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Ben Stiller, ascoltaci, maledizione!

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walter mitty torta

Animata da un’incomprensibile fiducia, sono andata a vedere I sogni segreti di Walter Mitty, storia di un omino che non possiede maglioni e si mette la giacca a vento direttamente sopra la camicia, ma in serenità, senza strati intermedi. A parte quello, Walter Mitty lavora alla rivista LIFE – in qualità di GesùCapo dei Negativi Fotografici – e ha l’abitudine d’incantarsi come un barbagianni, sognando mirabolanti avventure ad occhi aperti. Ama in silenzio Kristen Wiig – quell’attrice che fa tanto ridere e che, probabilmente, una mattina si è svegliata con l’impellente bisogno di fare un film pieno di cuore e sentimento, così, tanto per non restare intrappolata nell’angusta categoria delle simpaticone a tutti i costi – dicevamo, Walter Mitty ama in silenzio questa sua collega – in stage a 50 anni, tipo – e coltiva una solida e fraterna relazione professionale con Sean Penn, il fotografo più geniale del mondo, uno che non sta mai fermo, un eroe del reportage, uno che potrebbe fare bunjee jumping appeso a un cavo elastico fabbricato con le budella di un muflone andino, uno che risale le cascate coi salmoni e si fa incatenare sull’ala di un biplano per volare in mezzo a una nube di cenere bollente. Comunque, il film parla di questo Walter Mitty che, all’improvviso, deve scrollarsi di dosso il grigiore della pavida esistenza che si è ritrovato a condurre per tuffarsi a testa avanti in quei mondi fantastici che ha sempre avuto solamente il coraggio di immaginare. Squilli di tromba! Longboard! Baratti con ragazzini imbecilli! Groenlandia! Partite di calcio al tramonto con simpaticissimi abitanti delle steppe! Una vita degna di essere vissuta!

walter-mitty-sean-penn

Ora, per carità, son tutte cose belle, buone, giuste e condivisibili. Il film finisce, te ti alzi, raccatti le cartacce, ti metti il cappotto e senti della sincera contentezza per Walter Mitty. Nonostante ciò, proseguirai per la tua strada continuando a fottertene spavaldamente del buon Walter, dei suoi problemi e delle sue allucinazioni aspirazionali. Perché è noiosone, questo film. Ci sono un casino di bei paesaggi e una simpatica gag con uno squalo, ma dopo un po’ uno si rompe anche le balle. Almeno, io che ho un cuore di pietra ho cominciato a sbadigliare quando ancora Ben Stiller – regista e interprete di questo tenerissimo film non proprio necessario – stava a New York a raddrizzarsi il fermacravatta. Al ventesimo luogo comune sul senso della vita, però, ho scagliato la borsetta in terra, ho accavallato le gambe e, con la bocca piena di pop-corn – che qualcosa devi anche fare, al cinema, se ti stai solennemente tediando – ho esclamato:

MA SANTO IL DIO, BEN STILLER, MA NON POTRESTI USARE UN PO’ MEGLIO IL TUO TEMPO? CHE NE SO, FACENDO ZOOLANDER 2, INVECE DI QUESTA MINESTRINA DI WALTER MITTY? CHE SENZA WALTER MITTY  STIAMO BENE UGUALE, MA NON SO QUANTO POTREMO ANCORA RESISTERE SENZA ZOOLANDER 2, DIAMINE E FULMINI!

Walter Mitty è una specie di film-caramella, una giuggiolona già ciucciata da qualcun altro, magari mentre ammirava una pietraia islandese baciata dal sole del meriggio, tra una sorgente termale e l’altra. Zoolander, invece, è pura gloria! Zoolander è necessario! Serve! Zoolander è importante! Altroché imbambolarsi in mezzo a un ufficio con una torta in mano… vogliamo Mugatu!
Cioè, guardiamo questa faccia, per cortesia. Fermiamoci un momento e osserviamola con attenzione.

walter mitty

Questa faccia, così com’è, con quell’aria lì da idiota sapiente che va al campeggio, non ci serve a niente. Ci serve una faccia da idiota conclamato che fa la Magnum. Ci serve un Sirenetto! Vogliamo vedere la nuova collezione DERELICTE! Abbiamo bisogno di applaudire l’inventore della cravatta-tastiera! Altroché fotografi filosofi che fuffeggiano sul cucuzzolo di un picco himalayano, ma che ci frega! Dove sono i manisti con le estremità protette da mini-camere iperbariche?

Ahhhh!!

zoolander_hypnotize

Potevi non dirci niente, Ben Stiller. Potevi non dircelo che avevi cominciato a lavorare a Zoolander 2. Così noi non ci agitavamo. E invece no. Sono anni che si parla di chi ritornerà nel cast, della sceneggiatura che è pronta e poi non è vero che è pronta, di si fa/non si fa/chi può dirlo e via così, tutti a rotolare in giro, travolti da un tornado di dubbio, incertezza, tentennamenti e titubanze che spezzano il cuore. Taci, no? Ce lo vieni a dire quando lo sai, maledizione, così possiamo sorbirci il resto dei tuoi film – che, ci spiace, ma mai potranno eguagliare un capolavoro come Zoolander – senza contorcerci e adirarci per tutto il tempo che stai perdendo dietro a questa roba che non ci serve, mentre – invece – potresti deciderti una volta e per sempre a finire ciò che il mondo brama. E non peggiorare le cose con dichiarazioni di questo tenore:

What’s the latest on Zoolander 2? Will it ever happen?

