro modo fatto la storia, trasformandosi in simboli di resistenza al tempo e in monumenti al potere rigenerativo della natura.


Aboca Kids

Felice novità? Felice novità: il catalogo Aboca si è recentissimamente arricchito di una collana nuova dedicata ai piccoli lettori e alle piccole lettrici.
Dagli illustrati di grande formato che fungono efficacemente da portabandiera per la categoria degli “atlanti” – come La fantastica avventura dell’evoluzione – ai volumi con una componente di divulgazione più marcatamente narrativa, la natura resta al centro, nelle sue molteplici declinazioni. Che si tratti di capire da dove viene quello che mangiamo – come nella versione per ragazzi del Dilemma dell’onnivoro di Pollan – o come distinguere a colpo sicuro una megattera da un capodoglio, Aboca Kids promette di diventare un ottimo punto di riferimento per assecondare le curiosità zoologico-botaniche delle piccole persone di vostra conoscenza… ma anche un po’ dei grandi – perché i libri ben pensati non conoscono confini anagrafici e l’ecosistema di Aboca è di certo accogliente.

 


Come concludere?
Tenderei a non farlo, invitandovi a esplorare ulteriormente – e seguendo le vostre più spiccate inclinazioni – il catalogo Aboca. Spero che questa lista possa rappresentare un punto di partenza utile e il primo passo per la coltivazione di una biblioteca naturalistica molto vispa e rigogliosa.
🙂

 

Il mondo dell’editoria per l’infanzia è un posto bellissimo. E non solo “visivamente”. I libri per i piccoli sono oggettivamente favolosi da vedere, ma rispondono anche a una vocazione progettuale e creativa che fa dell’invenzione il suo strumento principale. Il mio infante va per i tre anni e, dopo aver palpato e stropicciato tutto il palpabile e lo stropicciabile, è passato all’analisi meticolosa delle illustrazioni e all’ascolto (assai attivo) di una storia. Abbiamo accumulato tanti titoli che vengono ciclicamente amati con grande trasporto e che, in tutto il periodo del nido, si sono rivelati preziosi alleati nelle perenni operazioni di intrattenimento  della prole. Qui c’è qualche suggerimento per popolare le librerie dei vostri bambini – o quelle di amichetti, minuscoli parenti, nipotini e compagnia saltellante.
Lista – lacunosa ma collaudata.

*

Marianna Coppo – Petra

La storia del sasso meno statico di sempre. Lanci! Avventure! Trasformazioni! Illustrazioni adorabili!

*

Le mie prime 100 parole

Animali, oggetti domestici, cibo, operazioni quotidiane, veicoli… una specie di riassunto per immagini del mondo, per dare un nome alle cose. Esistono anche degli approfondimenti tematici, nella medesima collana. Cesare si è infervorato molto anche per I miei primi 100 animali e Numeri colori forme.

*

Angela P. Arrhenius – Dove sei Signora Gallina?

Cavallo di battaglia assoluto durante il primo anno di nido, Dove sei Signora Gallina? è un libro interattivo con delle sagomine di feltro da sollevare per trovare bestie nascoste in luoghi PALESISSIMI. Grasse risate e diversi ambienti da esplorare, visto che la collana non si è fermata all’aia della Signora Gallina, ma ormai abbraccia gli ecosistemi più remoti. Per espandere la collezione, infatti, ci sono anche Dove sei Signora Zebra?Dove sei Signor Pinguino?Dove sei Signor Orso?Dove sei Signor Leone? Dove sei Signor Cane?. Ma non finisce qui, secondo me. DOVE DIAVOLO SIETE, BESTIOLE. DOVE!

*

Mathew Neil – La mia prima biblioteca. I dinosauri

UN COFANETTO MIRABILE CON MONOGRAFIE ILLUSTRATE E RIMATE SUI DINOSAURI PIÙ EMINENTILa collana è ricca. Per dire, c’è anche il cofanetto Leggo e imparo con i numeri, le forme, le letterine… noi, ovviamente, ritenevamo prioritario insegnare a Cesare come campa uno stiracosauro.

