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Leo Feliz

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Alla veneranda età di 33 anni ho scoperto gli orecchini.
Ben arrivata, diamine. Perché ci hai messo tanto? Amare gli orecchini non è difficile, che problemi hai?
Ebbene, ho sempre avuto i buchi alle orecchie. Nel periodo più inquietante della mia adolescenza ne avevo quattro a sinistra e quattro a destra. Ma tendevo a non appenderci cose gigantesche. File di perline. File di borchiettine. File di brillantini di diverse dimensioni. File di scemenzine che non penzolavano e che si notavano solo per accumulo.
Ma col tempo mi sono ridimensionata e ora, tipicamente, vado in giro solo coi brillanti che mi hanno regalato per aver conquistato la laurea triennale nei tempi prestabiliti, con una valutazione più che onorevole. Non ho cambiato gli orecchini per anni. Me li tolgo di tanto in tanto per pulirli, ma quelli sono e quelli restano.
Poi, a caso, ho cominciato a raccogliermi i capelli in un’acconciatura molto voluminosa che somiglia in maniera preoccupante a un ananas. E mi è venuto in mente che, con i capelli “su”, le orecchie si vedevano. E forse valeva la pena appenderci qualcosa di interessante. Ma così, in maniera sperimentale.
Appendi oggi e appendi domani, mi sono invasata con gli orecchini.
Ed eccoci qua a parlare di artigiane e piccoli brand handmade che creano orecchini favolosi, interessanti, insoliti e – soprattutto – GROSSI. Perché adesso che me li metto, voglio che si vedano dallo spazio.
E qui c’è un piccolo elenco di ragazze che ho conosciuto grazie a Instagram. E di cui parlo volentieri perché se lo meritano. Mi hanno regalato monili favolosi di ogni genere e, visto che me li sono messi con gioia e che sono oggettivamente splendidi, mi sembrava giusto contribuire a diffondere la lieta novella.
Fate shopping. E addobbatevi.

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Gioielli e Conigli

Colori pastellosi e tonnellate di perline intrecciate e assemblate nelle maniere più scenografiche. A parte le collane da regina Nefertiti, nello shop troverete anche orecchini penzolanti e cerchi (dal diametro più o meno importante) rivestiti di piccoli motivi a maglie perlose.

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Leo Feliz

Tre caratteristiche molto spiccate: nappine, vintage, mood tropicale – quanto mi sento Vogue a scrivere MOOD. Comunque, gli orecchini sono tutti pezzi unici con nappine nappinate a mano e accostamenti imprevedibili fra diversi materiali. Il pezzettino che finisce sui vostri lobi, per dire, può essere una spilla recuperata chissà dove. O una coppia di vecchi bottoni che mai avrebbero pensato di potersi trasformare così. Vantaggio delle nappine: orecchini grossi e scenografici… ma leggerissimi.

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Sissy Tranchese

Perle, resine, stelline, ceramiche e pietre semipreziose: orecchini (e gioielli) coloratissimi e giocosi – lo dobbiamo al cuore partenopeo della designer, secondo me – realizzati a mano in forme stupefacenti. Io non sono molto il tipo da scongiuri e riti propiziatori, ma devo riconoscere che anche i cornettini portafortuna sono molto coccosi.

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Lou Lou Creative Lab

Lo shop di Lou Lou Creative Lab è un po’ il paradiso delle gazze ladre. Ci sono tonnellate di cristalli, perle e principessame assortito. La specialità della casa sono gli orecchini chandelier (più o meno elaborati) e, in generale, le combinazioni di luccicosità. Oltre ai Lavinia qui sopra – che mi fanno sentire molto Maria Antonietta – ho i Paulette da sovrana del Nilo e i Mirta da nobildonna russa che va a teatro con la slitta. La verità, comunque, è che scegliere è praticamente impossibile. È raro trovare tanta bellezza tutta insieme.

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Bonus track: SelenKhloe

Federica sta lanciando la sua prima collezione “vera” e, anche se non ho ancora almeno un paio dei suoi INCREDIBILI orecchini che sembrano delle infrastrutture azteche – ma lievemente più minimaliste -, ci tengo lo stesso a ficcarla nell’elenco. Così, come operazione di buon auspicio. Non ho idea di come costruisca dei gioielli del genere, ma da quel che ho capito c’è uno scheletro di tessuto su cui vengono applicate minuscole perline o appese delle formine in resina dall’aria cristallosa. Adoro il super contrasto bianco e nero, ma ho visto anche spuntare dei rossi assai VAVAVOOM. E niente, tenetela d’occhio.

