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Design Week

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Dopo le avventure e le esplorazioni dello scorso anno, sono felicissima di tornare a collaborare con il Salone del Mobile per l’edizione 2025. E sì, appuntamenti, giri possibili, installazioni e visite notevoli abbondano, sia in città che in fiera. Qua troverete un bigino che lotterà strenuamente per donarvi un ricapitolone sintetico ma, data l’esuberanza delle proposte, non so bene come finirà. Procediamo, con parecchi spunti e altrettanti link da pigiare forte per accedere a programmi, calendari, coordinate.

COORDINATE DI BASE

L’appuntamento numero 63 con il Salone del Mobile sarà dall’8 al 13 aprile a Fiera Milano Rho. Il grande cappello concettuale del 2025 è Thought for Humans, affidato nella sua declinazione visiva al fotografo Bill Durgin. Insieme a questa riflessione collettiva sulla relazione tra corpo umano e design, al Salone torna Euroluce con l’aggiunta del suo primo Euroluce International Lighting Forum – un ciclo di incontri e approfondimenti diretto da Annalisa Rosso.

Il calendario di appuntamenti culturali è come di consueto ricco e animatissimo e si esprime attraverso le installazioni “speciali” – sia in fiera che in città – e con il palinsesto di Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives negli spazi d’incontro del padiglione 14. La medesima arena ospita anche la meravigliosa Biblioteca del Salone – con un ventaglio di titoli accuratamente selezionati – e, nei pressi, troverete ancora una volta il Bookshop Corraini, tappa obbligata e sempre estrosissima.

Dove si comprano i biglietti? Qua.
Come ci si orienta negli spazioni? Qui trovate un campo-base organizzativo e vi rammento sia l’app che la possibilità di muovervi seguendo la mappa interattiva.

 

INSTALLAZIONI RAGGUARDEVOLI

Per le vie di Milano

Inaugurato nel 2024 con risultati assai felici, in Piazza della Scala torna il Design Kiosk a cura di Corraini Edizioni – sì, c’è la libreria in fiera questo è un doveroso expansion-pack. Visitabile e curiosabile dall’1 al 13 aprile (10.00 – 19.00), ospiterà riviste, libri e oggettistica mirabile e un ciclo di incontri moderati dalla giornalista Serena Scarpello – qui il programma dei talk. Quest’anno troverete anche i poster in edizione limitata dell’illustratrice Eleonora Marton, da ritirare gratuitamente e con immensa gioia. Marton non lo sa, ma in questo momento sul mio divano c’è una coperta molto voluminosa che tenta disperatamente di nascondere uno squarcio nella fodera.

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Nel Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera troverete invece Library of Light di Es Devlin, artista e designer britannica. Il progetto è del Salone in collaborazione con Pinacoteca di Brera e La Grande Brera e con il contributo di Feltrinelli – e citerei anche Euroluce, data la rilevanza tematica – e si potrà visitare dal 7 al 21 aprile (9.00 – 21.00).
Con cosa ha lavorato Devlin? Con la luce e con i libri: l’installazione è una gigantesca scultura cilindrica girevole fatta di scaffali illuminati (o riflettenti, nelle ore diurne) che ospitano più di 2.000 volumi selezionati e donati da Feltrinelli.
Ogni sera, alle 20.00, Library of Light ospiterà letture recitate. I visitatori potranno consultare i libri esposti e passare anche a lasciare i propri, che entreranno a far parte del Sistema Bibliotecario di Milano.
Sono gasata? Sono gasata.

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Al Museo della Pietà Rondanini del Castello Sforzesco troviamo un’altra riflessione luminosissima – da ammirare e da ascoltare: dal 6 aprile al 18 maggio (con ingresso su prenotazione), l’artista americano Robert Wilson presenta MotherL’installazione vedrà ovviamente al centro il capolavoro incompiuto di Michelangelo, avvolto da un’illuminazione nuova e accompagnato dallo Stabat Mater del compositore Arvo Pärt.

Robert Wilson sarà protagonista anche di una masterclass in fiera. Ecco qua le coordinate.

