Tag

edicola

Browsing

Non so se si tratti di una stortura generazionale o probabilmente solo di una difficoltà molto privata e circoscritta ma, arrivata a un’età in cui non ho più motivo di scandalizzarmi se qualcuno mi si rivolge con signora, mi rendo conto di essermi trasformata in una lettrice disabituata alla poesia. Quando la poesia mi “trova” ne rimango affascinata e nutrita, ma si tratta quasi sempre di collisioni fortuite. Recupero con interesse vivissimo il lavoro poetico di autori e autrici che sono solita leggere in prosa o in un universo romanzesco, ma ho quasi sempre il timore di non essere abbastanza *sveglia* per squarciare il velo. Forse mi preoccupo ancora di dover essere interrogata alla seconda ora o di dover elencare a memoria tutte le figure retoriche che riesco a individuare in una strofa. Forse patisco un imprinting scolastico che ben poco ha fatto leva sulla meraviglia e sul potere della parola. O forse mi ritrovo a sgambettare in una bolla in cui ancora resiste il mito della poesia “difficile”, di quest’arte oscura e rarefatta che parla solo a spiriti eletti, alatissimi e immuni dai crucci del quotidiano.
Quante cretinate, possiamo dirlo?
Già. Il perché lo riassume alla perfezione il titolo della nuova collana che dal 21 marzo troveremo in allegato al Corriere della Sera: La poesia è di tutti. E lo scopo dell’impresa – a cui contribuisce anche  l’Università Cattolica – è aiutarci a rammentarlo senza indugi e ipotetici complessi. È un invito gentile che scaccia le sovrastrutture polverose che potremmo aver accumulato strada facendo e che, semplicemente, ci esorta a leggere e a ritrovarci capaci di quella connessione istintiva e consapevole tra pagina e pensiero.

Le voci che man mano incontreremo sono numerose, illustri ed emblematiche, oltre che felicemente discontinue dal punto di vista cronologico e geografico. Insomma, avremo la possibilità di ripassare i “fondamentali” della disciplina poetica di questi ultimi 150 anni, ma il contatto con il presente e i tanti ponti che ci collegano ai nostri ieri saranno presidiati e lasciati risuonare forte e chiaro. Kavafis e Auden si accomoderanno vicino a Ocean Vuong e Anna Achmatova, mentre la curatela resterà saldamente affidata a Daniele Piccini, che ha anche il grande merito d’aver firmato le introduzioni ai volumi – come sono? Accessibili, curiose, “veloci” ma ricche, accoglienti. E le copertine (BELLISSIME, posso dire?) sono state progettate e illustrate dallo studio XxY, che in ambito editoriale ci ha abituati bene e che qua non si smentisce.

Informazioni pratiche? Volentieri.
La poesia è di tutti debutta in edicola il 21/3 con Pablo Neruda. Ogni martedì vi aspetterà un nuovo volume in allegato al Corriere della Sera a 3,90€.

Per un trailer che ci illumini il futuro, ecco qua il piano dell’opera:

1 | Pablo Neruda | 21/03/2023
2 | Wisława Szymborska | 28/03/2023
3 | Costantino Kavafis | 04/04/2023
4 | Alda Merini | 11/04/2023
5 | Eugenio Montale |18/04/2023
6 | Charles Baudelaire | 25/04/2023
7 | Jericho Brown | 02/05/2023
8 | Dino Campana | 09/05/2023
9 | Emily Dickinson | 16/05/2023
10 | Ocean Vuong | 23/05/2023
11 | Federico García Lorca | 30/05/2023
12 | Wystan Hugh Auden | 06/06/2023
13 | Pedro Salinas | 13/06/2023
14 | Anna Andreevna Achmatova | 20/06/2023
15 | Jean-Nicolas-Arthur Rimbaud | 27/06/2023
16 | Fernando Pessoa | 04/07/2023
17 | Umberto Saba | 11/07/2023
18 | Boris Pasternak | 18/07/2023
19 | Vittorio Sereni | 25/07/2023
20 | Novalis | 01/08/2023
21 | Ghiannis Ritsos | 08/08/2023
22 | Rainer Maria Rilke | 15/08/2023
23 | Giorgio Caproni | 22/08/2023
24 | Shelley, Keats, Byron | 29/08/2023
25 | Mario Luzi | 05/09/2023

Serve un sito? Recatevi qua.
E felice costruzione di una bibliotechina poetica a noi, in santa pace e con i migliori slanci del nostro cuore. È sempre stato il momento giusto, ma forse ci preoccupavamo troppo per accorgercene. La poesia è di tutti… come dovrebbe esserlo la libertà – di leggere, di immaginare, di esplorare e di spostare il nostro orizzonte un po’ più in là, quando ne sentiamo il bisogno.

Anche la meno immaginativa delle persone riuscirà a farsi venire in mente almeno un migliaio di cose più allegre di quest’edicola. Un pozzo senza fondo è più allegro dell’Edicola Allegra. I manichini di Zara che somigliano a Hitler sono più allegri dell’Edicola Allegra. Ma pure una torbiera falciata dal maestrale o un gatto con tredici chili di petardi legati alla coda.  Soffitte infestate da spettri e tarantole grosse come palette. Mucche zoppe che allattano vitellini orbi. Intossicazioni da muffa e parrucchini spazzati via dal vento. Sacchetti dell’aspirapolvere che scoppiano e cordate di alpinisti che precipitano giù per un crinale ghiacciato. Lo schiocco di una tibia che si spezza. Una capra legata a un palo in mezzo a una pianura deserta. La sabbia negli occhi. Un’epidemia virulentissima che sbarca sul continente coi ratti di una nave. I cani che escono dal veterinario con quell’imbuto parabolico al collo. I piedi tutti attorcigliati delle vecchiette coi capelli blu. Il singhiozzo perenne. Gambe ingessate e morbillo, in contemporanea. Il Natale quando si odia il Natale. Insomma, a questo mondo tutto è più allegro dell’Edicola Allegra. E anche un bel po’ più sincero.