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Elenco breve, ma valoroso. Che allungherei volentieri. Siete a conoscenza di artigiane/i che sfornano con marziale efficienza orecchini giganteschi? Condividete il sapere. Fate il possibile per contribuire alla mia rovina economica. Lasciate che tutte quante possano addobbarsi con il medesimo entusiasmo. PARLATE, insomma. Ne abbiamo bisogno!
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Dunque, come funziona il Natale. Il Natale è pieno di regali, panettoni, lucine, renne, elfi sottopagati che fanno gli straordinari, calendari dell’Avvento, addobbi, maglioni brutti che in realtà sono bellissimi, fiocchi di neve, “se non ci vediamo più ti faccio gli auguri”, alberi più o meno arroganti e sciarpone. E di mercatini. I mercatini natalizi sono FONDAMENTALI. Quando poi sono anche mercatini belli il trionfo è assoluto. Qualche giorno fa sono andata a fare un giro al mercatino natalizio organizzato dalle super bravissime di Cotton Friday e, visto che non ho trovato un banchetto dove non avrei lasciato volentieri parecchi soldi, ho deciso di mettere insieme un’agile carrellata delle espositrici. Perché magari avete ancora dei regali da fare o, in generale, condividete la mia fissazione per l’handmade super creativo e di qualità eccelsa.
Ecco qua chi c’era, dunque.
Divertitevi, fate amicizia, compilate wishlist, comprate cose e sprigionate entusiasmo. Se lo meritano.
E grazie a Petit Pois Rose, Juice For Breakfast, Nigutindor e Tamago Craft per avermi invitata a iperventilare insieme a loro. Conoscervi è stato stupendo.

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Momò & Cose

Riciclo creativo e intere cittadine fatte di casette minuscole e colorate. Monica è anche assai brava a inventare delle scatoline personalizzate – che somigliano un po’ a dei diorama (o diorami? Chi può dirlo) – per raccontare una storia o celebrare degnamente un vostro ricordo speciale.

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Gummy Illustrations

Elena è un’illustratrice di rara inventiva e versatilità. Per Natale ha deciso di donare al mondo una serie di animalini paffuti che vi aiuteranno ad addobbare l’albero – fornendovi anche numerosi messaggi motivazionali -, ma produce anche oggetti spettacolari con Luna Lovegood ed Eleven – più parecchi altri personaggi che non possiamo fare a meno di amare – e stampe fascinosissime.

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Babel

Ecco, io vorrei tutto e basta. Serigrafie anatomico-scientifiche in ogni angolo di casa. Cuscini con le nappine e occhioni spalancati. Ci sono quadri, aggeggi bizzarri, spille che ti dicono le cose e vari ornamenti che sembrano usciti da Penny Dreadful o dallo studio di uno scorticatore dotato di un eccellente senso estetico.

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Idee Country

Sabrina crea accessori tessili per piccoli e grandi. Ci sono i set da asilo – sacchettini super comodi per il cambio con asciugamanini coordinati -, le custodie imbottite per i vostri preziosi device, le borse, le pochette e gli astucci. La scelta delle stampe è molto coccosa e i materiali sono superbi.

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Fab for a Jellyfish

Una sartoria creativa fatta di pattern insoliti, tessuti scelti con cura e materiali ricercati che diventano camicine per bimbi, abiti per grandi e accessori per capelli. Insomma, cucire con creatività, usando stampe uniche e molto speciali, spesso scovate in viaggio o rinvenute in vasti giacimenti di tessili vintage. Il laboratorio organizza anche corsi di cucito, pittura, fotografia e teatro – sia per adulti che per piccoli.

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Ohioja

Ylenia aveva un registratore di cassa giocattolo, un muro con un tricheco dai baffoni di lana e una cassetta di verdure fatte all’uncinetto – tutte felicissime, tranne il limone… che i limoni sono tipi acidi, si sa. Stavo già impazzendo, ma poi ho visto delle fette di pizza e un bricco di Estathé e ho completamente perso il senno. La nobile arte della riproduzione uncinettistica di roba da mangiare e oggettini vari si chiama amigurumi. Ed è all’incirca la cosa più bella del mondo.

