A Parigi, si sa, c’è Chanel che ci tiene a fare bella figura. Un anno sì e l’altro pure, Chanel s’inventa la sfilatona a tema. Han fatto il supermercato, han fatto l’iceberg gigante e, stavolta, c’era la brasserie. Modelle che si bevono le tazzette di tè, Anna Wintour con un tovagliolo sulle ginocchia, camerieri col grembiulone. Il supermercato, devo ammetterlo, ci ha regalato momenti bellissimi. Alla fine della sfilata, giornaliste e fashion blogger si sono avventate sugli scaffali finti per fottere a Karl Lagerfeld i detersivi di scena. C’era di tutto. Prosciutti Chanel, formaggini Chanel, cereali Chanel. La sicurezza, ad un certo punto, è dovuta intervenire sparando sulla folla un sedici tonnellate buone di lacrimogeni Chanel. La gatta Choupette, nel frattempo, ordinava al suo maggiordomo personale un’altro chupito di latte d’asina.
E Valentino?
Mentre personaggi improbabili cercavano di portarsi a casa la cartaigienica Chanel, da Valentino si trovavano modi per far stare l’intero sistema solare su una gonna. Ci sono voluti anni, ma questa gonna galattica sono addirittura riusciti a finirla. C’è un ricamo per ogni stella del cielo. E mai nell’universo ricapiterà una simile meraviglia.
E oggi, con il garbo dell’arte e la grazia di una principessa che sconfigge la tisi, Valentino ha fatto sfilare Derek Zoolander e Hansel. Come se fosse la cosa più normale del mondo.
Iperventiliamo insieme.
Ora, questa roba non l’ho messa qui perché avevo voglia di fare dell’informazione. Lo sapete già tutti che l’anno prossimo esce Zoolander 2 (febbraio, amici, febbraio), che lo girano a Roma, che Mugatu ha inventato la cravatta a tastiera e che questo edificio deve essere almeno due volte più grande. L’ho messa qui perché non sapevo più come contenere la mia gioia. Anche perché i secoli passano e i manisti invecchiano, ma Zoolander non ha ancora imparato a girare a sinistra.
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Applausi e bravi tutti. Le meta-cose mi fanno impazzire. Un po’ come il maglione di Mugatu che desidero da ormai due lustri. Se conoscete una sartina che abbia voglia di fabbricarmene una replica, sapete dove trovarmi. Vi ripagherò con un Orange-Mocha-Frappuccino. E due galloni di benzina.
E ricordate sempre: siete dei sirenetti.
E ciao Chanel, ciao. Tieniti pure le tue baguette.
E grazie, Ben Stiller. Ci hai finalmente dato retta.
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