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In fiera

All’ingresso dei padiglioni 22-24 troveremo un protagonista ragguardevolissimo: il regista premio Oscar Paolo Sorrentino con La dolce attesa, un progetto-installazione che ci invita ad abitare attivamente una parentesi sospesa.
Cosa succede, mentre attendiamo che ci capiti qualcosa? Ci trasferiamo in un limbo che potrebbe sembrarci vuoto, ma abbonda invece di significati. Possiamo scegliere di entrarci con l’ansia delle speranze disattese o imparare ad attraversarlo con fiducia, accettando di lasciarci cullare fino a destinazione. Perché se nulla è ancora accaduto, tutto può ancora accadere…
Sono curiosissima. E non dispongo di spoiler, a parte questo schizzo progettuale di Margherita Palli, set designer e storica collaboratrice di Luca Ronconi, qui impegnata a concretizzare per il Salone l’idea di Sorrentino.

È previsto anche un incontro con il regista? Assolutamente sì.
Il 12 aprile alle 11 – padiglione 14, Sorrentino dialogherà con Antonio Monda.

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Per la rubrica “bello e ci vivrei domani”, i padiglioni 13 e 15 ospiteranno l’architetto francese Pierre-Yves Rochon con A Luxury Way. Si tratterà, di fatto, di un percorso espositivo parallelo che farà da ponte tra una progettazione d’arredo tradizionale e un futuro esuberante. Rochon ha dedicato un’intera carriera agli interni di lusso e, qui al Salone, ci invita a entrare nella sua Villa Héritage, eclettica e stratificata, bella come tendono conclamatamente ad essere le estetiche originate dall’arte per sopravvivere a ogni scossone del tempo – e del gusto.

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Abbiamo di che meditare e più di una meta da aggiungere alle nostre mappine, direi. Felici giri e allegro Salone a voi. 🙂

Ebbene, l’eterno ritorno della settimana del Salone sta per investirci con tutta la sua dirompente potenza. Il sindaco ha profetizzato ingorghi e traffico, ma ce la caveremo egregiamente: a Rho Fiera ci si arriva meglio prendendo la metropolitana. E dov’è che vogliamo andare (anche)? Proprio lì. Che cosa succederà di bello quest’anno? Ci sono novità? Appuntamenti peculiari da segnalare? Imprese creative spigliatissime? Mobilio francamente incredibile da ammirare? Temi? Correnti? Idee? La risposta generale è SÌ MOLTO. La risposta precisa è ecco qua una guida sintetica e funzionale all’edizione 2024 del Salone del Mobile. Spero vi tornerà utile per razionalizzare visite, scovare tesori inattesi e orientarvi meglio nella miriade di proposte a disposizione.
Procedo?
Procedo.

LOGISTICA DI BASE

Dal 16 al 21 aprile il Salone del Mobile vi attende a Rho Fiera con i suoi 1900 e passa espositori internazionali.
Qui trovate le informazioni principali per spostamenti, biglietti e orientamento.
Qui si può scaricare l’app ufficiale che vi aiuterà a pianificare i giretti e a navigare i padiglioni grazie a una mappa interattiva. Potrete anche contrassegnare gli stand da visitare – e l’app vi consiglierà il percorso più efficace per arrivarci – e creare un archivio/promemoria dei pezzi che più hanno catturato il vostro interesse, fra i numerosi che troverete dotati di QR code d’approfondimento. Inoltre, mostrando il vostro biglietto (disponibile in app) agli ingressi dei vari stand, a fine fiera riceverete un video showreel che ricapitolerà tutti gli espositori a cui avete fatto visita.

 

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La novità grande di quest’edizione? Gli spazi sono stati completamente riprogettati, razionalizzati e “umanizzati” – è il caso di dirlo. Gli espositori saranno raggruppati per aree tematiche ben discernibili, i percorsi sono stati allargati e troverete qua e là anche oasi di quiete e installazioni che vi aiuteranno a “decomprimere”.
Per iniziare a discernere i raggruppamenti tematici, ecco qua un ricapitolone concettuale dei padiglioni.


LE INSTALLAZIONI

Il Salone può diventare in maniera ancora più incisiva un punto d’incontro tra design, cultura e arte? Altroché. Ecco qua le tre grandi installazioni che troverete nell’edizione di quest’anno.