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Fotini di LauVmade

LauVmade

Accessori geometrico-grafici (sia per addobbare le persone che le case) stampati su legno e tagliati a mano. Ci sono orecchini, spilline e spillone (ma anche le coppie di spillette per il colletto della camicia), ciondoli e coaster per i vostri pretenziosi cocktail domestici. Sembrano minimal, ma se guardi bene ti accorgi che sono pieni di minuscole renne, galline e motivi fiabeschissimi.

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Fotini di MouMee 🙂

MouMee

Un intero zoo di creaturine e bestiole in pasta di amidi, modellate e dipinte a mano.

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La Nana

A livello di stampe, il giro al mercatino di Cotton Friday è stato una felicità vera. Dalla Nana ho visto maglie con maniche tempestate di tigri e tucani, pois di tulle e velluto, tessuto tecnico ricoperto di lecca lecca a forma di cuore e tantissime cose assai originali ma anche di taglio portabilissimo. EVVIVA – anche per i gattoni neri!

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Laura Cortinovis

 Laura è un’illustratrice e un’autrice di libri per bambini. Lavora ad acquerello ed è specializzata in fiabeschissime rappresentazioni della natura. Tutte le sue creature (immensamente tondeggianti e coccose) e le sue bellissime infiorescenze hanno dato vita a una gamma di oggetti di cartoleria di grande delicatezza e pastellosità.

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Fotini di Crazy Cat Café 🙂

Crazy Cat Café

Il fatto che io non ci sia ancora stata è gravissimo, ma anche Milano – come ogni metropoli che si rispetti – ha il suo cat café. Oltre a nutrirvi e abbeverarvi, il Crazy Cat Café ha inventato una linea di merchandising musical-gattoso (i felini immortalati sono quelli del locale) e vende anche una collezione di accessori miciosi per la casa (LE TAZZINE CON LE ORECCHIE) e per le vostre personalissime esigenze d’addobbo.

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Piutì by èvita

Erica è una fabbricatrice di pupazzi inconfondibili che possono anche trasformarsi in gioielli o oggetti di supporto quotidiano. Ci sono le sardine-braccialetto, i pesciolini da portare al collo, le balene da compagnia e i molari felici che vi custodiscono le chiavi del portone. Tutto è cucito, imbottito e dipinto a mano.

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Fotini di Frrink 🙂

Frrink

Stampe, incisioni e linocut da appendere nelle vostre fortunate case o da godervi sotto forma di lampada o di accessori su tela e tessuto. L’ordine, l’armonia, la pace.

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Fotini di Beads and Tricks 🙂

Beads and Tricks

Gioielli artigianali in metallo e pietre dure che sembrano usciti da un tesoro vichingo. Anche qui, se volete imparare a fabbricarvi un anello o un monile tutto vostro ci sono corsi e laboratori. E io amerei molto cimentarmi. Per poi partire alla conquista di un’isola remota.

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Leo Feliz

Vorrei essere una ragazza-minimal, ma la verità è che sono molto più incline a mettermi addosso centosei cose parecchio complicate. I gioielli di Leomi sono stupendi. Anima caraibica e nappine a profusione – create a mano a partire da innumerevoli matassine di cotone variopinto. Gli orecchini sono tutti unici e spesso sono un incontro tra materiali di diverse provenienze. Ci sono i bottoni vintage rivestiti di tessuto e le perline, ma anche spille bizzarre che hanno cambiato destinazione d’uso. Datemi un pareo e tanti saluti.

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Le Petit Rabbit

Cartoleria! CARTOLERIA COCCOSA! Giulia è una graphic designer che sforna ripetutamente cose di carta di mille tipi diversi – ci sono i quaderni, le agende, i biglietti d’auguri, i posterini e i kit da festa con piatti e bicchieri – ma anche articoli tessili di varia utilità. Ci sono le sacchine stampate con la coulisse, gli zainetti, le tote e anche i cilindroni di carta spessa dove riporre i giocattoli (o quel che vi pare). Tutti i suoi pattern sono adorabili e pastellosi e la scelta dei colori regalerebbe la serenità anche a un troll con l’orticaria.

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Bene. Direi che un rapido recap l’abbiamo fatto.
Vi lascio frugare pacificamente fra i profili e gli shop.
Wishlistate con calma.
O regalatevi subito qualcosa di fatto con il cuore.
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