I jeans non sono la Svizzera
Quest’estate a Miami ho visto un paio di jeans che costavano 29 dollari e li ho comprati, decisa a dare una svolta alla mia vita. Perchè sono circa dieci anni che non mi metto un paio di jeans. Non solo ho dimenticato come si fa, ma ormai mi confondono a livello concettuale.
Come fa la gente a percepirli come indumenti neutrali? Com’è possibile che nessuno badi al colore?
Sono blu! Blu, va bene?
Mi arrampicherei sulla Mole Antonelliana per gridarlo ai quattro venti: i jeans sono blu, diavolo! Ve lo dico io, hanno un colore ben preciso, e poche balle. Che sia scuro, chiaro, strappato, sfrangiato, stretto, largo, a zampa, a sigaretta, al ginocchio, col risvolto, coi dragoni cinesi stampati sopra, coi tasconi, coi ricami, a vita alta o a vita bassa, il maledetto pantalone è blu, dovete accettarlo. A me basterebbe una dichiarazione ufficiale di qualcuno importante, degno di poter affermare che i jeans vanno con tutto perchè è stato convenzionalmente stabilito che sarebbe andata così. Perchè è una convenzione, il jeans. Che altro potrebbe essere? Come si fa a dire che una cosa con un suo preciso colore va con tutto? No che non ci va, va dove le pare, com’è giustissimo che faccia.
Che si sia deciso di ignorare questa incontrovertibile realtà del creato mi agita nel profondo. Non è il tessuto o la forma del pantalone che mi turba, ma questa caparbia convinzione nella sua magica abbinabilità. E non sto venendo qua a dirvi che i miei jeans neri sono più versatili e rispettosi dell’armonia dei vostri jeans blu, ma almeno ammetto di mettermi i jeans neri con dell’altra roba che ha un suo motivo di stare sulla mia groppa, con qualcosa di visivamente amico.
E ora mi trovo con questo paio di tragici pantaloni blu nell’armadio, con Amore del Cuore che mi esorta giornalmente a staccare il cartellino e ad andarci in giro come una cittadina serena, una passante inoffensiva, coi suoi jeans.
E io non ci riesco.
Me li metto e ci sto comoda, ma appena me li vedo insieme a un casuale altro capo d’abbigliamento (come m’insegnano si debba fare), vengo colta da un buffo disorientamento e li devo togliere immediatamente.
Perchè.
Perchè non capite.
Sono blu, non sono la Svizzera!
-2 Comments-
Ne parlavo ieri con un amico, lui adora la praticità di poter mettere un paio di jeans e dimenticarsi ogni clausola vessatoria. Si dimentica che i jeans sono intrinsecamente vessatori! Smisi di mettere i jeans al liceo per non so quale motivo e nn ho mai ricominciato. Creano dipendenza, e poi BLU! Con il blu ho un cattivo rapporto, ma sopratutto sono ubiqui, perchè dico perchè non tornano a farci delle bellissime vele e la smettono di proporli come una panacea per tutti gli accostamenti eh? eh?
[…] Dopo I jeans non sono la svizzera, sono finalmente riuscita a trovare un nuovo fashion-concetto capace di agitarmi. Non è una roba importante, ve lo dico subito. Si può stare al mondo lo stesso, senza questa illuminata riflessione sulle borse grandi e su come le chiamiamo. Vi dirò, ero indecisa. Ho pensato, che faccio, un post sulle leggi di Keplero – ci sarà qualcuno là in giro che ha voglia di sapere perché le orbite dei pianeti sono ellittiche, o no? – o faccio un post su come si chiamano le borse? Eh. Perdonami, Johannes. […]