*

Agathe Demois & Vincent Godeau – Borgo nascondino

Qua serve molta guida da parte dei grandi, perché le illustrazioni sono stilizzatissime e anche la fruizione non è proprio elementare. Ciò detto, evviva. C’è una grossa lente da spostare sulla pagina per far apparire e scomparire pezzi di disegno, riportando alla luce particolari nascosti.

*

Emilie Collet – Gli animali nella musica classica

Compositori celebri che raccontano, in musica, il mondo degli animali. Ogni pagina è dedicata a un brano, che si può ascoltare passando il polpastrellino su un bottone.

*

Con un ditino – Nella notte blu

I libri con le finestrelle sono una pietra miliare dell’interattività analogica. Qua succede un po’ di tutto. Si possono far crescere i tulipani, viaggiare da una sponda all’altra del mare, cavalcare arcobaleni. Tutto con un ditino.

*

Jo Lodge – Roar! Roar! Dinosauri!

Il principio del ditino può essere esteso anche ai grandi rettili della preistoria. Qui non ci sono millemila pagine, ma i dinosauri combinano cose avvincenti. Apatosauri che allungano il collo… pterodattili che sbattono le ali… stegosauri che pestano i piedi… alé.

*

Agnese Baruzzi & Gabriele Clima – Buongiorno, pettirosso!

In pratica è un romanzo di formazione che ripercorre le vicende quotidiane di due pettirossi e dei loro genitori. Il libro è pieno di fustellature interessanti, che animano il bosco e aggiungono una dimensione ulteriore al racconto. Ci sono anche Buongiorno, leprotto! e Buongiorno, farfalla!.

*

Galia Bernstein – Uno di voi

Grandi felini VS un gattino che sostiene di essere come loro… ma in piccolo. Un libro per imparare ad accantonare le differenze per pensare a quello che ci unisce.

*

Eric Carle – Il piccolo Bruco Maisazio (Edizione pop-up)

Classico imprescindibile dell’editoria per l’infanzia, il Bruco Maisazio continua a prosperare, divorando tutto quello che si para sul suo cammino. Questa è un’edizione pop-up di grande impatto scenografico.

*

Emilia Dziubak – Un anno nella foresta

Solo illustrazioni. Il medesimo scorcio di foresta, ridisegnato in maniera diversa per ogni mese dell’anno. Che cosa ci si può tirare fuori? Un ragionamento sulle stagioni e sul ciclo della natura. Ma può diventare anche una caccia al tesoro, perché gli animali appaiono e scompaiono – c’è anche una doppia pagina dedicata all’habitat notturno -, vivono la loro vita, si inseguono, si moltiplicano, vanno in letargo, si svegliano, FANNO COSE. Ricchissimo e super divertente da analizzare.

*

I piccoli Montessori – Le forme da toccare

L’Ippocampo ha sfornato una piccola collana di scatoline montessoriane che esplorano diversi temi e che, per quel che ho visto giocandoci a più non posso, sono strutturate in maniera molto funzionale e coinvolgente per gli infanti. In questa dedicata alle forme, ad esempio, diverse tesserine con disegnati sopra oggetti quotidiani o “riconoscibili” (dal biscotto alla piramide, per dire) vanno associate alla forma corrispondente, stampata in rilievo ruvidino su un altro cartoncino.

*

Che verso fai?

I libri coi buchi sono un’altra meritevole tradizione che vale la pena perpetrare. Quelli della Coccinella, poi, sono invariabilmente corredati da mirabili testi in rima – penso anche a Il gufo e gli altri – oltre che da disegni e soluzioni sceniche assai estrose.

*

Hervé Tullet – Un libro

Semplicissimo e geniale. Ogni pagina offre delle istruzioni da eseguire. E alla pagina successiva bisogna vedere che cosa succede. Schiaccia il pallino! Soffia! Scuoti! Genera invasamento istantaneo, all’interno di una perfetta sospensione dell’incredulità.

*

Tom Fletcher – C’è un mostro in questo libro

Stesso principio di Tullet, ma qui le cose succedono a un mostrino blu invece che a una schiera di pallini colorati.

