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Dracarys

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La doverosa premessa è la seguente.
Con Amore del Cuore stiamo vedendo la terza stagione del Trono di Spade in italiano.
“Eh, mi sono abituato alle voci…”, vabé, che volete dirgli.
Siamo dunque indietro rispetto ai devastanti lutti che sembrano aver sconvolto i Sette Regni negli ultimi tragicissimi giorni. Non ne sappiamo niente, ma siamo già incazzati come dei marabù.

Questo post, dunque, non è altro che un grosso pippone scaramantico. Un rito propiziatorio a beneficio di DENERIS TARGARIAN, madre dei draghi. Perché se muore anche lei io il Trono di Spade non lo voglio neanche più sentir nominare.
…che poi magari è già stecchita, e sono l’unica al mondo che non ne sa niente.

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Non so voi, ma io il Trono di Spade lo guardo per le sbruffonate. Mi siedo lì, con la pizza alle olive in bilico su un ginocchio e aspetto che qualcuno ci regali un momento di sublime arroganza.
Voglio vedere Nonno Lannister che maltratta i suoi figli, TIRION che sale su uno sgabello per prendere a manrovesci GIOFFRI, la regina SERSI – sbronza come una tegola – che minaccia di morte quella falsona della sua futura nuora, personaggi a caso che fingono di preoccuparsi per quella scarognata di Sansa e cosa, là, IGRITTTTT, che dice a Jon Snow che non sa niente. E lui zitto, con gli occhioni tristi, le pive nel sacco e i geloni ai piedi.

C’è da dire che un minimo di tracotanza tocca più o meno a tutti, ma non possiamo negare che l’unica vera dispensatrice di immense soddisfazioni sia DENERIS.
Ma non c’è qualcuno là fuori che si è scritto tutta la spatafiata di epiteti onorifici della DENERIS? Che io mi ricordo solo “nata dalla tempesta”, “prima del suo nome”, “madre dei draghi”, “khaleesi” e della roba con dentro gli Andali, i Primi Uomini e un mare d’erba. Per cercare di competere con lei, sto aggiungendo titoli a caso al nome del mio gatto. Ottone von Asgard è diventato Ottone von Asgard, Ironcat Supremo, Minaccia Fantasma, Terrore dei Vegetali e Poltergeist Distruttore.

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Senza un motivo particolare, ecco perché ritengo che DENERIS sia degna della nostra stima imperitura. E pure del Trono di Spade. Anzi, mettiamola così, ecco perché DENERIS merita di sopravvivere.

– ha sposato Khal Drogo, l’unico autentico ultramanzo che mai si sia visto nei Sette Regni. E non solo l’ha sposato, ha pure conquistato il suo gigantesco cuore di pietra, trasformando il sublime energumeno in uno che riesce a dirti che sei la MOON della sua LIFE.
– sempre in tema di cuori giganti, DENERIS ha mangiato il cuore crudo di una qualche creatura imponente. Un cuore che più o meno era grosso quanto la sua testa.
– ha imparato a parlare l’assurdo idioma dei DOTRACHI, una lingua che riesce ad essere meno orecchiabile del klingon e ancor più tragicamente funestata dall’assenza di vocali.
– ha insegnato ai DOTRACHI che non si fa l’amore solo a pecorina, grugnendo e tirando i capelli.
– è riuscita ad ammazzare quel gran filibustiere di suo fratello, presuntuoso e nevrastenico, facendogli sciogliere una corona d’oro massiccio sul cranio. Una delle poche morti di tutta quanta la serie che siamo stati ben felici di veder succedere. Tanto per gradire, poi, DENERIS ha commentato che un vero drago non sarebbe mica schiattato, per un po’ d’oro fuso sulla faccia.
– DENERIS è ignifuga, lavabile ad alte temperature e immune alle bruciature solari, pure dopo cento mesi a piedi nel deserto.
– non si sa come, ha generato tre draghi. Generateli voi, tre draghi.
– i figli-draghi di Khaleesi non sono mica come quei polentoni dei vostri bambini. Dopo tre puntate sono già grossi come una Cinquecento.
– nonostante la fisionomia da piccola botte e il culotto un po’ tremolone, DENERSI va in giro nuda con la disinvoltura di una meretrice di Amsterdam. E fa bene.
– tutti si convincono che sia bionda, sventata e scema, la insultano in buffi idiomi che ritengono non possa comprendere e cercano di circuirla sventolandole davanti cassaforti vuote ma lei, alla fine, incenerisce tutti con i suoi draghi. Guerrieri, sovrani presuntuosi, maghi pelati, schiavisti sadici, poco importa. I draghi non si formalizzano.
– è in grado di suscitare devozioni e fanatismi che nemmeno una religione monoteista. La incontri, e dopo cinque minuti le giuri fedeltà eterna, le dici che la servirai per sempre (anche se non sei più uno schiavo) e inizierai a fissarla con l’espressione rapita dell’orfanello di fronte alla vetrina del pasticcere. I cavalieri la adorano. Gli schiavi (e gli ex-schiavi) la venerano. I draghi la rispettano (anche se sono ormai degli adolescenti) e fanno tutto quello che le pare. Avrà pure qualcosa, sta benedetta ragazza.
– è piacevolmente malvagia. Sangue! Fuoco! Trucidateli tutti! Una città, invadiamola!
– senza apparenti sforzi, Khaleesi ci commuove con acconciature sempre più strabilianti. Comincio a sospettare che i tre figli-draghi, oltre ad essere delle perfette macchine di morte, siano anche un po’ parrucchieri, sotto sotto.

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Ma soprattutto, Khaleesi va salvata perché ha sempre qualche straordinaria fissazione. Nella scorsa stagione aveva perso i draghi… e ogni battuta che le toccava conteneva almeno una volta un “DOVESONOIMIEIDRAGHI?!”. Nella prima gridava che era una CALISI ogni tredici secondi. Nella terza serie, invece, ce l’ha su con gli eserciti – mai abbastanza imponenti – e con l’abolizione della schiavitù – mi sa che uno degli epiteti onorifici era anche un modestissimo “distruttrice di catene”.
Deve vivere, deve vivere e regalarci qualche invasamento nuovo.
Voglio vedere cosa succede con quel capellone dei Secondi Figli, che sembra un po’ un Conte Fersen con più fossette. Ma soprattutto la DENERIS deve saltare in groppa a DRACARIS e volare da qualche parte. Facciamo spendere alla HBO una barca di soldi per un bell’effettone speciale di DENERIS che devasta una pacifica contrada – colpevole solo di aver ospitato un Lannister, una cinquantina d’anni prima – dalla groppa spinosa di un drago-figlio.

Eddai.
Fateci divertire.
Lasciate vivere Khaleesi!