Doppia T, come Terremoto e Tarme
MADRE – Pronto?
TEGAMINI – Madre.
MADRE – PRONTOOOOO!
TEGAMINI – MADRE! CHE CAVOLO URLI!
MADRE – Eh, non ti sentivo.
TEGAMINI – Mi senti adesso?
MADRE – Ti sento, ti sento, è inutile che ti agiti. Come sta il gatto?
TEGAMINI – Ottone ha scoperto gli insetti.
MADRE – Come!
TEGAMINI – Eh, eravamo a letto e c’era questa farfallina che volava sul soffitto. E Ottone la voleva prendere tantissimo! Ci correva addosso, si è arrampicato sull’altiera, sulle nostre teste, è andato sui comodini, sulla lampada-palla. Ma preso male, che non riusciva ad arrivarci. L’ha inseguita per mezz’ora. A un certo punto c’era Marco che voleva offrirsi come punto d’appoggio per fargli prendere la falena ma poi…
MADRE – Ma che farfalla e falena, era sicuramente una tarma! Guarda che ti mangiano tutti i vestiti, ti rovinano la roba!
TEGAMINI – Ma perché non può essere una farfallina. Un moscerino. Una zanzara. NO, DEV’ESSERE UNA DEVASTANTE TARMA DELL’APOCALISSE! UNO PTERODATTILO MANNARO E RABBIOSO! UN INSETTO MALIGNO CHE SI CIBA SOLO DI CASHMERE QUATTRO FILI! MORIREMO, MORIREMO E LE NOSTRE CARCASSE RIMARRANNO NUDE PERCHE’ LE TARME AVRANNO DIVORATO LE NOSTRE VESTI!
MADRE – T’arrangerai. Io non te li ricompro, i maglioni.
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uguale-uguale a madre mia!