*

Britta Teckentrup – Ape

Illustrazioni pregevolissime e articolate peregrinazioni boschive alla scoperta della natura, seguendo il percorso dell’alacre ape operaia.

*

Chris Hadfield – Il giorno della Luna

Hadfield è uno dei miei astronauti preferiti su Twitter e sono felice che la sua opera di divulgazione scientifica e spaziale sia arrivata anche ai più piccoli. Qui si parte dalla paura del buio (e dei mostri che si nascondono nell’ombra) per arrivare fin sulla superficie della Luna.

*

Piccoli libri con adesivi – La fattoria

Gli adesivi sono una fonte perpetua di intrattenimento. Quelli di Usborne hanno un tratto gradevolissimo e, per quel che ho visto, procedono per aree tematiche. La fattoria è rappresentata in diversi ambienti, tutti da popolare con la corrispondente pagina di adesivi. In un momento di particolare machismo, Cesare ha anche preteso di manovrare dei camion.

*

Emma Dodd – Quanti tesori!

Emma Dodd riesce immancabilmente a farmi piangere. Perché le sue sono storie di mamme e di papà che insegnano a cuccioli di ogni genere come si sta al mondo. Alla fine del libro tendo ad abbracciare Cesare con foga gridando che gli voglio bene. Di base, mi risponde ANCH’IO TI VOGLIO BENE MAMMINININA. Sì, gli è partita la fase del vezzeggiativo estremo. Comunque, Emma Dodd funziona. E ho amato anche Quel che conta di più.

*

Nicky Benson & Jonny Lambert – Ti voglio bene, cucciolo mio

Non lo so, ho un debole per gli animali che insegnano teneramente quello che sanno ai rispettivi cuccioli, esplicitando con efficacia l’ampiezza del loro spettro emozionale.

*

Tom Schamp – Il più folle libro illustrato del mondo

Da bambina abituata ai fasti di Richard Scarry, non posso che approvare questa specie di atlante più o meno immaginario dello scibile umano. C’è di tutto. Ci sono le stagioni, i mezzi di trasporto, i supermercati, gli strumenti musicali, gli abiti… ogni vasto insieme concettuale viene esplorato nei dettagli più minimi, aggiungendo personaggi immaginari zoomorfi a cui ne succedono di ogni. Un altro testo da esplorare insieme, spiegando e inventando collegamenti.

*

Colorami – Chi c’è sott’acqua?

Una piccola collana di libri-bagno (solo illustrati) da far fluttuare nella vasca. I librini sono di plastica galleggiante e partono in bianco e nero. Si colorano quando vengono immersi… e le strategie possono essere molteplici. Cesare è passato da un repentino tuffo dei volumi nell’acqua a una fruizione più paziente, colorando con il ditino bagnato le pagine. Coccosissimi.

*

Tupera Tupera – Le mutande di Orso Bianco

La transizione pannolino-mutanda (accompagnata dalla transizione mi faccio tutto addosso/mi siedo sul water) è una grande tappa evolutiva. Fior di testi affrontano la scottante tematica. Uno dei nostri preferiti è questo, che racconta la storia di un Orso Bianco che perde tragicamente le mutande e va a cercarle per mare e per terra con indomito coraggio.

*

Claudio Gobbetti & Diyana Nikolova – Teniamoci stretti

Un trattato sull’utilità dell’abbraccio, pratica benefica che viene qui esplorata ripercorrendo le avventure di una famiglia di lontre particolarmente affettuose e affiatate.

*

Gek Tessaro – I bestiolini

Che cosa succede quando si guarda da vicino un prato? Succede che si scopre un mondo, fatto di creaturine minuscole con un’identità ben definita. Un maestro della narrazione per l’infanzia che si diverte a raccontare la complessità della natura e la necessità di rispettare anche chi è più piccolino di noi.

*

Mi sarò dimenticata qualcosa? È molto probabile. Ma buone letture lo stesso a tutti quanti. :3

All’inizio dei miei esperimenti con gli audiolibri, riflettevo sull’inevitabile ruolo di “mediazione” del narratore rispetto alla nostra esperienza di fruizione di un testo. Perché sì, ascoltare qualcuno che ci legge un libro implica che la voce che sentiamo non sia più quella che c’è nella nostra testa, ma quella di un’altra persona, che si inserisce fra noi e il materiale di partenza. È un bel cambiamento, che aggiunge un livello ulteriore di complessità e finisce inevitabilmente per lasciare un’impronta nel nostro rapporto con il libro.