Right now, it’s on hold. There’s a script we like, but I don’t want to force it, because people who love that movie really love it, so I want to make sure we do the sequel the right way. Mike Myers did it well with the Austin Powers movies – they were all funny, and very ‘of their time’. And Zoolander is ‘of its time’, too, so it’s about how we could bring it up to date, to the present day.

Presumably, Derek will be rolling out ‘Blue Steel’ again in the sequel…

Not ‘Blue Steel’ again, no. He’s got a new look. I think part of the sequel will be about how the fashion world moves so quickly. So, the movie will begin at a time when the whole world has moved on from Derek and Hansel because they’re so ancient history. It’s about them having to reinvent themselves and try to become relevant again.

Ci devi lavorare? MA VA. Bisogna farlo bene, che se no ci innervosiamo? MA VA. E serve del tempo, per produrre questa cosa ben fatta? MA VA.
E allora smettila di sperperare i tuoi giorni in menate marginali! Impegnati, invece di propinarci dei Walter Mitty che manco capiscono come si mette un maglione, figuriamoci se sanno come funziona la haute-couture! Maledetto Ben Stiller! Fatti incatenare da Milla Jovovich a un albero maestro rivestito di piumino Moncler! Esaudisci i nostri sogni più imbecilli!

Aaaaahhhhh!

Stavo bene, più o meno, e adesso sono arrabbiata. Mai una gioia. Mai. Basta, mandate a chiamare la mia carrozza, non posso resistere un minuto di più.

mugatu

Perché la verità è che Ben Stiller è uno stronzo. E ci odia. Noi e il Primo Ministro malese.

 

13 Comments

  1. perfettamente d’accordo e ancora di più mi innervosisco quando la gente prova a dirmi che è un film stupendo!!
    Vogliamo zoolander 2!!!

  2. Sono andata a vedere questo film proprio ieri e a me e’ piaciuto! temevo un po’ fosse quello che hai descritto ma poi mi sono ritrovata a ridere e a sognare con Walter. Bisogna anche dire che guardando le pubblicita’ prima del film ce n’era una strappalacrime che diceva che un giorno batteremo tutti i l cancro e io avevo gli occhi lucidi.

    • se fai così non vale. hai chiaramente un cuore di cioccolato al latte! 🙂

  3. Perfettamente d’accordo sul giudizio “film noiosone”. Io sono uscita dal cinema arrabbiata nera: perché oltre alle 2 ore 2 di palla assoluta —->INIZIO SPOILERFINE SPOILER <——- ho pure fatto l'errore di andare a vederlo senza tessera Aiace e quindi pagando a prezzo pieno il biglietto. 🙁

    • Io e Amore del Cuore, invece, abbiamo pagato 12 euro in 2. Una roba che non accadeva dal 2002. Ovviamente per motivi casuali.

  4. Per poter fare Zoolander 2 deve aspettare che passi l’effetto del botox, quindi la sua idea è stata racimolare un sacco di soldi con una caciotta ben promossa per poterli poi investire (si spera) in film meno brutti (si spera).
    Appoggio in pieno la recensione aggiungendo che ci sono pure buchi di trama spaventosi in una sceneggiatura davvero bidimensionale e inutile da pagina 21 a pagina 57… Meno male che non mi aspettavo niente di che, entrando al cinema.

    • Trovo molto ridicola la storia lui/lei, poi. Cioè, passano dal non cagarsi mai a parlare delle grandi questioni della vita in tre minuti. E la roba di lei che appare nel volo degli uccelli. E la chitarra. Volevo morì.

      • antifèscion Reply

        Lei che appare nel volo degli uccelli! L’avevo rimosso. E la chitarra! Santo il cielo, che brutte cose. Quando nemmeno Space Oddity sparata a due milioni di decibel nella scena clou del film riesce a salvarti, vuol dire che hai fatto proprio una boiata (sepòddi’?).

  5. Io ho adorato Walter Mitty. Forse il giorno ero proprio in vena di romanticherie un pò trite, forse avevo una sorta di sindrome pre-mestruale maschile o ero semplicemente stufo marcio dei soliti sequel con nanetti vari. L’ho trovato incantevole. Comunque forza Hansel (che va un casino quest’ anno!).

    • L’importante è che tu faccia il tifo per Hansel, non condannerò certo questo tuo momento di debolezza e gioia 🙂

  6. Ho aperto questa recensione dicendomi: “tanto non me ne frega niente dei film di Ben Stiller se non sono Zoolander.

    Perché non esiste altro nella vita oltre ad essere bello bello bello in modo assurdo.