Gli unicorni sono tutto.
Gli unicorni sono la gioia.
Gli unicorni squarciano l’oscurità e generano miracoli.
Diffidate di chi li disprezza e onorate chi li ama – utilizzando, possibilmente, del glitter molto luccicante.
Nel tentativo di affrontare al meglio l’età adulta (senza soccombere all’impellente desiderio di nascondermi a piangere sotto a un piumone) ho deciso di attorniarmi di unicorni. Possiedo indumenti tempestati di unicorni, pantofole a forma di unicorno, una tuta intera che dovrebbe – in teoria – trasformarmi in un unicorno parecchio credibile, cranietti di unicorno che fungono da auricolari e un serissimo UNICORNER da scrivania. Perché gli unicorni illuminano il cammino, ispirano la mente e favoriscono la produttività.
L’immotivata collezione – assemblata in maniera assolutamente non sistematica – si sta espandendo, anche grazie ai contributi di estemporanei benefattori. Si va dalle colleghe di Amore del Cuore – che mi donano magliette con unicorni floreali – a rispettabilissimi portali di e-commerce, tipo Troppotogo – che è appena balzato in cima alla classifica di chi si è maestosamente guadagnato la mia imperitura gratitudine.
Vivete sotto a un sasso e non sapete che cos’è Troppotogo? Male – ma non malissimo. L’incresciosa lacuna è facilmente colmabile.
Troppotogo, in buona sostanza, vende tutto quello che vi verrebbe in mente di chiedere a Babbo Natale ora che avete trent’anni buoni.
È un ottimo luogo per scegliere regali (volete continuare ad essere i noiosoni che arrivano con una sciarpa beige o con lo Smartbox degli APERICENA? Peggio per voi, verrete presto banditi dal regno) o per compilare floride wishlist, nella speranza che – prima o poi – qualche regalo arrivi pure a voi. In caso di necessità, potete sempre andare su Troppotogo e compratevi da soli quel che vi pare: il catalogo è vasto e ricco di meraviglie – tra cui mille soluzioni per chi, giustamente, non riesce a contemplare una vita priva di unicorni.
Grazie a Troppotogo, il mio UNICORNER ha appena accolto due nuovi e benvenutissimi esemplari di ronzino incantato.
La lampada da tavolo a forma di unicorno.
La boccia di gin glitterato – ricavata da purissime lacrime di unicorno.
Ma procediamo con calma… cercando di non iperventilare.
La mia lampada è rosa, ma nell’universo ne esistono anche di bianche. La mia è la versione più piccola, ma c’è anche l’unicorno da pavimento. Da spenta è bella. Da accesa scaccia il male, gli incubi e le creature delle tenebre – continuando comunque ad essere bella. Va a pile e non serve nutrirla con della biada magica. Tutto quello che occorre è un posto carino dove appoggiarla.
Studiatevela bene qui.
Date le mie attuali condizioni, non posso diffondermi sul sapore, ma posso comunque venerare questa bottiglia di gin come una reliquia. Per quanto riguarda i sentori d’arancia e sciroppo d’acero mi fido (volentieri) di Troppotogo, mentre posso rassicurarvi in merito alla vorticosa presenza di lacrime argentate di unicorno (a scaglie).
Il possibile utilizzo di questa prodigiosa bottigliona è duplice. A) Stappatela, scolatevela e affrontate l’esistenza con rinnovato ottimismo. B) Tenetela lì, ammiratela e agitatela nei momenti di difficoltà. Comunque vada, sarà un successo.
Basta, vi ho fatto perdere anche troppo tempo.
Andate. E unicornatevi.