Lamento di Portnoy mi è piaciuto così tanto perché me l’ha letto Luca Marinelli? Margherita Buy ha letto Lessico famigliare o Mal di pietre meglio di come me lo sarei letto da sola? Quella canaglia di Tony Pagoda ci guadagna, affidandosi alla voce di Tony Servillo?

Sono tre esempi estremamente virtuosi, secondo me. Ma può anche capitare che il “casting” non sia così stratosferico e che lo spazio che il narratore ci lascia per immaginare o per metabolizzare quello che sentiamo sia più risicato. Perché mica è facile leggere bene. E leggere bene per gli altri è ancora più complicato.

Per sbrogliare la matassa e capire cosa succede quando un lettore professionista si trova in cabina di registrazione con un testo, ho deciso di farmi raccontare un po’ di “backstage” da Renata Bertolas, che ho ascoltato con immenso divertimento su Storytel in Affari di famiglia di Francesco Muzzopappa. Perché Renata, diciamocelo serenamente, si è dimostrata una perfetta contessa Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna. E sono a più riprese schiattata dal ridere, meravigliandomi per la corrispondenza riuscitissima tra protagonista romanzesca e lettrice in carne, ossa e corde vocali.
Ecco qua le nostre chiacchiere su audiolibri, interpretazioni, lettori ed emozioni. Con molte ghignate da parte mia.

Per farvi un’idea di cosa succede davvero, Storytel ci ha elargito un periodo di prova potenziato. 30 giorni gratuiti invece di 14. Trovate tutto qua.
E grazie ancora a Renata per l’intervista – e per il suo magistrale snobismo nobiliare. 🙂

DISCLAIMER: in questo post utilizzerò (finalmente) tutte le parolacce che vi ho risparmiato in sei anni di blog.

Diciamocelo, i coloring book hanno rotto i coglioni. E le forme geometriche, e la natura, e i film, e i paesaggi, e le città e gli animali. A tediarmi oltre ogni immaginazione, però, non sono tanto i temi, ma l’immancabile premessa: colora, che ti fa bene. Colora e placati. Colora e recupera la serenità perduta. Colorare è terapeutico, è un’attività rilassante. È come fare yoga, ma senza la puzza di piedi. Colora e salvati dal male e dai tormenti!
Certo, come no.
Se penso a una cosa in grado di farmi venire un nervoso senza fine è un’immensa pagina piena di piume di pavone e maestosi tulipani che dovrei mettermi lì a colorare. Spazietti piccolissimi. Ansia da prestazione. Cento colori da decidere. Colorare mi fa imbestialire, santo cielo. Certo, magari non capisco niente io, ma mi sembra un approccio troppo generico. RITROVARE LA PACE. Perché mai un pavone gigante dovrebbe riuscire ad arginare le mie tribolazioni? Se sono arrivata ad accumulare un odio tale per l’umanità da aver bisogno di un libro da colorare, dubito fortemente che un pavone possa aiutarmi. Un pavone non può capirmi, così come non può capirmi un libro da colorare qualsiasi. Perché la rabbia – sacrosanta – che spesso ci sconvolge deve per forza essere soffocata? Qui non si parla di nuocere al prossimo, ma semplicemente di accettare la propria furia, scatenandola e incanalandola in modo da ricavarne un minimo di soddisfazione, senza maltrattare gli altri.
Ebbene.
Adesso si può.
Perché esistono i libri da colorare per gente incazzata.
Gli unici libri da colorare utili di questo mondo.
Gli unici libri da colorare per cui consumerei volentieri dei pennarelli.
MARCITE, TULIPANI!
VAI A CAGARE, PAVONE!
Non c’è più posto per voi, stronzi! Non ci servite più!
Perché l’universo, finalmente, ha creato i libri da colorare degli insulti e delle parolacce… e sono strabilianti. Non hanno senso e sono pieni di cose orrende, offensive e cretine, ma sono bellissimi.

