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The Silent History, che gioia

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Là fuori capitano cose belle. Mentre siamo tutti a buttar via le nostre vite sul divano, quattro personaggi (Eli Horowitz, Russell Quinn, Matthew Derby e Kevin Moffett) si inventano The Silent History, un’app-romanzo che oltre ad essere di piacevole lettura è anche sommamente interessante.
L’antefatto è semplice: all’improvviso iniziano a nascere bambini che non emettono suoni e non sono in grado (o non vogliono?) comunicare verbalmente. Bambini perfettamente in salute, capaci di interagire emotivamente e di comprendere quello che capita intorno a loro, ma che, semplicemente, non fanno nemmeno BA. E diventano sempre di più, sparpagliandosi in una sorta di epidemia silenziosa che la scienza medica non sa spiegare e la società fatica a digerire. Questi bambini vanno a scuola, crescono, camminano per strada… e con questo loro impenetrabile silenzio cambiano per sempre il mondo che conosciamo.
L’app – per tutti quelli che come me stanno pagando un iCoso in trenta mesi -, è un super puzzle di testimonianze, dal 2011 al 2043. Sono capitoletti che si leggono in cinque minuti, rilasciati giorno per giorno. Ci sono i ricordi dei papà che portano la moglie in ospedale per il parto, le babysitter dei primi bambini silenziosi, le vicine di casa impiccione, i dottori che gettano le basi per gli studi all’inizio del fenomeno, maestre turbate, sorelline affettuose. Voci diverse da posti diversi, per scoprire che cosa sta davvero accadendo insieme al lettore.

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Oltre alle testimonianze, l’app prevede anche un secondo livello di lettura, con i field reports geolocalizzati. Si va in punto ben preciso e solo da quel punto, sventolando il proprio DEVAIS davanti a non so bene cosa, è possibile accedere a una testimonianza aggiuntiva, specificamente pensata per quel punto. I field reports non sono indispensabili alla comprensione generale della storia, ma sono una sorta di bonus interattivo, perchè oltre ad andarteli a leggere, se hai voglia puoi pure crearne uno. In Italia, per ora, non c’è granchè, ma sarebbe davvero bellissimo poterne trovare di più.

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Tutto il baraccone costa 6,99€. Si può anche decidere di scaricare il primo periodo a 1,99€ e poi vedere che succede ma, come per gli album, conviene davvero investire l’inestimabile somma e iniziare subito a leggere.
E’ bello perchè è una storia (una bella storia, tra le altre cose) che si adatta, finalmente, al supporto destinato a convogliarla. Gli iPhone e gli iPad non sono fatti per leggere libri come può molto meglio fare su un Kindle, su un Kobo o sugli altri fratellini della famiglia degli inchiostrini magici… e ben vengano, allora, i capitoli da cinque minuti. E ben vengano, soprattutto, i capitoli da cinque minuti che raccontano una storia gigantesca, combinando prospettive, mescolando registri differenti e invitandoti a fare dei chilometri a piedi, magari, tanto per andarti a vedere che è capitato. E come ogni app degna di questo nome, crea dipendenza.
Insomma, per chi può, The Silent History è una bella faccenda. Una storia che funziona e un meccanismo antico come il mondo (ah, il romanzone a puntate!) che si trasforma. Evviva.

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