“Interiors by David Lynch. A Thinking Room”
[Padiglioni 5-7]

David Lynch ha saputo immaginare stanze al confine tra realtà e simbolo, dentro e fuori, sogno e materia. Le due stanze “del pensiero” che ha progettato per il Salone – e che sono state materialmente realizzate dal Piccolo Teatro – continueranno ad abitare questo confine affascinante. Cosa ci troveremo, a parte quiete e vuoto? Una poltrona di legno, degli strumenti per scrivere o disegnare, delle nicchie che ospitano immagini enigmatiche, uno specchio, un orologio, dei cilindri di ottone e del doveroso velluto blu. Che ci combineremo? È il mistero che Lynch ci affida.
Vi va di approfondire? Ecco un’intervista ad Antonio Monda, che ha curato l’installazione e può giurarci che Lynch si diverte a piallare il legno.

“Under the surface” – Emiliano Ponzi
[Padiglione 10]

Date un occhio alla vostra libreria e troverete di sicuro qualche copertina disegnata da Emiliano Ponzi. Artista della sintesi e mago dei microcosmi, Ponzi ci invita a visitare un paesaggio sommerso – realizzato con Accurat e Design Group Italia – e a riflettere sull’importanza dell’acqua come risorsa vitale. Stupore scenico ma anche dati sul consumo idrico da lasciar filtrare lungo il percorso, perché unendo meraviglia “immersiva” e data visualization diventa più semplice affrontare anche grandi questioni del nostro tempo.
Per sviscerare meglio l’approccio, ecco qua un’intervista alla squadra creativa.

“All You Have Ever Wanted to Know About Food Design in Six Performances”
[Spazio centrale EuroCucina – Padiglioni 2-4]
Come si fa a riflettere sul cibo? Bisogna disporre di uno spazio per maneggiarlo/prepararlo ma anche di un posto in cui rifletterci su, ascoltando o leggendo chi sta indagando quel che mangiamo in senso storico, economico, spirituale, filosofico, emotivo, materiale. Questa, insomma, più che un’installazione visitabile è una sorta di festival fatto di una “grande” performance giornaliera (dalle 9.30 alle 17.30) e di un palinsesto di talk e interventi collegati che animeranno la Food Design Arena (ogni giorno alle 14.30). L’intero “impianto” è affidato a sei magazine internazionali indipendenti che hanno fatto della cucina e del cibo il loro punto focale. Ve li elenco agilmente qui, lasciandovi anche il link per esplorare la proposta di ogni magazine per questo spazio: Family Style (USA), Linseed Journal (UK), The Preserve Journal (Austria), Magazine F (Sud Corea), Farta (Portogallo), L’Integrale (Italia).

I tre “pilastri” della proposta culturale allargata del Salone, insieme al calendario completo delle tavole rotonde e degli eventi è consultabile qui.


CORRAINI (in fiera e in centro)

Dopo l’ottimo debutto del 2023, il bookshop del Salone sarà affidato nuovamente alle edizioni Corraini (padiglione 14). E sì, un bookshop così io lo considero una meta, un’esperienza suggestiva, un ANDATECI. Lo spirito eclettico, autorevole e giocoso è quello delle librerie che Corraini ha presidiato per anni felicissimi qui in città: in vendita troverete volumi di ogni genere e provenienza dedicati a illustrazione, arte e design – sia per “grandi” che per piccoli -, ma anche riviste, oggettistica, pezzi unici, curiosità, rari reperti, cartoleria e grafiche.

C’è altro? Chiaro. In Piazza della Scala troverete il Design Kiosk, uno spazio-libreria (con assortimento sempre a cura di Corraini) che fungerà anche da campo base del Salone in centro città. Oltre agli stupefacenti prodotti editoriali, infatti, il Design Kiosk ospiterà anche un palinsesto di incontri e conversazioni – gli appuntamenti si possono consultare qui.

Ho finito? Inevitabilmente no. Ma il tantissimo che vi lascio da scoprire ci aspetta allegramente in fiera. Un cuore e felice Salone a noi!