Dunque, c’è il libro degli insulti – da utilizzare quando vorreste mandare qualcuno a farsi fottere ma, purtroppo, non ve la sentite.

fottiti sto colorando

Rallegriamoci insieme con qualche illuminante esempio – mentre facciamo la punta ai pastelli.

paraculo

rompicoglioni

testa di cazzo

E c’è il libro delle parolacce – perché dentro ognuno di noi alberga un bambino di sette anni che non vede l’ora di arrampicarsi sulla cima di una montagna e gridare fortissimo CULO! MERDA! FIGA PELOSA! Ma così, senza una ragione.

porca puttana calma la rabbia

Anche in questo caso, la meraviglia è vasta – quasi quanto la necessità improvvisa di investire in una collezione sterminata di variopinte penne a punta fine.

faccia di merda

sticazzi

suca

Ogni libro contiene ben 40 espressioni agghiaccianti e versatilissime, da selezionare accuratamente in caso di bisogno, e le pagine sono molto robuste (che si calca, quando ci si incazza) e, oserei ipotizzare, agevolmente asportabili.
Non sapete come arredare l’ufficio? Colorate un bel SUCA e attaccatevelo sul muro. O sulla porta. La gente capirà subito come rapportarsi a voi. E magari vi verrà a rompere le palle un po’ di meno.

Sono libri assurdi, volgari e fondamentalmente imbecilli? Ovvio.
Dobbiamo per questo amarli di meno? Non direi, anzi. 
Ci farebbero dell’autentico bene? Temo di sì.
Non vi garbano?
È un gran peccato.
…ma c’è qualcuno che vorrebbe comunque salutarvi.
Chi?
STOCAZZO.

 

Di base, le sorprese non mi piacciono. Nulla mi terrorizza più della possibilità che qualcuno, armato di ottime intenzioni, decida di organizzarmi una festa di compleanno a sorpresa. Mi viene l’ansia anche quando partecipo alle feste a sorpresa degli altri, per dire. Mi nascondo dove mi dicono di nascondermi e fisso il vuoto, pensando al peggio. E se poi non ci vuole vedere. E se entra in casa e rutta. E se aveva altri programmi. Detesto anche che la gente mi dica una cosa e poi, per farmi una sorpresa – e rallegrarmi, ipoteticamente – si comporti in un’altra maniera. Panico.
Mi agito, non so che dirvi.
Non sono predisposta ad accogliere serenamente le sorprese.
Le uniche sorprese che riescono a infondermi felicità sono le sorprese postali.
Adoro aprire i pacchetti. Stravedo per il portinaio che ogni tanto mi ferma per informarmi che è arrivata della roba per me. Percepisco come meravigliose sorprese anche le cose che mi compro da sola, ma è quando in giacenza ci sono dei pacchetti sconosciuti e imprevisti che perdo completamente il senno. E, date le premesse, non potevo che invasarmi con le subscription-box – che in pratica sono delle sorprese, ma riesco a gestirle perché si può scegliere il concept (= quello che più o meno ci troverai dentro) e perché arrivano sempre e comunque al signor Amabile, il portinaio di cui si parlava poco fa.
Si può avere un nome più bello di quello del signor Amabile? Secondo me no, anche se Hoppípolla ci prova.
Hoppípolla è una parola islandese di certificata intraducibilità che significa, più o meno, “saltare nelle pozzanghere”. Mi sono brevemente chiesta come faccia un islandese a saltare allegramente in una pozzanghera gelata, ma poi ho deciso di dedicarmi a quesiti più importanti. Tipo, che diavolo c’è in una subscription-box di nome Hoppípolla.

IMG_7070

Il progetto è appena partito e l’idea, che già amo, è quella di recapitarci “cultura indipendente per corrispondenza”. La scatola dovrebbe raccogliere, ogni mese, progetti creativi e bizzarri, per farci scoprire qualcosa che ancora non conosciamo. I mattoncini promessi sono i seguenti: un oggetto di design, un prodotto editoriale, un suggerimento musicale, un qualcosa di illustrato e un aggeggino “jolly”.

