Il salvatore di Tegamini
Come un po’ di voi avranno tristemente notato, Tegamini è stato azzoppato per diversi giorni – da sabato a mercoledì – dall’indicibile orrore di un Internal Server Error.
Paura di spavento!
Desolazione dei mondi!
Tifo petecchiale!
Pulcini dilaniati dai grifoni!
Olio bollente dai merli del castello!
Che fare. Che fare. Come uscire dall’increscioso incubo? Come affrontare razionalmente la questione, reprimendo il primario istinto di gettarsi a testa avanti giù da un viadotto? Ma sopratutto perché, com’è stato possibile?
Dal Mulino Bianco della mia mente, ho pensato di rivolgere un accorato appello al servizio clienti di Register, che ospita Tegamini e che, m’immaginavo, sarebbe arrivato a dorso d’unicorno a risolvere tutti i problemi della mia vita, cellulite compresa. Anche perché, pensavo, che mai avrò fatto per meritarmi una simile disgrazia? Sarà sicuramente colpa dei loro server imbottiti di gorgonzola!
Register, dopo due giorni – perché ovviamente qua le cose si rompono solo di sabato -, non solo m’informa che è colpa mia (senza però prodursi in spiegazioni, così se ricapita è più avvincente) ma che devo pure arrangiarmi autonomamente per spazzare via tutto e reinstallare il buon WordPress.
Pianeti ingurgitati da buchi neri!
Bombe di magma!
Maremoto di Nettuno!
Divinità canine!
Calli e pus!
Già pregustando l’imminente disgrazia, ho eseguito un lungimirante backup da duecentoquaranta MEGABAIT (nota bene, backup della versione di Tegamini che già conteneva l’errore di Server… che si sa, se l’unico altro backup disponibile sta già andando alle scuole elementari c’è poco da fare gli schizzinosi) e ho annichilito l’installazione di WordPress marcia e corrotta, seguendo le sei istruzioni generosamente impartite da Register e vomitando bile fosforescente dentro a un secchio.
Due anni di Tegamini.
Affidati a un backup già fallato in partenza.
Finiti in una cartella di questo App Manager che, si scoprirà, non permette di fare il ripristino dalla stessa maschera che ti fa creare i backup e annichilire il sito.
EZIO AUDITORE!
HANNIBAL LECTER!
PATRICK BATEMAN!
BANE!
DARTH MAUL!
VLAD L’IMPALATORE!
GIUDA ISCARIOTA!
DIO (VERSIONE ANTICO TESTAMENTO)!
HOWARD PHILLIPS LOVECRAFT!
Register, scusandosi per l’ennesima brutta notizia, mi ha spiegato che i loro sviluppatori sono al lavoro per risolvere questo fastidioso problema dell’App Manager (da loro fornito per gestire queste faccende di scarsa importanza) e mi ha consigliato d’ingannare il tempo spacchettando i miei duecentoquaranta MEGABAIT e caricandoli uno a uno tramite un qualche versatile plugin di WordPress.
Al che, mi sono sentita in diritto di produrre una risposta poco affabile:
Al che, ho capito che l’unica cosa che potevo fare era sedermi in terra e piangere. I miei poderosi singhiozzi, però, non sono andati sprecati e, proprio mentre guardavo un tutorial su YouTube per imparare ad annodare un cappio, il Lancillotto degli Internal Server Error è venuto in mio soccorso: un arcobaleno ha solcato il cielo, un minipony ha nitrito di gioia e la speranza è tornata a solleticare la mia ripugnante carcassa.
Perché Giuseppe Frau ha salvato Tegamini!
…e gratis!
Ho scoperto che Giuseppe – @gluseppe, per chi lo volesse ringraziare direttamente e leggere che cosa ha scritto nella bio 😀 – è sardo, che vive a Roma e che proviene da una dinastia di pasticceri. Avete presente le formaggelle, le seadas, quelle cose lì? Ecco, la mamma di Giuseppe ne produce tonnellate ogni giorno… e ha messo al mondo un figlio ancora più buono dei suoi dolci. Grazie, signora madre di Giuseppe, grazie per aver fatto del bene all’universo!
Comunque, impugnando l’alabarda spaziale e dichiarando che la gente senza Tegamini non può stare, Giuseppe ha fatto delle cose che non fingerò nemmeno di comprendere e non solo ha aggirato la stupidità dell’App Manager di Register, ma è pure andato a frugare nel backup zoppo per scovare i malefici plug-in che così tante ferite avevano inferto alla tenera carne degli alpaca. Il tutto, con una modestia e serenità da divinità dell’Olimpo.
Gli farò un regalo di Natale, ma intanto gli ho chiesto di mandarmi un suo ritratto per costruire un qualche genere di altare e permettere a tutti quanti di aver ben presente la sua faccia, in caso la sera lo si volesse ricordare nelle proprie preghiere.
Giuseppe, addestratore di fenici scoppiettanti, nei pressi di un calmo specchio d’acqua.
Giuseppe, dissipatore di tenebre… qua probabilmente è a una delle feste a sorpresa che i coinquilini continuano ad organizzare (per altra gente) a casa sua. L’altra sera si è spaventato molto perché ha aperto la porta e aveva l’appartamento pieno di sconosciuti nascosti dietro ai mobili.
E ora funziona tutto, nessun post è andato a farsi benedire e il sole splende con convinzione. E vi risparmio il messaggio surreale di Register, su Facebook (perché li avevo perseguitati anche lì), che si rallegra per il ripristino di Tegamini. Cara Francesca, ora sembra che funzioni tutto, facci sapere se possiamo esserti utili in qualche altro modo. Comunque, ringrazio ancora il mio generoso salvatore e anche gli altri che hanno incoraggiato e sparato piccioni viaggiatori di solidarietà e vicinanza. E pure quelli che mi hanno coinvolta in dialoghi di questo genere:
X – Ciao Francesca, come va?
TEGAMINI – Eh, abbastanza bene, grazie. Te?
X – Tutto bene. Ma come sta Tegamini?
Concluderei l’epopea con:
GIUSEPPE:
FAITH IN HUMANITY… RESTORED!
-10 Comments-
Giuseppe, Salvatore dell’Universo e Paladino dei Narvali in Difficoltà!!!! Costruirò anch’io un altare al baldo giovine sardo (molto figo tra l’altro…) e ci metterò la foto con gli occhiali a cuore, che mi pare perfetta 😀
Evviva Tegamini!!!!
guarda, se vuoi baccagliare Giuseppe privatamente fammelo sapere. ho sempre sognato di fare la musa, ma anche la suscitatrice di folli amori non è male.
😀 potresti diventare la Marta Flavi del terzo millennio!!!!!
pensa che dalle mie parti (Umbria) “baccagliare” significa discutere animatamente…infatti lì per lì non ci capivo niente “ma come, perché litigarci?? è The Saviour!”
😀 il “baccagliare” l’ho raccolto in Piemonte, che non si dice nemmeno nel Piacenzashire, mia contrada natale. Noi siamo molto più brutali, dal punto di vista linguistico.
Lo dico sempre, io: Sardinia rulez!!
e formaggelle patrimonio dell’umanità!
Chiamiamole col loro nome: pardule!!
Dio benedica Giuseppe il Sardo che ha riportato la luce nell’oscurità!
Au! Au! Au!
In fondo al tunnel c’è la Sardegna!
Ora avete anche voi un’idea di quanto quest’uomo sia, senza ombra di dubbio, una delle grandi forze positive dell’Universo. 🙂