IMG_7072

La prima scatola mi è felicemente arrivata qualche giorno fa. Che ci ho trovato dentro? Un porta riviste di cuoio da inchiodare al muro (di La Marchegiana), un numero delle rivista Effe (un’antologia di racconti e illustrazione), una canzone da ascoltare su Hoodooh, 16 cartoline di Donne con le palle (nostra vecchia e gradita conoscenza) e dei tatuaggetti temporanei da sfoggiare per le vie della moda in SABÒ.
Sono intrigata? Molto.
Ho voglia di vedere che cosa si inventeranno al prossimo giro? Assolutamente.
Quanto amo tifare per i progetti nuovi pieni di roba insolitissima e intrigante? TROPPO.
In bocca al lupo a Hoppípolla e buona conquista del mondo. Per chi volesse informarsi bene e donarsi/farsi donare un abbonamento, qui ci sono tutte le informazioni utili.
E pozzaghere (sgelate) a voi.

Un articolo di qualche anno fa – che vi linkerei volentieri, se solo non fosse protetto dal temibile paywall del Sunday Times -, sosteneva che i libri di Terry Pratchett fossero i più rubati nelle biblioteche britanniche. Per quanto il furto e il ladrocinio siano da deplorare, non posso fare a meno di apprezzare un lestofante che, quantomeno, dia prova di ottimi gusti letterari. Perché Terry Pratchett è la vita – ed è ora che troviate il modo di fargli posto anche nella vostra.

In Italia, non si sa bene il perché, i fan di Terry Pratchett sono all’incirca dodici – e hanno un bruttissimo carattere. Invece di girare per la strada elencando a gran voce i pregi della saga di Mondo Disco, passano le giornate a lamentarsi con virulenza sulla pagina Facebook di Salani. Ma con dell’astio serio. E le traduzioni. E le pubblicazioni disordinate. E la lunga attesa tra un libro e l’altro. E il riscaldamento globale. E la gente che ti spoilera i telefilm. E l’olio di palma. E l’intrinseca iniquità dell’umano vivere.
Al mondo c’è qualcosa che vi fa schifo e vi fa incazzare come crotali? Niente panico, un fan di Pratchett l’avrà già abbondantemente rinfacciato a Salani. Ma con la puntigliosità di un vegano crudista.

IMG_0578

Comunque.
Per quanto incontentabili, i fan di Pratchett non hanno torto su tutta la linea.

Pratchett, nel nostro paese, resta una specie di tesoro inesplorato. Un po’ perché la vastità della sua produzione è di difficile gestione, ma anche un po’ perché non si capisce bene come collocarlo – e come spiegare alla gente che quello che scrive è veramente speciale e diverso da tutto il resto. 
Per quel che ci ho capito io, il “pubblico” – qualsiasi cosa sia – è abituato al fantasy “classico” (= il drago Smaug dorme su un mucchio d’oro nelle viscere di una montagna) o alle recenti porcherie sovrannaturali di taglio young-adult (= ho 200 anni, Bella. Ma amo te che ne hai 16 e sei una palla al piede. Che c’è di strano?).
Pratchett, con tutto il bene che gli voglio, non è altrettanto incasellabile. E non somiglia a niente. Ha preso una tartaruga immensa, dei maghi cialtroni, quattro sassi incantati, un gruppetto di megere e la Morte… e ci ha costruito un’intera cosmologia fantastica. E non sto parlando di un universo ultra-complicato (che si regge in piedi solo se ogni atomo viene sviscerato in maniera esasperante) o di Tolkien che vi obbliga a imparare la grammatica elfica (altrimenti siete scarsi). Il solo scopo dell’universo di Pratchett è quello di farvi divertire come pazzi, autoalimentandosi ad ogni pagina. Mondo Disco ha delle leggi, ma anche degli angoli inesplorati e misteriosi. Mondo Disco ha una struttura così solida e viva da potersi permettere anche il paradosso e l’ironia. Anzi, da poter usare l’ironia e l’assurdo come collante.
È per quello che la gente ruba i libri di Pratchett. Perché sono una continua invenzione, una perenne ricerca del piacere vero della lettura. Un’avventura e un’esplorazione di uno spazio narrativo che cresce man mano che ci si cammina dentro – cercando di non rotolare a terra perché si ride troppo.

IMG_0574

La buona notizia è che, dopo tante rotture d’anima e picchetti su Facebook, Salani sembrerebbe aver deciso di ricominciare a dedicarsi a Pratchett con una certa sistematicità. Tipo l’Algida col Winner Taco.  
Il 30 giugno arrivano in libreria i primi tre libri di DiscoworldIl colore della magiaLa luce fantastica e L’arte della magiaNuova grafica – cielo, una Pratchett-collana! -, copertina rigida e grande felicità. Come la maggior parte degli esseri umani, infatti, ho letto la saga di Mondo Disco – composta a sua volta da diversi sottocicli dedicati a specifici personaggi, aree geografiche o filoni narrativi – in maniera totalmente disordinata e tragicamente parziale. I romanzi sono una quarantina, dopotutto. E io ho solo due mani. L’idea, dunque, è di procedere per gradi e di colmare pian piano le lacune, iniziando da questi primi tre volumi – che, incidentalmente, non ho mai letto e che, ne sono certa, mi rallegreranno in ogni modo possibile.

IMG_0579

Che fare, dunque?
Amate già – un po’ a caso – Terry Pratchett? Mettete ordine nella vostra adorazione.
Non avete mai letto Terry Pratchett? È un buon momento per cominciare.
Fate già parte della schiera dei dodici fan italiani di Pratchett? Ve ne prego, trovate pace. E aiutate il resto della penisola a divertirsi con voi.

 

IMG_1646


NN
è una casa editrice nuova-nuova
. Hanno cominciato a marzo, proprio con questo titolo – tradotto da Francesca Novajra -, e spero di vederli trionfare abbondantemente. Nelle schede-libro c’è anche il backstage, per dire. Super gioia – e ottima idea!

Sembrava una felicità di Jenny Offill somiglia a una raccolta di pensierini, tutti estremamente bizzarri. Ogni frammento, in maniera indiretta e imprevedibile, ci fa fare un passettino in avanti nella testa della protagonista. Comincia senza chiamarsi in nessun modo e prosegue diventando Moglie, un personaggio che si racconta mentre cerca di venire a patti con una nuova vita che non avrebbe mai pensato di potersi conquistare. La testa della protagonista, infatti, non è mica un luogo ospitale. Anzi, è un posto spigoloso, pieno di vicoli ciechi, sabotatori invisibili e trappole pazze.
Con i pensieri di Moglie, la Offill racconta i primi passi di una famiglia, dalle difficoltà quotidiane – BED BUGS! BED BUGS DELLA MALORA! – ai traumi piccoli e grandi che potrebbero far crollare la felicità costruita pian piano. C’è una bambina che nasce, piange moltissimo per parecchio tempo e cresce, fino a diventare una personcina serissima che corre nei boschi e dice cose spiazzanti e portentose. C’è l’analisi precisa dell’amore, dei compromessi che siamo disposti ad accettare e della paura assoluta che tutto quello che conosciamo vada in pezzi. Più di ogni altra cosa, però, c’è il dubbio. Di non essere mai abbastanza bravi da meritarci di combinare davvero qualcosa. E, ancora peggio, di non riuscire mai ad essere sufficientemente facili da amare.
La Offill, insomma, ci mette di fronte a una gran quantità di sentimenti complicati, piccole gioie e diffuso scoramento, affrontando ogni frammento del puzzle con uno sguardo obliquo, quasi scientifico. È pieno di citazioni e di riferimenti imprevedibili, questo libro. Da un lato, somiglia a una cronaca in presa diretta. Dall’altro, è una collezione di ricordi, momenti, letture e metafore, dallo yoga all’esplorazione spaziale, dagli animali strani ai terrificanti tipi-umani che ci si trova di fronte quando si manda un marmocchio all’asilo.
E basta, mi è proprio piaciuto.

In bocca al lupo, NN editore! <3